SCENA AGGIUNTIVA

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Il personale dell'ambulanza si avvicinò al corpo di Roberto, controllando con attenzione i parametri vitali. I volti dei soccorritori erano impassibili, abituati ormai a situazioni di emergenza. Il silenzio nella strada deserta era rotto solo dal bip intermittente degli strumenti medici.

"Ora del decesso: 22:14," annunciò il medico con tono formale, annotando l'informazione su un tablet. I soccorritori chiusero la zip della sacca con un movimento deciso e caricarono il cadavere sul veicolo. Il rumore della cerniera sembrava risuonare nell'aria come un macabro sigillo.

Le porte dell'ambulanza si chiusero con un suono sordo, isolando l'interno del veicolo dal mondo esterno. Una volta al sicuro all'interno, il medico si avvicinò alla sacca e, con una mano ferma, aprì lentamente la zip. Un respiro trattenuto riempì l'aria.

"Signor Brancacci, ora può uscire," disse il medico, la sua voce bassa e rassicurante. Il corpo di Roberto si mosse, e il suo viso riemerse dall'oscurità della sacca. Lentamente, si alzò a sedere, il suo respiro affannato ma vivo.

"Dobbiamo muoverci rapidamente," continuò il medico, gettando uno sguardo fuori dal finestrino dell'ambulanza per assicurarsi che nessuno stesse osservando. "Il piano è ancora in corso e non abbiamo molto tempo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 31 ⏰

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