capitolo 9// piccola innocente

47 2 0
                                    

**HARRY'S POV**

Erano passati giorni da quando Katherine era partita, e ogni giorno sembrava più lungo del precedente. Harry non riusciva a smettere di pensare a lei, e il rimpianto di non averla fermata prima che se ne andasse lo tormentava costantemente. Ogni mattina si svegliava con un senso di vuoto, e ogni notte il suo letto sembrava più grande e più freddo senza di lei. I suoi pensieri erano perennemente intrisi dal dolore della mancata confessione dei suoi sentimenti.

La sua solitudine fu interrotta da Uma, che entrò nella cabina con una colazione in mano, cercando di confortarlo. Uma, consapevole della sua sofferenza, si era impegnata a fare del suo meglio per aiutarlo, ma i suoi sforzi sembravano non fare molta differenza. Harry non aveva mai sperimentato un amore simile, un sentimento così profondo e intenso per qualcuno con cui aveva avuto solo una notte insieme.

Non riusciva a spiegarsi come fosse successo, ma dopo quella notte, nonostante entrambi avessero bevuto più del dovuto, si erano aperti l'uno all'altra come non avevano mai fatto prima. Avevano condiviso i dettagli più intimi delle loro vite, come se quel momento fosse l'unica opportunità per dirsi tutto ciò che avevano tenuto nascosto.

Per anni, tra Harry e Katherine era esistita una tensione sotterranea, alimentata dal fatto che lei lo ignorava completamente. Harry aveva sempre provato una forte attrazione nei confronti di Katherine, ma la presenza di Jay, il suo ex ragazzo, gli aveva impedito di avvicinarsi. Non era mai riuscito a scoprire i dettagli della loro rottura, poiché Katherine non aveva mai parlato di Jay con lui. La gelosia e il timore di rovinare tutto lo avevano costretto a mantenere le distanze, ma quando Jay e Katherine si erano lasciati, Harry aveva deciso di non lasciarsi sfuggire l'opportunità.

Sfortunatamente, il suo tentativo di avvicinarsi a Katherine era arrivato troppo tardi. Ora, Harry si trovava a dover aspettare, sperando che, come si vociferava in paese, Katherine potesse tornare quando meno se lo aspettava.

**KATHERINE'S POV**

Il risveglio di quella mattina fu sorprendentemente piacevole, nonostante le aspettative. Il canto degli uccelli fuori dalla finestra, accompagnato da una dolce melodia proveniente da una delle case vicine, era un piacevole risveglio. Katherine si alzò dal letto con una sensazione di leggerezza, pronta ad affrontare una nuova giornata.

Oggi era il giorno della lezione di "bontà", una materia che Katherine trovava particolarmente ridicola. Tuttavia, era anche l'occasione per stare con la fata Smemorina, che sarebbe stata la loro insegnante. Katherine si preparò con attenzione, scegliendo un top rosso acceso con una scollatura a V. Sotto indossava una blusa in pizzo con ricami delicati e spalline alte, e una gonna nera aderente. Abbinò il tutto con delle decolte rosse e una borsetta coordinata. Dopo essersi truccata con precisione, Katherine uscì dalla sua camera alla ricerca delle sue amiche.

Le trovò nella loro stanza: Mal era immersa nella lettura di un libro di incantesimi, completamente assorta nella lettura, mentre Evie si stava osservando attentamente nello specchio che sua madre le aveva regalato. Katherine si avvicinò silenziosamente e, facendo segno a Mal di mantenere il silenzio, le gridò: "BOH!" Evie saltò in piedi spaventata, il suo volto esprimendo sorpresa e un po' di paura. Katherine e Mal scoppiarono a ridere, mentre Evie si riprendeva dallo spavento.

"Tu sei matta, Kat! Mi hai fatto prendere un infarto!" esclamò Evie, cercando di calmarsi. Le risate di Katherine e Mal riempirono la stanza di una gioiosa atmosfera.

"Ragazze, andiamo?" chiese Katherine, rendendosi conto che erano già in ritardo. "Dobbiamo farci riconoscere," aggiunse con un sorriso complice.

Le tre amiche si avviarono verso l'aula, dove trovarono già gli altri studenti. Si sistemarono tutte vicine e la fata Smemorina iniziò la lezione. Le sue spiegazioni erano piene di domande banali e sembrava trattarli come se fossero delle bambine. Katherine e le sue amiche si scambiarono sguardi perplessi, chiedendosi se la fata stesse veramente prendendoli sul serio o se stesse semplicemente facendo uno scherzo.

La lezione fu interrotta bruscamente dall'arrivo di una ragazzina timida che si avvicinò alla fata con qualcosa in mano. La fata, approfittando dell'occasione, la presentò agli studenti: "Ragazzi, questa è mia figlia, Jane. Jane, saluta i tuoi nuovi compagni." Jane, con un tono timido e un "Ciao" quasi impercettibile, scappò via con la stessa rapidità con cui era arrivata.

Katherine e le sue amiche si scambiarono uno sguardo d'intesa. Nonostante il comportamento timido di Jane, tutte avevano avuto la stessa idea: la ragazzina avrebbe probabilmente avuto un ruolo importante nelle loro vite, e probabilmente avrebbero trovato un modo per avvicinarsi a lei. Il loro incontro con Jane era appena iniziato, e Katherine era sicura che avrebbero avuto molte opportunità per conoscerla meglio e, forse, diventare amiche.

c'era una volta // Harry HookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora