🌸SARA«Che ci fai tutta sola qui?» Si passa una mano tra i capelli. Dio, quanto è bello?! È proprio un dio. «Volevo stare un po' da sola...» In realtà volevo chiamare Mia, ma ho dimenticato il telefono in camera, quindi, per evitare di tornare a casa, preferisco stare senza cellulare. Non è necessario.
Si sentono ancora le urla di mia madre contro il suo compagno. «Ok, ho capito! Vieni con me, puffetta?» accenna una dolce risata. «Perché sei qui?» Non mi aspettavo che venisse sotto casa mia. Perché? Vorrebbe passare del tempo insieme a me?
«Ti pensavo, così ho deciso di venire da te! Basta fare domande, vieni o no?» Mi porge la mano. Mi pensava? Dentro sorrido come una bimba, ma non glielo do a vedere.
Lo afferro per la mano e lui mi aiuta ad alzarmi dai gradini. La sua mano, al confronto con la mia, è grande. Con gli anelli sulle dita e i tatuaggi sulle mani. Ha un occhio quasi realistico disegnato sulla mano sinistra e altri tatuaggi sulle dita.
Mi alzo e andiamo sulla moto. Sono ignorante sulle moto, quindi non saprei dire che tipo di motore sia questo, ma è enorme ed è di colore nero. Niall prende dal cruscotto un casco nero in più per me, me lo mette sulla testa e lo allaccia, mentre tengo gli occhi puntati su di lui.
Allaccia il casco e, nel giro di due secondi, i nostri sguardi si incrociano creandomi una scarica elettrica lungo la spina dorsale. L'effetto che mi fa questo ragazzo è indescrivibile. Dopo, anche lui mette il casco, saliamo sulla moto e partiamo. Accelera, ma non troppo; il venticello fresco di Roma mi fa volare i capelli sostenuti dal casco. Mi tengo stretta ai fianchi di Niall e chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dal vento di Roma e dal contatto con Niall.
Non sapevo che, oltre ad avere la macchina, avesse anche la moto. «Dove mi porti?» urlo per cercare di sovrastare il rumore del vento. «Tu dove vuoi andare?» mi chiede. Ci penso un po', in realtà mi basta qualsiasi posto, purché sia con lui. Ovunque lui sia. «Portami altrove» intendo un posto dove le urla siano lontane dalle mie orecchie e le cose brutte lontane dalla mia mente. Insieme a lui. Niall ride e accelera con la moto, così mi reggo più forte a lui.
Dopo un po' arriviamo. Niall posteggia la sua moto e mi aiuta a scendere togliendomi il casco. Siamo a Trastevere. Qui la sera è tutto più magico, illuminato dalle luci dei locali e sulla strada! Roma, sei sempre così magica...
Niall leva il casco, mi prende per la mano e facciamo un giro. «Qui è abbastanza "altrove" per te?» mi guarda. «Diciamo di sì»; altrove è ovunque tu sia. «Che è successo prima?» Si sta sicuramente riferendo alle urla di mia madre che si sentivano fino a fuori...
Un brivido lungo il corpo mi attraversa, causato dal freschetto di agosto; sono uscita senza niente addosso e devo ammettere che stasera c'è fresco. Sospiro e giocherello col mio braccialetto al polso. «Niente di che.» Non mi sfogo mai con nessuno, solitamente odio dover dare un peso in più alle persone, quindi tengo tutto dentro e preferisco mostrarmi sempre felice.
«Va bene, non insisto!» Mi prende per la mano e smetto di giocare con il mio braccialetto. Arriviamo a ponte Sisto e ci fermiamo lì; da qui è tutto più bello e magico. «Mi dispiace per oggi, Niall...» «Ti riferisci a tua madre? Non ha importanza.» Lo guardo studiandone i dettagli. «Immagino ti sarai sentito umiliato o imbarazzato...» Mi avvicino, mettendogli una mano sul petto.
«Sara! Non ha importanza davvero, posso capirlo.» Sospiro; perché questa vita deve essere così complessa? Alzo gli occhi al cielo; stasera è pieno di stelle. «Niall» «Sì?» «Guarda quante stelle ci sono in cielo stasera» alzo un dito al cielo immaginando di riuscire a toccarne una.
Lui ridacchia e sento i suoi occhi su di me. «Sono belle, ma tu sei proprio una bimba» mi tira per i fianchi e il mio petto sbatte contro il suo interrompendo i nostri respiri.
Mi sposta una ciocca di capelli mettendomela dietro l'orecchio. «Tu sei più bella delle stelle.» Siamo quasi vicini da poterci sfiorare le labbra e sentire i nostri respiri unirsi.
Sento alcuni occhi dei passanti attorno a noi, mi imbarazzo un po' e spero che nessuno riconosca Niall perché non voglio che nessuno interrompa questo momento tra noi.
