𝑀𝑒𝓇𝒾

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Sei solo innamorata dell'idea
di essere amata

Chiara


I giorni stanno volando via, uno dopo l'altro, e le mie giornate sono scivolate in una routine monotona, quasi ipnotica. Ogni mattina mi alzo con la stessa consapevolezza: scuola, studio, ripeti. Mi alzo, vado a scuola, torno e studio. Non c'è spazio per altro, non c'è tempo per altro. È come se il mondo fuori stesse continuando a girare, ma io fossi rimasta bloccata in un ciclo infinito. Sono ormai almeno tre settimane che non vedo Coco, il suo sorriso contagioso e la sua energia vitale mi mancano più di quanto voglia ammettere. E poi c'è Christopher... o meglio, non c'è. La sua presenza, stava diventando così viva e vibrante, ma sembra essere svanita come un'ombra al calare della sera. Non ricevo più i suoi messaggi improvvisi, non incrocio più il suo sguardo per caso, come se fosse stato inghiottito dal nulla. 

Nella nostra chat rimangono solo i miei messaggi. Gli ho chiesto di sentirci. Gli ho chiesto di uscire. Gli ho chiesto come sta. Gli ho chiesto il 'perché' non mi risponde.
Ma non ho mai ricevuto risposta.

DRIIIN 

La campanella mi distoglie da quei pensieri, riportandomi bruscamente alla realtà. Come ogni venerdì, alle ultime due ore, il professor Morrison varca la soglia della porta della mia classe con la sua solita aria seria, ma con un leggero sorriso che tradisce una certa soddisfazione. "Buongiorno, ragazzi," comincia con il suo tono profondo, "l'esame di fine anno è pressoché dietro l'angolo. Preparate i vostri zaini e seguitemi in cucina."

La classe si muove velocemente ma io, invece, rimango qualche istante in più seduta al mio banco, cercando di scacciare via gli ultimi strascichi di quei pensieri che mi avevano assorbito poco prima. Con un sospiro, mi alzo e raggiungo il resto della classe. 

Entriamo in cucina, un ambiente familiare, ma che oggi sembra avere un'aria diversa, quasi solenne. Le superfici brillano sotto la luce delle lampade e gli strumenti sono disposti in un ordine perfetto. Il professor Morrison ci osserva attentamente mentre ci sistemiamo ognuno alla propria postazione. 

Tengo lo sguardo fisso su di lui, mentre il suo scivola scrupolosamente lungo le postazione dei miei compagni, fino a quando non incrocia il mio. Il mio cuore accelera di qualche battito e le mie gambe si sciolgono sotto il suo sguardo. Il suo leggero sorriso mi fa prendere fuoco e sento le mie guance bruciare sotto di esso.

Il contatto si interrompe non appena inizia a spigare la lezione. "Oggi non sarà una lezione come le altre," annuncia, catturando immediatamente la nostra attenzione. "Quello che faremo oggi è una prova generale, una simulazione del vostro esame finale. Voglio vedere come gestite la pressione, come applicate tutto ciò che avete imparato". 
Mentre Morrison continua la sua spiegazione, la vibrazione del mio telefono si fa spazio nella tasca dei miei jeans.

Coco: ehi bella, riesci ad essere libera domani? Ho una sorpresa, ma solo se esci la sera con me.

Il messaggio di Coralline mi fa sorridere. Ha sempre tutte queste idee - o sorprese, come le chiama lei - un po' malate per i miei gusti. Non faccio in tempo a finire di inviare la risposta che mi arriva un altro messaggio.

Coco: la scusa della maturità è patetica. Chi studia per la maturità? Solo i secchioni.
Meri: non sono secchiona, voglio solo essere promossa! Comunque ti direi no (perché devo studiare) ma accetto perché sono curiosa della sorpresa.

 Solo dopo aver premuto "invio", mi rendo conto che Alex, seduto seduto nel banco affianco, sta bisbigliando il mio nome. Mi volto verso di lui, cercando di interpretare la sua espressione... un po' troppo spaventata, oserei dire. 

𝑩𝒐𝒓𝒏 𝑻𝒐 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora