NON

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                               🎶NIALL

Cos'è successo la notte di Halloween ?

Soffocato dalle quattro mura dell'ospedale, Sara riposa sul lettino, mentre il monitor del cuore emette un bip costante ad ogni suo battito.
Ieri notte ero completamente fuori, probabilmente avevo bevuto troppo per capire cosa stesse succedendo. Ho realizzato tutto solo dopo aver vomitato.

Odio ridurmi così, odio quando divento una persona che non riconosco.
Mi sono reso conto di cosa è successo solo dopo.
Uno, due spari. La polizia era già arrivata prima che potessimo preoccuparci di cercare Sara.

La bimba, prima di scomparire, mi aveva trovato sul divano, ubriaco e completamente ridotto male. Stava cercando Mia e Matilde e mi aveva parlato di uno sparo. Non ricordo nient'altro, solo che l'ho vista salire, ma non l'ho vista scendere più.

Mia e Matilde sono arrivate da me, preoccupate per Sara. Mia era chiaramente più agitata di Matilde. Non so nemmeno io come ho potuto fare una cosa simile: scopare con due ragazze contemporaneamente, soprattutto una che è la mia ex e l'altra è amica di Sara. Non sono così.

Tutto lo stress della nuova musica, i mille progetti, Sara e le mie ansie mi hanno spinto a rifugiarmi nell'alcol, a perdere la testa, e diventare chi non sono.

Ricordo che dopo aver visto Mia e Matilde arrivare, entrambe preoccupate cercando Sara, sono corso in bagno a vomitare tutto l'alcol che avevo bevuto.
Poi è arrivata la polizia, hanno evacuato casa di Thomas per dei controlli. Un'altra pattuglia di carabinieri e un'ambulanza sono corsi nel vicinato per verificare gli spari che avevamo sentito.

La polizia è stata chiamata da Thomas stesso.
Non si sa ancora cosa sia successo nel vicinato, ma sinceramente non voglio saperlo. Non vedo l'ora di tornare a casa e di non mettere mai più piede qui.

La polizia ha trovato Sara svenuta dentro uno sgabuzzino della casa. È stata soccorsa e portata in ambulanza qui, in un ospedale di New York. Una grande festa, davvero.

Adesso sta bene, grazie a Dio.
Ha perso coscienza quando si è svegliata, ora sta riposando e i medici dicono che si riprenderà. La confusione che ha in testa andrà via. È stata drogata.

La mia Sara è stata drogata a quella dannata festa e chiusa in uno sgabuzzino, al buio e da sola. Chi ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere? Solo una persona mi viene in mente... Marta.

Sì, lei. Non l'ho più vista, è come se fosse scomparsa. Sara è qui da ieri notte. Sono le 16:30 e in questo lasso di tempo ho cercato di chiamare ripetutamente quella bastarda di Marta, ma non risponde né alle chiamate né ai messaggi. Una prova che potrebbe essere stata lei la colpevole.

Mi odio, mi odio per aver pensato di invitare la mia ex qui, di averla fatta entrare nella mia vita di nuovo, qui e da nessun'altra parte. Chiuderò con lei, non voglio più averci a che fare.

Per quanto riguarda Matilde... non so cosa fare. Non voglio più averci a che fare, ma spero che Sara non venga mai a sapere cosa è successo la notte di Halloween.

Avrei dovuto stare con lei, ma l'ho persa per tutto il tempo. Avrei voluto divertirmi con lei, ma invece sono stato con altre. Mi odio per questo.

Mi siedo sulla sedia accanto al lettino di Sara e le tengo la mano. Non mi sono allontanato nemmeno un secondo da lei, se non per andare al bagno. Non voglio lasciarla sola, anche se so che, se scoprisse tutto, mi odierà.

Sospiro e la guardo: è bellissima, anche in queste condizioni. Emana luce anche ridotta in questo stato, e non voglio mai strapparle via quella luce che ha. Non voglio che nessun altro lo faccia. Lei merita di essere felice.

𝐐𝐮𝐞𝐥 𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐮𝐧𝒊𝒔𝒄𝒆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora