16 - Arrivederci Hinto

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Quelli come me li trovi dentro ai bar
anche da soli nel cuore della notte
con lo sguardo perso come fosse un film
dove c'è un tizio di cui non si sa niente
se non li conosci e vuoi parlarci un po'
può succedere anche di sentirli
raccontare cose che non hanno mai
confessato neanche a loro stessi
se stan zitti parlano con gli occhi
Quelli come me li vedi andare via
quando il rumore intorno è troppo forte
fanno sempre il pieno di malinconia
e dell'inferno sai chi se ne fotte
quelli come me ti amo pure se
ci conosciamo solo da un istante
quelli come me non mi cercare più
no, non si vive solo di promesse

Quelli come me - Modà

Quelli come me - Modà

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🪻 ALALULA 💋

Lucas non si vede da tre giorni, nonna gli prepara qualcosa da portare via mentre è con la mandria, io gli lascio la cena sul tavolo e Ed comincia a perdere la calma.
So che rientra a dormire, il suo profumo è nel mio letto, ma prima che suoni la sveglia, lui è già uscito.
"Buongiorno DiNozzo." - La voce di Mad arriva alle mie orecchie mentre sto versando il caffè.
"Buongiorno McGee, dormito bene?" - Chiedo ridacchiando quando vedo Ed scendere.
"Sì, non volevo essere maleducata, ma non volevamo..."
La mia bionda del cuore.
"Tranquilli. Nessun problema, ma niente sesso nelle zone comuni, chiaro?" - Con Mad non si sa mai.
"Chiaro. È già uscito?" - Mi chiede Ed.

Annuisco e so che tutto ciò non porterà nulla di buono.
"Cosa vuoi fare Ala, insomma non lo vediamo da tre giorni."
Come se non lo sapessi.
Quando usciamo per raggiungere il grande portico Greg sta parlando con nonno.
"Tutto bene?" - Indago.
"No, non sappiamo dove sia Lucas e bisogna portare delle cose alla tenuta McGregor. Io non posso muovermi di qui."
Bene. Davvero molto bene, non è da lui mancare agli appuntamenti importanti.
"Ok, carica il pick-up andrò io. Sono quelli sul confine orientale giusto?" - Ci passo davanti spesso quando esco con Vento.

"Sì, esatto. Chiedi di John. Mi spiace...andrei io, ma ho le stalle."
"Non preoccuparti, appena rientro verrò a darti una mano. Mad può occuparsi da sola del resto."
Caricano tutto sul mezzo e io parto per la fattoria, spero di non metterci molto, anche perché questa situazione si è protratta più del dovuto.
Il sole batte alto e grazie a Dio la macchina nuova ha l'aria condizionata, se avessi dovuto guidare quella vecchia sarei impazzita.
Quando arrivo un ragazzino esce correndo.
"Ciao! Sto cercando John, sono Alalula."
Lui annuisce e corre verso un fienile al quanto diroccato.

"Pensavo venisse Lucas." - Un uomo sulla quarantina esce e mi raggiunge.
"Piccolo cambio di programma, le do una mano a scaricare le cose, dove vuole metterle?" - Non perdo tempo a presentarmi, è chiaro chi io sia, ho fretta e sono nervosa.
"Se si avvicina al fienile faremo meno fatica, vuole che faccia io?"
Come prego? Pensi non sia in grado di fare una retro e tirare giù dei sacchi di mangime?
"Non ho bisogno di aiuto, ragazzino segui tuo padre, due braccia in più serviranno." - E quando uso quel tono, la gente capisce che non deve ribattere.
Faccio manovra e mi avvicino, scendo e apro il portellone, mezz'ora dopo tutto è sistemato e John mi guarda come se fossi un alieno.
"Non ha mai visto una donna fare lavori pesanti?" - Sono leggermente infastidita, giusto una punta.

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