CERCAMI

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                                        🌸SARA

«Ti ho già detto di non andare in giro da sola la sera.» Si passa una mano tra i capelli e mi guarda serio con l'altra mano ricoperta dal sangue del ragazzo di prima.
Resto zitta. «Hai un fazzoletto ?» estraggo dalla borsa un fazzoletto e glielo do. Si asciuga il poco sangue sulla mano e mette il fazzoletto sulla tasca del pantalone color militare che ha addosso.
È meraviglioso. Indossa un pantalone color militare cargo e una maglietta della Nike bianca. «Volevo solo prendermi del tempo per me stessa» asciugo le lacrime dal viso e mi porto i capelli in avanti. «Grazie per i tuoi consigli».
«Non sono consigli Sara! Io so com'è fatto il mondo, lo dico solo per te» si preoccupa per me oppure è solo per umanità che lo fa ?!.
«Certo..» gli rispondo.
«Ti chiamo un taxì» ma non poteva darmi un passaggio lui come l'ultima volta ?
«Giusto, questa volta ti scoccia darmi un passaggio ?» non riesco a tenermi le cose dentro..
«No, sono occupato mi dispiace...davvero!» menzogne.
«E io dovrei crederci ?» lo guardo avvicinandomi a lui.
«Non è colpa mia se non credi a niente Sara» Mi da sù i nervi. «Sei tu che non sai mentire bene.» continuo a guardarlo con aria di sfida e orgoglio.
Non voglio fare quella antipatica perché l'antipatia non mi appartiene, ma davvero vorrei solo avere più comprensione...È Niall dovrebbe avercela.
Si fa molto più vicino a me, con due dita mi prende il mento sollevandolo, piega la testa per riuscire a guardarmi meglio negli occhi, visto la differenza d'altezza e avvicina la sua bocca al mio collo.
«Non posso farti da baby sitter piccola...però se proprio insisti ti do un passaggio dritto per casa mia e dopo nella mia camera.» Mi lascia il fiato sul collo e lo spingo via. Niall ride «Vaffanculo.» giro i tacchi e me ne vado.
Torno nella mia auto ed entro.
Almeno ho Nina.
Niall è proprio un grande provocatore.

L'indomani mattina.
La sveglia suona alle 6:45
Sbuffo, levo la benda dagli occhi e li strofino.
Sbadiglio e prendo il telefono controllando se ho qualche messaggio...niente, non mi scrive nessuno.
Avvolte mi sento un po' sola..
Mi alzo dal letto, metto le ciabatte ed esco da camera mia dritta al bagno per fare una doccia fredda.
Entro in doccia e sciacquo.
Finisco la doccia ed esco, metto l'accappatoio e nel frattempo do una sistemata ai capelli, faccio una lunga treccia che lego con un codino a fiocchetto azzurro.
Dopo di che torno in camera mia, levo l'accappatoio e prendo i vestiti vestendomi.
Un jeans scuro e una maglietta bianca a maniche corte.
Al lavoro vesto molto semplice visto che poi metterò la divisa.
Scendo giù e saluto mamma «Come stai mamma ?» ha già riscaldato il latte che vado a bere e a bagnarci dentro dei pavesini. Amo i pavesini e preferisco il latte al caffè la mattina. «Sto...bene tesoro! Fai buon lavoro» sorride.
Sento qualcosa che non va...forse non sta molto bene e io con il lavoro non l'ho notato. Mi do la colpa.
Finisco il latte e i pavesini, abbraccio mamma ed esco di casa prendendo la borsa, il telefono e le chiavi.

Percorro 15 minuti a piedi e arrivo in caffetteria.
Entro e vado a mettere il grembiule attorno.
Matilde mi nota e si avvicina «Ciao bellissima, ieri mi sei mancata» io adoro Matilde, dovrei chiederle di uscire insieme qualche giorno, così fa pure amicizia con la mia migliore amica, Mia.
«anche tu Mati» le sorrido, ed è la verità infondo...anche se ho pensato ad altro..«Grazie.» le dico.
La ringrazio per ieri per avermi parato il culo.
Scusate la volgarità..
Matilde mi schiaccia l'occhiolino e vado subito a lavorare. Chissà se oggi vedrò Niall...ma non penso.
Dopo ieri notte non penso di stargli ancora simpatica...uffa non è giusto! Mi sento in colpa. Lui è stato così carino ieri e io ho fatto la stronza...forse,forse.
La mia vita è piena di forse e domande senza risposte, soprattutto dopo che papà mi ha abbandonata.
Scaccio via la malinconia e decido di mettere della musica allo stereo del bar.
Beh...mi dispiace per i clienti ma dovranno sopportare i miei gusti musicali. Non per vantarmi ma sono i migliori. Inizio con Ultimo, metto "Altrove" e dopo "Vieni nel mio cuore". Canto felice e spensierata servendo ai tavoli i clienti. Dopo passo da Taylor Swift con "Blank Space" e con "Cruel Summer" le mie preferite. Mi prende una ventata improvvisa di felicità e inizio a ballare sulle note della canzone stando attenta ai vassoi in mano. «Ma come fai ad essere così allegra anche la mattina? » Matilde ride avvicinandosi a me. «Sinceramente non lo so» rido e poso il vassoio «Ma la vita è una e non voglio starmene con il muso ad ogni ora del giorno tutti i giorni.» rido, la prendo per le mani e la faccio girare. Avvolte mi sento un po' una bambina...la canzone di Taylor finisce e metto l'ultima di Niall...mi mancava sentirlo cantare, questa è "portami al mare" è bellissima e troppo significativa.

𝐐𝐮𝐞𝐥 𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐮𝐧𝒊𝒔𝒄𝒆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora