CAPITOLO 13

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Mentre giaceva immobile, la donna avvertì un senso di impotenza pervaderla. Il suo cuore continuava a battere, ma il suono era ovattato, come se provenisse da lontano. Le sensazioni si mescolavano in un turbinio confuso, mentre la sua mente cercava di trovare una spiegazione razionale per quanto stava accadendo. Tuttavia, il buio la inghiottiva sempre di più, avvolgendola in un abbraccio gelido e implacabile.

Mentre si dirigevano verso l'aeroporto, il sole sorgeva all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature di rosa e arancione. Le strade erano silenziose, con poche auto e persone in giro. L'atmosfera era carica di eccitazione e determinazione mentre si dirigevano verso la loro destinazione, pronti a scoprire la verità sul figlio di Marina e Roberto. Emilia osservava i paesaggi passare, riflettendo su quanto avevano scoperto e su ciò che ancora dovevano svelare.

L'aereo atterrò nell'aeroporto di Catania sotto un cielo azzurro e luminoso. L'aria calda e fragrante di Sicilia li accolse mentre uscivano dal terminal. Dopo aver ritirato i bagagli, Luca ed Emilia noleggiarono un'auto, una piccola utilitaria che si sarebbe rivelata perfetta per le strade strette e tortuose che li aspettavano. Mentre si dirigevano verso Piazza Armerina, erano circondati dai paesaggi mozzafiato della campagna siciliana: colline verdi punteggiate di ulivi e vigneti, campi dorati di grano e piccoli borghi pittoreschi.

Arrivarono nella pittoresca città nel tardo pomeriggio, accolti dal calore del sole e dalle strette vie lastricate che caratterizzavano il centro storico. Piazza Armerina emanava un fascino antico, con le sue chiese secolari, i vicoli tortuosi e le case dai colori vivaci. La città era immersa in un'atmosfera tranquilla e rilassata, con i suoi abitanti che si muovevano lentamente, godendosi il pomeriggio.

Dopo essersi sistemati in un accogliente bed and breakfast nel cuore della città, con finestre che si affacciavano su una piccola piazza piena di vita, Luca ed Emilia si diressero verso la casa della cugina di Marina. Lungo il percorso, ammirarono i dettagli architettonici delle case, i balconi fioriti e i panni stesi ad asciugare al sole.

Quando arrivarono, trovarono una casa modesta ma ben curata, con un piccolo giardino pieno di fiori colorati. Bussarono alla porta e furono accolti da una donna anziana con un sorriso gentile. Aveva i capelli grigi raccolti in uno chignon e indossava un grembiule fiorito. Il suo viso era segnato dal tempo, ma i suoi occhi brillavano di una vivace curiosità.

Carla aprì la porta, e il suo sguardo diffidente li studiò per un momento. "Buongiorno," disse Emilia, cercando di essere il più rassicurante possibile. "Siamo Luca ed Emilia, abbiamo bisogno di parlare con Matteo. È molto importante."

Carla li osservò con sospetto. "Perché volete parlare con Matteo? Non è qui per discutere con estranei."

"Capisco le sue preoccupazioni," rispose Luca con calma. "Ma è una questione legata alla sua famiglia, qualcosa che Matteo ha il diritto di sapere. Le promettiamo che non gli faremo del male."

La donna li osservò per un momento, poi annuì lentamente. "Prego, entrate." Li fece accomodare in una sala luminosa e accogliente, con mobili semplici ma eleganti e fotografie di famiglia alle pareti. Mentre si sedettero, Luca ed Emilia sentirono l'odore del caffè appena fatto e dei dolci appena sfornati. La donna tornò poco dopo con un vassoio di biscotti e tazze di caffè.

"Io sono Carla, la zia di Marina," disse con orgoglio. "Ma devo dirvi che Matteo non è qui. È andato a vivere con mia figlia Maria e il suo compagno a Bacoli, vicino Napoli."

Emilia e Luca si scambiarono uno sguardo preoccupato. "Capisco," disse Emilia, cercando di nascondere la delusione. "Pensavamo di poter parlare con lui qui. È davvero importante."

Maria annuì, il suo sguardo si fece più serio. "So che è importante. Ma Matteo ora vive con Maria. Dopo la morte di Marina, ho fatto del mio meglio per prendermi cura di lui, ma Maria e il suo nuovo compagno hanno potuto offrirgli una vita più stabile."

Ombre tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora