L'incubo...

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Qualche giorno dopo

Mi sveglio nella mia camera da letto ascoltando il suono delle onde del mare, apro lentamente gli occhi sbattendo le palpebre e scosto il lenzuolo di seta che mi ha riparato del vento fresco per tutta la notte. Scendo dal letto e rabbrividisco al contatto dei miei piedi sul pavimento freddo, mi allungo per prendere la mia vestaglia e me la metto allacciando la cintura in vita, mi dirigo verso la porta finestra e la apro uscendo sul piccolo terrazzo. La vista è mozzafiato, l'alba è appena sorta e il mare è calmo, appoggio gli avambracci sul parapetto e chiudo gli occhi godendomi la brezza marina che fa svolazzare i miei capelli lunghi ovunque.

Sento degli schiamazzi provenire dalla spiaggia, e mi sembra alquanto strano dato che è una spiaggia privata. Accigliata guardo il punto di mio interesse e riconosco Elijah che sta ridendo di gusto insieme a Timmy e Jason, le nostre guardie del corpo. Savannah, la mia domestica, lo stesso giorno in cui sono entrata in questa casa mi ha elencato le infinite regole che devo rispettare mi ha raccontato che il mio caro maritino ha la passione di andare a correre la mattina presto e così i nostri bodyguard si aggregano a lui per non lasciarlo solo. Ho conosciuto tutti il primo giorno, e mi sembrava di essere come in un film perché quando sono entrata per la porta di casa ad accogliermi in fila indiana c'erano i domestici e le domestiche e poi, in ultima davanti alle scale i bodyguard. Inutile dire che mi sono messa a ridere e che ho espresso la mia opinione su queste "inutili cerimonie".

Un languorino proviene dal mio stomaco e così esco dalla mia camera che si trova nell'ala ovest della villa e vado verso la cucina, scendo le scale e incontro Olivia, una domestica che da quel che ho capito era l'amica di letto di Elijah prima che si annunciasse il nostro matrimonio. Mi guarda sprezzante dalla testa ai piedi ma continuando a salire le scale "che c'è Olivia, qualche problema?" chiedo fermandomi girandomi verso di lei che è di schiena. La vedo raddrizzarsi e girarsi per guardarmi "nulla signorina Flores, perchè?" mi chiede fintamente ingenua, se ha deciso di giocare allora non sa contro chi si è messa, ho sempre portato rispetto alle domestiche e ai bodyguard, ma se qualcuno osava mancarmene non ho mai avuto rimorsi.

"Mettiamo in chiaro due cose Olivia. Per te, io sono la signora Reyes e il fatto che non mi riconosci come moglie del tuo padrone è un grande affronto alla mia persona" affermo salendo le scale per raggiungerla. Mi guarda come se avesse paura di aver fatto una cazzata e dalle sue labbra esce la domanda che aspettavo con ansia "e la seconda cosa, signorina Flores?" mi chiede sfidandomi con una faccia da schiaffi "se oserai ancora guardarmi con disprezzo e superficialità sappi che posso romperti l'osso del collo e farlo sembrare un incidente" sibilo a un centimetro dalla sua faccia con un falso sorriso stampato sul mio volto "ci siamo capite?" le chiedo raddrizzandomi incrociando le braccia al petto nel momento in cui sento la porta di casa aprirsi "certo, non capiterà più" dice correndo via dopo aver chinato il capo.

Soddisfatta scendo le scale andando in cucina dove trovo il nostro chef intento a preparare dei pancake "Julius, oggi avrei voglia di salato" dico sedendomi sul bancone dondolando le gambe come una bimba "signora Reyes, la prego non mi metta in difficoltà. Il capo ha già deciso la colazione" mi guarda titubante. Questi poveri cristi sono sottomessi al volere di Elijah e sono sicura che li farebbe torturare se potesse, alzo gli occhi al cielo "non ti devi preoccupare di Elijah, lo sistemo io. Vorrei tanto dei bagel con il formaggio spalmabile e il salmone" dico guardandolo con occhi dolci. Lo sento sospirare e annuire "vada pure in giardino, glieli faccio portare da Savannah" mi dice rassegnato "grazie Julius, sei il migliore!" affermo sorridendo vittoriosa per poi andare in giardino sedendomi a gambe incrociate sulla sedia sospesa.

Mi stavo gustando la mia fetta di bagel quando un profumo di muschio e caramello mi invade le narici "buongiorno" dice Elijah dandomi un'occhiataccia sedendosi accanto a me "buongiorno maritino, la corsa mattutina non ti ha calmato i bollenti spiriti?"gli chiedo allungando le gambe mentre prendo il mio bicchiere di succo guardandolo. È a petto nudo, e il volto dell'indiano tatuato che riempie i suoi pettorali e addominali rispecchia perfettamente il suo stato d'animo in quanto entrambi sono imbronciati "non ho voglia di giocare Anais, non è giornata" dice guardandomi per poi guardare il mio piatto, il suo sguardo si assottiglia e si alza improvvisamente rientrando a passo spedito.

Bride or DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora