CAPITOLO 10

20 3 0
                                    


Completamente terrorizzata, domandai all'ombra proiettata sul muro, "Chi è là?"

Mentre le parole abbandonavano le mie labbra, sentii la stupidità della domanda. Sembrava quasi una scena tratta da uno di quei thriller da cui ero tanto spaventata. Forse mi stavo solo facendo prendere la mano dalla mia fantasia iperattiva.

Il silenzio avvolse la stanza come una pesante coperta, interrotto solamente dal costante ruggito delle automobili provenienti dalla strada sottostante. Le mie orecchie ronzavano nell'assenza di una risposta.

"C'è qualcuno?" ripetei, cercando di soffocare il tremore nella mia voce.

Il sole mattutino filtrava attraverso le finestre della camera d'albergo, dando vita a un gioco di ombre e luci sul pavimento di legno. Luca si svegliò con un senso di determinazione palpabile nell'aria. Il giorno precedente aveva portato rivelazioni sorprendenti e la sua mente era piena di interrogativi senza risposta. Si alzò dal letto, si diresse verso la finestra e osservò il panorama della città che si risvegliava lentamente.

Emilia, nel frattempo, si stava già preparando per la giornata. Aveva indossato un elegante completo nero, il colletto della camicia chiuso fino all'ultimo bottone era un monito alla concentrazione per Luca.

Luca sorrise, ammirando la sua determinazione e il suo impegno nell'affrontare ogni sfida che si presentava loro.

Luca sorrise, perché avrebbe voluto far saltare ogni singolo bottone di quella camicetta.

"Buongiorno," disse, avvicinandosi a Emilia. "Sei pronta per la prossima tappa della nostra ricerca?"

Emilia annuì, fissandolo con uno sguardo deciso. "Assolutamente. Abbiamo bisogno di scoprire di più su questo cambio di testamento e il notaio potrebbe avere le risposte che cerchiamo."

Dopo una veloce colazione, Luca ed Emilia lasciarono l'albergo e si diressero verso l'ufficio del notaio. Con l'indirizzo ottenuto dalle informazioni raccolte la sera precedente, trovare il posto non fu difficile. Era un edificio elegante, con una facciata in pietra e grandi finestre adornate da tende pesanti.

Entrarono nell'ufficio con passi risoluti, pronti a ottenere le risposte che cercavano. Una segretaria sorridente li accolse e li accompagnò nell'ufficio del professionista.

Il notaio, un uomo anziano con gli occhiali appoggiati sul naso, li guardò con curiosità mentre si sedevano di fronte a lui.

"Cosa posso fare per voi?" chiese gentilmente.

Luca prese fiato e raccontò al notaio la situazione, spiegando il motivo della loro visita e il loro interesse per il cambio di testamento di Roberto Brancacci.

Il notaio ascoltò attentamente, poi annuì lentamente. "Capisco la vostra preoccupazione. Sì, ho assistito personalmente al cambio di testamento di Roberto Brancacci. È stato un evento piuttosto significativo."

Emilia si inclinò leggermente in avanti, con un'espressione intensa. "Può dirci di più su questo cambio di testamento? Quali erano le circostanze?"

"Non posso fornirvi ulteriori dettagli su questa faccenda."

Luca scambiò uno sguardo con Emilia, comprendendo che dovevano trovare un modo per ottenere le informazioni di cui avevano bisogno. Con un'espressione decisa, si rivolse nuovamente al notaio. "Signor notaio, capiamo che potrebbe esserci un motivo per la sua riluttanza a parlare, ma vi preghiamo di considerare l'importanza di questa indagine. C'è in gioco molto più di quanto possiate immaginare."

Il notaio si prese un momento per riflettere, guardandoli attentamente con i suoi occhi scrutatori. Poi, con un sospiro, cedette. "Capisco il vostro interesse. Ma devo essere onesto con voi, non posso fornirvi ulteriori dettagli senza una ragione valida."

Emilia lo guardò negli occhi, comprendendo che dovevano adottare un approccio diverso per ottenere ciò che volevano. "Signor notaio, vi preghiamo di considerare l'importanza di questa indagine per noi. Quanto sia importante per il signor Brancacci."

Il notaio sembrò colto di sorpresa, sbiancò di poco e prese a tormentarsi le mani. Dopo una breve esitazione, annuì lentamente. "Molto bene. Sono disposto ad aiutarvi, ma non posso garantire che possa fornirvi tutte le risposte che cercate."

Luca ed Emilia tirarono un sospiro di sollievo, riconoscendo la vittoria parziale ottenuta. "Grazie, signor notaio," disse Luca con gratitudine. "Qualsiasi informazione potrete darci sarà di grande aiuto."

Il notaio prese un fascicolo dalla sua scrivania e iniziò a sfogliarlo, cercando le informazioni richieste. "Il cambio di testamento è avvenuto circa otto mesi fa. Roberto Brancacci ha deciso di modificare il suo testamento originale per includere una serie di benefici per una nuova beneficiaria."

"Chi era questa nuova beneficiaria?" chiese Luca, ansioso di conoscere tutti i dettagli.

Il notaio alzò lo sguardo e li guardò con serietà. "La nuova beneficiaria era una donna di nome Elena De Santis. Era una scelta piuttosto inaspettata, considerando che non era mai stata menzionata nel testamento originale."

Emilia scosse leggermente la testa, con un'espressione pensierosa. "Elena De Santis... questo nome mi suona familiare."

Luca annuì, con la mente in tumulto mentre cercava di collegare i punti. "Deve esserci un collegamento tra Elena De Santis, il cambio di testamento e la morte di Eleonora. Dobbiamo scoprire cosa c'è dietro tutto questo."

Il notaio osservò la determinazione nei loro occhi e annuì lentamente. "Spero che queste informazioni vi siano di aiuto. "

"Lo sono senz'altro." rispose Luca cupo.

Ombre tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora