Heartless

29

Tutto si riduce all'ultima
Persona a cui pensi la notte.
È li che è il tuo cuore.

UNA SCOMMESSA

Elia

Devo ammettere che a volte penso di fare cose moralmente sbagliate.
A volte anche azioni illegali,ma non le ho mai messe in pratica.

Ok,forse non proprio,ma posso ritenermi una persona brava.

Non ci credo nemmeno io,ma è quello che mi ripeto per non sentirmi un mostro.
E funziona,ma non abbastanza a lungo per riuscire a distrarmi dal casino che ho creato.

Un altro modo per distrarmi è quello di fare surf.
Sono campione di surf qui a San Francisco e a volte vado al mare per divertirmi con gli amici.

Oggi sono in larga compagnia.
Oltre ai miei altri due amici ci sono anche le ragazze.

Chloe,sempre con la sua innata dolcezza,si destreggia tra i teli da mare posizionandoli delicatamente sulla sabbia.
Grace,con i suoi occhi grigi e scuri,squadra tutto in religioso silenzio per catturare i piccoli dettagli di cui non frega a nessuno.
E poi c'è anche Iris.
È seduta per terra,stretta nei suoi vestiti e,con la mano che le copre gli occhi dalla luce solare,osserva il mare luccicante.

Siamo solo noi,ma non mi posso lamentare. Almeno non c'è nessun coglione nei paraggi.

«Hey ragazzi!». Parli del diavolo e spuntano le corna.

Ryan e John camminano verso di noi a petto nudo mentre il secondo ci saluta con la mano alzata e la faccia illuminata da un mix di gioia e entusiasmo.

Ryan,invece,si limita a respirare e seguire il suo amico.

«Ciao ragazzi,che ci fate qui?»chiede curiosa Iris.

«Me lo chiedevo anche io»borbotto con rammarico,ma nessuno sente le mie lamentele,così mi limito a squadrarli male e andare a mettermi la muta.

Per fortuna i bagni sono qui accanto e io sono già di nuovo sulla spiaggia,con la mia bellissima muta pronto per surfare sulle onde e domare il mare.

Prendo la mia tavola e ci spargo sopra un po' di cera.
Prendo la tavola sottobraccio e,quando finalmente arrivo a toccare con i piedi l'acqua butto la tavola dentro.

Aggancio il laccetto,mi sdraio su di essa e con le mani remo fina all'acqua alta.
Una volta arrivato a destinazione mi blocco e,con maestria,mi alzo con gesti eleganti dalla tavola.

Il mare è molto mosso per questo sarà più facile correre sull'acqua.
Mi stiracchio,poi mi ributto sulla tavola e quando sento un'onda arrivare da dietro pagaio in avanti,finché,nel momento giusto,mi alzo in piedi e cavalco l'onda.

Con i piedi manovro con movimenti pacati ed equilibrati la tavola,facendola scorrere tra le pieghe dell'acqua quasi fredda.
Quasi.

Mi bagno tutto ma subito dopo sento delle voci richiamarmi.
Mi volto verso la spiaggia e vedo Logan che mi fa cenno di tornare a riva.

Pagaio fino all'acqua bassa e poi scendo,prendendo sotto braccio la tavola.
Li raggiungo,e,con calma,mi disseto scompigliandomi i capelli.