𝑀𝑒𝓇𝒾

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La testa mi gira non appena Christopher affonda le sue dita, e un brivido mi percorre la schiena. Ogni tocco sembra inviare onde di calore attraverso il mio corpo, facendomi perdere il senso del tempo e dello spazio. Il cuore mi batte più forte, quasi in sincronia con i movimenti delle sue mani, e mi sento sospesa tra il desiderio e la confusione. 

La sua vicinanza amplifica ogni sensazione, rendendo l'aria carica di una tensione elettrica che mi fa trattenere il respiro. Ogni pensiero razionale si dissolve, lasciando solo il vortice delle emozioni che mi travolgono, una miscela di eccitazione e vulnerabilità che mi fa tremare leggermente.

Lascio sfuggire un piccolo gemito, subito soffocato dalla mia mano stretta intorno alla bocca. Il suono è quasi impercettibile, ma la sua intensità mi sorprende. La mia pelle sembra bruciare sotto il tocco delle sue dita, e il controllo che cerco di mantenere inizia a sgretolarsi. 

Il mio respiro diventa irregolare, mentre cerco di reprimere l'ondata di sensazioni che minaccia di travolgermi. Ogni fibra del mio corpo è in allerta, consapevole di ogni movimento, di ogni sussurro di piacere che mi sfugge, trasformando quel momento in una combinazione di desiderio e tensione che mi tiene sospesa in bilico tra resistenza e abbandono.

Le sue dita continuano a muoversi dentro e fuori al mio punto più sensibile. Sento le mie mutande umide dall'eccesso di umori che sto producendo. 

Si avvicina alle mie labbra e sento il suo respiro mescolarsi al mio. Il suo profumo mi manda in estasi, ricordandomi l'aroma di muschio e ambra.

Sento la testa girarmi, e il mio respiro diventa più rapido. Le sue mani mi sfiorano leggermente, e il contatto manda una scossa attraverso il mio corpo, amplificando la confusione e il desiderio che mi afferrano.

Il suono dei nostri respiri si mescola con il battito del mio cuore, forte e incessante, mentre tutto sembra rallentare e concentrarsi su quell'unico istante.

Non ero mai stata toccata da nessun ragazzo, e questo mi sembrava un gesto piuttosto estremo per iniziare a esplorare il mondo del sesso. Con gli occhi lucidi di piacere, trovo il coraggio di osservare mentre Christopher stimola il mio punto più sensibile.

Ogni tocco, ogni movimento, sembra amplificare le sensazioni, facendomi perdere il controllo e lasciandomi completamente immersa nell'esperienza. Il confine tra il desiderio e la vulnerabilità si fa sottile, e mi ritrovo ad abbandonarmi completamente a quella connessione intima e inaspettata.

Vederlo entrare ed uscire da dentro di me mi fa sfuggire un gemito profondo e incontrollabile. Il ritmo diventato incessante e l'intensità crescente mi avvolgono, facendomi dimenticare ogni pudore.

"Dimmi che sei mia", mi sussurra nelle orecchie. Una scarica elettrica mi percorre lungo tutto il corpo, esplodendo nel mio ventre. Sento i muscoli contrarsi ed una sensazione di appagamento estremo si propaga nel mio corpo, costringendomi a buttare la testa sul sedile.

Mi lascio sfuggire un altro gemito, e le mie gambe iniziano a tremare in risposta alle ondate di piacere che si fanno sempre più intense. Il controllo sul mio corpo sembra sfuggirmi, mentre mi abbandono completamente a quelle sensazioni che continuano a crescere.

Dopo qualche istante, il confine tra piacere e vulnerabilità si dissolve, lasciandomi sospesa in quel momento di pura estasi.

Christopher sfila le sue dita, e non posso fare a meno di notare quanto siano bagnate dei miei umori. Un'ondata di imbarazzo mi travolge, e con un gesto istintivo, tiro fuori un fazzoletto dalla mia borsa, cercando di riprendere un po' di controllo sulla situazione. Le mie mani tremano leggermente mentre pulisco le sue dita, e un silenzio imbarazzato si instaura tra noi. La realtà di ciò che è appena successo inizia a farsi strada nella mia mente, mentre cerco di capire cosa significhi per me... o per noi.

I miei occhi cadono sul suo membro gonfio, intrappolato nei suoi pantaloni, e un'ondata di incertezza mi attraversa. Non sapevo cosa fare. Mi chiedo se dovrei toccarlo, se è ciò che lui si aspetta da me, ma l'incertezza mi blocca. 

O mio Dio... e adesso che faccio?

Le mie mani restano immobili, sospese tra il desiderio e il dubbio, mentre la mia mente lotta con la curiosità e la paura di fare il passo sbagliato.

Ma tutti questi pensieri intrusivi vengono spezzati appena Christopher mi prende la mano e me la posiziona sopra la sua asta. Sapevo che quello che dovevo fare, ma la mia assenza di esperienza mi rendeva insicura.

Con mani tremanti, inizio a sbottonargli i pantaloni, il suono della zip che si apre sembra amplificato dal silenzio presente nella sala, ancora buia.

"L'hai mai fatto?", sussurra Chris a bassa voce. Con un nodo in gola che mi impedisce di parlare, scuoto il capo, in risposta alla sua domanda.

"Vieni," dice mentre si riallaccia i pantaloni, "andiamo in macchina." Mi prende la mano, il gesto sicuro e deciso, e io lo seguo senza esitare. Sento le mie guance prendere fuoco appena le mie dita si intrecciano con le sue.

Attraversato il parcheggio buoi e isolato, ci sediamo in macchina. I miei pensieri su cosa stava per accadere non fanno in tempo a fiorire, che Christopher mi circonda la nuca, sfiorandomi i capelli. Senza preavviso, preme la sua bocca sulla mia con una forza che mi lascia senza fiato.

Le nostre lingue si intrecciano, mentre la sua mano inizia a esplorare il mio corpo. Si sofferma sul mio seno, lo palpeggia con decisione, e poi pizzica i miei capezzoli, mandando un'ondata di piacere attraverso di me e sento le mie mutande bagnarsi - di nuovo - dall'eccitazione del momento.

Con un gesto troppo veloce, stacca le mani dal mio corpo e si slaccia i pantaloni, facendo emergere la sua asta ormai dura.

"Prendilo", mi dice guardandomi fisso negli occhi. Obbedisco senza esitare, avvolgendo la mia mano attorno a lui. Inizio a muovermi su e giù, cercando di leggere le sue reazioni per capire se quello che sto facendo è giusto.

Riposiziona le sue mani sul mio corpo. "Più veloce", sussurra prima di baciarmi di nuovo. Senza esitare, aumento il ritmo dei miei movimenti, seguendo le sue istruzioni. Sento un gemito sfuggirgli, vibrare contro le mie labbra. Scopre ancora una volta la mia intimità, piena della mia linfa, e inizia a stimolarmi il clitoride. Mi lascio scappare un gemito e Christopher porta gli occhi all'indietro. La visione di lui che gode sotto il mio tocco mi eccita ancora di più ed il mio copro inizia a contrarsi ancora una volto.

"Oh Dio, Christopher", mi scappa prima di venire una seconda volta. Lui geme al suono del suo nome e viene sulle mani.

Cosa cazzo ho appena fatto?!

𝑩𝒐𝒓𝒏 𝑻𝒐 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora