Capitolo 17

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Mi sveglio con il sole che mi pizzica il viso, apro lentamente gli occhi e sono ancora abbracciata a Cristiano Ronaldo ai Caraibi, e soprattutto alle 14 del giorno del nostro arrivo. Passo le dita sfiorando il suo petto facendo dei cerchi, strizza gli occhi e mi guarda abbassando il viso, mi sorride ed io mi avvinghio ancora di più a lui "Dovremmo alzarci" "Dovremmo" dice lui con voce ancora assonnata. Mi metto a sedere portando il lenzuolo via con me per coprirmi, raccolgo i miei vestiti e cerco qualcosa per coprirmi nelle valigie, prendo una lingerie blu notte con ai bordi del pizzo bianco. Vado verso la grande porta finestra e guardo fuori, sento Cris, che nel frattempo si è messo dei boxer, abbracciarmi da dietro e poggiando la testa sulla mia spalla "Cosa vogliamo fare, mare o piscina?" chiedo girandomi e mettendogli le mani intorno al collo. "Andiamo in piscina e stiamo tranquilli qui oggi, va bene?" annuisco e torno verso le valigie per iniziare a sistemare e trovare i costumi e le creme "Hai intenzione di fare qualcosa o rimarrai la a guardarmi fino a quando non uscirò in piscina?" dico a mio marito che sembra imbambolato. Sorride ed inizia a disfare le sue valigie, mettendo tutto nel suo armadio, trova il costume e se lo mette, mentre io vado a metterlo in bagno, ho scelto un costume intero, nero e a parer mio molto sexy, spruzzo un po di crema abbronzante nella spera di prendere un po di sole, esco e vedo Cris guardarmi. Senza guardarlo esco fuori, stendo il telo su un lettino e mi metto seduta sul bordo della piscina iniziando a muovere le gambe, il portoghese si avvicina a me e si tuffa, schizzandomi con l'acqua, suo intento, poi si avvicina a me e si mette con le braccia appoggiate sulle mie gambe. Lo guardo abbassando il viso ed entrando piano piano in acqua, con lui che mi cinge i fianchi "Non mi avevi detto che fosse così fredda" dico ridendo, lui mi sorride a sua volta e mi bacia "Non te lo avrei mai detto o non saresti entrata" lo guardo ed annuisco, mi avvicino al bordo e metto le braccia verso il vuoto su cui si affaccia la piscina. Lui mi si posiziona dietro ed inizia a lasciarmi baci umidi lungo il collo, sussurrandomi dolci parole all'orecchio, quanto amo quest'uomo, mi giro verso di lui ed inizio a baciarlo con foga, nonostante siamo stati avvinghiati tutta la notte, abbiamo nuovamente il desiderio l'uno dell'altra, come due ragazzini al liceo. Cosa c'è da dire, stiamo facendo l'amore nella piscina della nostra casa ai Caraibi, soli e senza pensieri, come dovrebbe essere per tutta la vita.

Sono passate due settimane, siamo a metà del viaggio di nozze, mi alzo e vado in bagno, mentre Cris dorme ancora, raggiunto il bagno trovo delle macchie di sangue sulla biancheria, il primo pensiero va al ciclo, così metto un assorbente interno e mi cambio. Ma mentre torno verso la camera mi ricordo di una cosa non indifferente, per questo viaggio all'inizio avevo preso le pastiglie per far saltare un mese di ciclo, quindi c'è chiaramente qualcosa che non va. Decido di prendere il telefono, tanto è mattina, e chiamare una dottoressa, una ginecologa per la precisione che ha uno studio a una decina di minuti dalla nostra casa. Sento squillare per un po' e poi sento la voce di una signora "Hola, soy Leilani Clarke ¿Cómo puedo ayudarle?" (Salve, sono Leilani Clarke, come posso aiutarla) "Si salve, sono Raquel Allegri, avrei un problema e volevo sapere se era possibile un appuntamento per un consulto" "Ho sentito parlare di lei, la moglie di Cristiano Ronaldo, giusto?" "Si, sono io". La sento girare delle pagine, probabilmente quelle degli appuntamenti "Veramente avrei un posto tra mezz'ora" sorrido "Perfetto, grazie, sarò lì a breve" entro in casa, mi pettino i capelli e mi metto solo del mascara, cerco di svegliare Cris che apre gli occhi. Mentre mi metto un pantaloncino corto in cotone ed un top, con delle sneaker per stare comoda, gli parlo "Tesoro, devo andare a fare una commissione, sarò a casa tra un'oretta, ok?" annuisce e si gira dall'altro lato, meglio così, sarebbe stato più difficile spiegare. Salgo in macchina e in poco tempo arrivo davanti allo studio della dottoressa, entro e vengo chiamata poco dopo, mi accomodo sulla sedia davanti alla scrivania "Quindi qual'è il problema?" "Questa mattina mi sono svegliata con delle macchie di sangue, ho pensato alle mestruazioni, ma ho preso le pastiglie per interromperlo due settimane fa". Mi guarda con uno sguardo indeciso "Stenditi sul lettino cara" faccio come detto e lei mi stende il gel per l'ecografia sulla pancia "Aspetta, potrei essere incinta?" "Quand'è l'ultima volta che hai avuto un rapporto?" "Credo due sere fa, ma anche prima" annuisce "Io non escluderei nulla". Passa e ripassa questo gel sulla mia pancia "Non vedo nulla -tiro un respiro di sollievo- ma forse potrei aver capito cos'hai" annuisco "Per questo test ti devi mettere di profilo" faccio come detto e continua con l'ecografia, mi guarda con uno sguardo di sconforto. "Dottoressa, cosa c'è?" "Raquel tu soffri di un'insofferenza ovarica precoce, probabilmente ereditaria" non capisco, o meglio non voglio capire "Raquel, se non ti sbrighi rischi di non avere più figli" il mondo mi cade addosso, sentirselo dire fa male, molto più di capirlo da sola. Saluto la dottoressa e la ringrazio, salgo in macchina e non riesco a partire, inizio a piangere, e non riesco a fermarmi, ho sempre voluto dei bambini, una famiglia, si ne ho 4, ma non sono i miei biologicamente parlando, e ne vorrei, ma soprattutto, come lo dico a Cris?
Sono davanti la porta di casa, apro ed entro a passo incerto "Amore, dove sei stata, ti ho preparato la colazione" poso la mia borsa in camera e silenziosamente raggiungo la cucina "Tesoro?" sto fissando fuori e non riesco a parlare "Raquel, è successo qualcosa?" si mette davanti a me, e mi vede. Mi abbraccia istintivamente "Cosa c'è? Va tutto bene, ci sono io" "Cris, ti devo dire una cosa, brutta, molto brutta"

L'unione perfetta: Matrimonio con un celebre sconosciuto. ~Cristiano Ronaldo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora