Raquel, figlia di Massimiliano Allegri, vive solo con il papà, dopo che la mamma l'ha abbandonata da piccolissima, ha 26anni, come tutte le bambine ha sempre sognato il matrimonio perfetto, e figli da amare. Tutto questo con l'idea di un uomo che l'...
Oggi è il giorno della prima ecografia, sono in sala d'attesa ad aspettare Cris alla clinica privata Pinna Pintor, sono le 3.50, dovrei entrare tra una decina di minuti, il papà è appena partito da casa per venire a vedere questa piccola vita. Non lo abbiamo ancora detto a nessuno, vogliamo farlo proprio con queste foto, questa sera abbiamo organizzato una cena al Ristorante Del Cambio, non vedo l'ora, mentre penso Cris spunta da dietro l'angolo, mi bacia e si siede accanto a me, ed io appoggio la testa alla sua spalla. Dopo poco la dottoressa ci fa entrare, ci accomodiamo sulle sedie davanti alla scrivania per fare una breve chiacchierata sulla gravidanza "Allora Raquel, il sono Irene e prima di tutto volevo dirvi che sono molto contenta di seguirvi in questo percorso, quindi per qualunque cosa sono qui" io e mio marito la ringraziamo all'unisono. "Allora di quante settimane sei?" "7 settimane" "Molto bene, come ti senti?" "La mattina ho nausee e ho un po' di mal di schiena, ma per il resto bene" "Hai dolore al basso ventre? Potrebbe essere dovuto alla tua malattia" "Fortunatamente no" la dottoressa annuisce sorridendo. "Allora, dopo la gravidanza se ti interessa ci sono dei percorsi che potresti provare per la malattia, non sono definitivi ma la controllano" annuisco per farla andare avanti "Cioè avrai più possibilità di rimanere incinta nuovamente, e molti altri vantaggi che ti spiegherò se vorrai intraprendere quel percorso" "Prima vorrei pensare a questa gravidanza, poi vedremo". "Perfetto, stenditi pure sul lettino ed alza la maglia" faccio come chiesto "Il gel sarà un po' freddo, ma ci si abitua quasi subito" inizia a muovere la testina della macchina per l'ecografia, dopo qualche minuto ci fa vedere il bambino, è una cosa minuscola. "Il bambino è 9,5 mm, come un mirtillo o un'ape" emetto un risolino e Cris mi bacia la fronte "Ora ascolteremo il battito del cuoricino" silenzio, e dopo poco sentiamo un infinita sequenza di 'tututututu' la mia nuova canzone preferita, mi giro e vedo Cris piangere come un bambino, lo bacio mentre piango anche io. È l'emozione più bella che una donna possa provare, la più pura, magnifica, speciale e preziosa, il momento in cui la gravidanza diventa più reale, la dottoressa stampa le foto e ce le da, sia quella in 2D che in 3D.
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"Per ora ti consiglio solo l'assunzione di un integratore di acido folico, lo prendono tutte le mamme all'inizio ma per te soprattutto è importante" passa la carta a Cris che mi pulisce la pancia e si siede sulla scrivania aspettandoci. Ci risediamo e parliamo delle ultime cose, mi dice di installare un'app per la gravidanza, perché aiuta molto e ci congeda, questo è l'inizio del nostro percorso. Usciamo dalla clinica mano nella mano e saliamo in macchina, quella con cui sono venuta via è stata portata a casa da uno dei bodyguard di Cris, ci mettiamo a sedere, ci guardiamo e ci abbracciamo forte sorridendo, l'emozione più bella, come già detto. Entriamo in casa e i bambini ci corrono incontro, anche Alana, che gattona "Allora? Com'è andata?" chiede Dolores emozionata "Guarda" vado verso di lei con le foto, le guarda e si mette una mano davanti alla bocca "Meraviglioso a meravigliosa" mi abbraccia e poi fa lo stesso con il figlio. "Cos'è mamma?" dice Junior indicando le foto, che però non ha ancora visto, loro questa sera non ci saranno alla cena, quindi penso sia opportuno dirglielo ora, ci mettiamo tutti sul divano ed io stringo forte la mano di Cris. "Sai cos'è questa Junior?" gli passo la foto e la afferra, scuote la testa in segno di negazione "Questa è un'ecografia" "E dove ti sei fatta male mamma?" io e Cris ridiamo, ed il bambino ci guarda male, io faccio un grande sospiro e chiamo il maggiore dei fratelli per sedersi sulla mie gambe. Lui non capisce, prendo la mano di Cris e me la poggio sulla pancia "Avrete un fratellino o una sorellina" Junior sorride contento "Davvero?" "Eh si" risponde Cris, il bambino si fionda sulle mia braccia, abbracciandomi forte, io ricambio subito, sono contenta di renderlo così felice. Anche i gemelli vengono da me e mi abbracciano, Mateo mi mette la mano sulla pancia, e la bacia con delicatezza, come se capisse tutto benissimo, anche essendo così piccolo, Eva invece mi abbraccia, Alana invece mi sale in braccio e mette la testolina nell'incavo del mio collo e si addormenta, la mia famiglia è magnifica. Junior si mette a sedere sulle gambe del papà, mentre tiene le foto, Eva e Mateo a sedere tra di noi, Alana in braccio a me e Dolores ci scatta una foto, la pubblicheremo, ma non oggi, o la sorpresa sarà svelata prima della cena. Vado in camera nostra per farmi una doccia, prendo le ciabatte, il telo e un asciugamano più piccolo per i capelli, entro in bagno, mi strucco e mi sciolgo i capelli, tolgo tutti gli accessori che indosso, tranne la fede, per paura di rovinarli. Entro in doccia e mi bagno i capelli prima di farmi i soliti 2 shampoo, massaggio bene la cute, la porta del bagno si apre, e poi quella della doccia "Aspetta" Cris mi toglie le mani dai capelli e inizia a massaggiarmi la testa, chiudo gli occhi beandomi del suo tocco, è delicato e premuroso, quanto amo quest'uomo. "Quando non giocherai più a calcio potresti andare a fare il parrucchiere" mi tira una pacca sul sedere "Ei, stavo scherzando" emette un suono fiero dalla bocca, accende l'acqua e mi sciacqua i capelli, mi insapono la parte superiore del corpo, quando sto per abbassarmi mi ferma e mette lui il sapone sulle gambe, per poi alzarsi e massaggiare bene la schiena. Toglie tutto il sapone dal mio corpo e sciacqua il balsamo che aveva messo prima sulle punte dei miei capelli, esco dalla doccia e mi avvolgo il corpo con l'asciugamano e mi metto l'altro sulla testa, faccio una piccola skincare, Cris esce dalla doccia e si mette un telo intorno alla vita ed esce con me dal bagno. Sono le 18.30, è ora di iniziarci a preparare, visto che bisogna essere lì per le 20.00, per accogliere gli invitati.