31 - La nuova vita di Alex

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Voglio che avrai sempre un padre, non come ha fatto il mio
Che stai lontano dalle strade (uah), non come ho fatto io (uah)
Devi utilizzar l'amore perché è un seme di Dio (no, no, no, no)
Anche se a volte esce marcio, altre volte cattivo (uah, uah, uah, uah, uah, uah)
Mi è cambiato il mondo la prima volta che ti ho visto
È stato l'amore più forte che io abbia mai sentito
Le tue mani, il tuo profumo, i tuoi occhi e il sorriso
Azzurri come due pianeti messi dentro al tuo viso (seh)
Ma io sono qua per proteggerti, proteggerti
Dai proiettili e dai fulmini, eh (ah)
E qualche volta anche da me stesso, se ci riesco (se ci riesco)
Voglio solo proteggerti, proteggerti
Dai problemi e dalle ferite (da queste ferite)
Tutto quello che mi è successo non cambierà adesso

Lettera a Draco - Shiva

Lettera a Draco - Shiva

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🪻ALALULA 🐴

È passato un mese dall'arrivo di Alexander e lui è rinato. È un bambino completamente diverso da quello che viveva all'interno dell'istituto.
"Che dire? Non lo riconosco nemmeno più." - Antony è venuto per una visita a sorpresa, una della tante e ora stiamo parlando seduti davanti alle scuderie.
"Mamma, mamma! Guarda come sono bravo." - Alex è in sella ad un pony con Willa che gli sta dando lezione.
"Sei bravissimo." - Sono a ventinove settimane, mi manca cavalcare e godermi il vento tra i capelli, ma non voglio rischiare di farla nascere prima.
"Bene. Direi che anche oggi sono più che soddisfatto di ciò che ho visto. Avete preso una decisione riguardante l'asilo?"
Annuisco e apro le braccia in attesa che Alex si butti su di me.

"Inizierà la scuola a settembre. Ora ci sembrava un cambiamento troppo grande, siamo andati con lui a visitarla, sa che andrà e tornerà da noi ogni pomeriggio."
Annuisce scambiando qualche parola con il piccolo.
"Bene, sei pronto all'arrivo della sorellina?" - Gli chiede per sondare il terreno.
Alla fine l'ansia che abbia paura di sentirsi messo da parte è tanta.
"Sì, sai che è piccola piccola, ancora più di CamCam?" - Spiega riferendosi a Camila.
L'uomo ride e resta in ascolto.
"Balla nella pancia di mamma, ma quando io e papà le parliamo si calma. Papà mi ha preso la chitarra e mi sta insegnando a suonare."
È un fiume in piena di parole e risate.

"L'amore. La vera cura ad ogni cosa." - Dice prima di congedarsi e tornare in istituto.
"Bene, andiamo a salutare papà?" - Alex annuisce e allunga la sua manina verso di me.
Entriamo nelle scuderie e lo troviamo davanti ad un box parto.
"Che succede?" - Domando.
"Credo sia podalico, ho chiamato Ed, ma non risponde." - Non è mai tranquillo in questi casi e lo posso capire.
"Mad aveva la visita in ospedale, dovrai aiutarmi tu." - Dico recuperando quello che mi serve.
"Piccola...sei sicura?" - Annuisco e chiedo a Willa di stare con Alex.
Mettiamo in sicurezza la vacca e poi mi metto all'opera. Il piccolo è incastro e se non mi muoverò più che rapida rischieremo di perdere sia lui che la madre.
Dopo vari tentativi il vitellino nasce, noi tiriamo un sospiro di sollievo, e Alexander ha sul viso lo stupore.

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