Gli accenno solo un sorriso e lui mi accarezza una guancia. «Sei così piccola e fragile...» Abbasso lo sguardo.
«Anche a letto quando ti scopo sei tanto fragile» Ride beffardo.È uno stronzo! Come può rovinare un momento romantico con una frase maliziosa ?
Gli sbuffo in faccia. «Questa potevi risparmiartela ».
«Tu non mi sbuffare in faccia, bambina maleducata.» Mi guarda serio, ma so che sta scherzando.Le voci dei passanti si fanno più lontane, ormai ci siamo solo io e Niall. «Mi infastidisci.» gli rispondo, seria anche io.
«Ti infastidisco ? Strano, eppure quando abbiamo scopato non sembravi essere infastidita, tutt'altro.» un'altra risata da stronzo e mi passa un dito sulle labbra.«Come puoi rovinare un momento romantico con della maliziosità ?» gli metto entrambe le mani sul petto «avanti puffetta, per me anche questo è romanticismo.» Niall lo sto scoprendo piano piano..
«Sei uno stronzo!» mi scappa una risatina, un vero stronzo.
«Se fossi uno stronzo, stai sicura che non ti risponderei in questo modo e tanto meno ti avrei mai portata qui.» Mi prende per i polsi, ma senza farmi male...«E cosa avresti fatto?» Batto un piede per terra e lo sfido. « Vuoi proprio saperlo, bimba?» Mi soffia sulle labbra semi-chiuse.
«Sì.»
Le sue mani lasciano i miei polsi, mi attraversano il collo e il contatto gelido delle sue mani mi fa rabbrividire. Il mio respiro si fa incontrollato, mentre mi stringe il collo ai laterali, con entrambe le mani e avvicina delicatamente le sue labbra al mio orecchio.«Sicuramente ti avrei portato in un posto più appartato per scoparti da dietro, niente letto! Troppo banale, tu hai bisogno di qualcuno che ti faccia godere e che ti domina dandoti piacere.» Soffia contro il mio orecchio e mi lascia un leggero bacio freddo sul lobo.
Rabbrividisco, ma non per il freddo, ma per il suo bacio.
«Perché non lo hai fatto ?» Inclino la testa.
«Perché non sono uno stronzo» ride prendendomi chiaramente in giro.«Allora preferirei che lo fossi!»
«Non ti dava fastidio, bimba ?» Il tono della sua voce è basso e sensuale «Sì, dimostrami che mi sbaglio allora» Lo provoco.Non so cosa mi stia prendendo..
«Ti piace giocare quindi ?» Non mi da il tempo di rispondere, mi attira a sé rubandomi un bacio.
Un bacio lungo, passionale e caldo.Ma purtroppo, ogni volta che tra me e Niall succede qualcosa di bello, c'è sempre qualcosa che lo interrompe. Il cellulare di Niall inizia a squillare e lui si stacca da me, allontanandosi per un attimo. Odio averlo lontano; poteva anche non rispondere... mi infastidisco, ma non glielo do a vedere.
«Un attimo!» Si allontana ulteriormente e risponde alla chiamata. Chissà chi diamine ha deciso di interromperci questa volta. Sbuffo, sbuffo e sbuffo. Cerco di mantenere la calma e avere pazienza.
Osservo gli atteggiamenti di Niall. È girato di spalle, quindi non riesco a vedere il suo sguardo; tiene una mano nella tasca del pantalone mentre con l'altra ha il cellulare all'orecchio.
Non riesco bene a sentire cosa dice. Non voglio origliare, ma mi avvicino giusto un po' perché la curiosità è più forte di qualsiasi altra cosa...
Forse ho fatto male, però. «Sì, piccola, ti passo a prendere domani stesso,» sento dire. «No, lo sai, oggi sono stato impegnato!» e ancora: «Marta, smettila! Ho detto domani e domani resta!» Marta...
Marta, Marta, Marta...La sua cazzo di ex.
Sì, quella ragazza che abbiamo visto da Starbucks dopo il nostro primo appuntamento. Non ci voglio credere... perché diamine parla con la sua ex?«Dovrei regalartene uno nuovo, visto che quello te l'ho strappato via...» lo sento ridere in sottofondo. Preferirei non aver sentito! «Ho da fare, adesso ciao!» dice e torna da me.
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𝐐𝐮𝐞𝐥 𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐮𝐧𝒊𝒔𝒄𝒆
ChickLitNon fatevi ingannare dalla Copertina 😇. "Quel filo che ci unisce puoi chiamarlo amore.." Un cantante di successo potrà mai innamorarsi di una semplice e comune FAN ? Questa è la storia di Sara e Niall..lui è un cantante molto famoso mentre lei è u...