Aleksander Volkov

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Sono di nuovo persa in quegli occhi.

Diavolo.

Non è mica la prima volta che vedo un bel ragazzo. Anche più belli di lui, onestamente. E di sicuro meno indisponenti.

Ma non mi sono persa mai prima d'ora dentro uno sguardo.

"Sei molto bella", mi dice

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"Sei molto bella", mi dice.

Cosa? L'ha detto davvero?

"Scusa?"

Io non sono un uomo e non ho familiarità con la mente maschile. Ma qui abbiamo evidentemente un serio problema di comunicazione tra cervello e bocca.

Lui mi guarda, inarcando un sopracciglio, come se non riuscisse a capire quale sia il mio problema.

"Ieri sera mi hai provocata tutto il tempo. Sei andato via senza salutare. Oggi arrivi e mi dici che sono... bella? Ma sei serio?"

"Sono abituato a dire quello che penso", mi risponde serafico, alzando le spalle.

Ah, adesso è così che ci si giustifica per le stronzate?

"Quello che pensi? Quindi ieri pensavi che fosse corretto criticare il mio lavoro e andar via senza nemmeno salutare?"

Mi guarda con un sorriso che lo rende ancora più odioso ai miei occhi.

"Cosa ti ha dato fastidio di più, il fatto che abbia contestato la tua arte o che non ti abbia considerata quando sono andato via?"

Oh questa poi! Razza di borioso, insulso, testa di...

"Non hai risposto alla mia domanda. Cosa pensavi?"

Lui si avvicina, il suo viso a pochi centimetri dal mio. Il suo profumo di spezie e miele selvatico mi invade, mentre gli occhi mi incatenano.

"Pensavo, e penso tuttora, che tu sia pericolosa."

La sua voce è bassa, avvolgente. Il suo sguardo fisso su di me. Il profumo inebriante.

"Pericolosa?"

Lui apre la bocca per rispondere, ma una voce frizzante e colorata spezza il momento e la tensione.

"Interrompo qualcosa? Spero di non dar fastidio!"

Guardo Silver con gratitudine, anche se in bocca mi è rimasto il sapore di parole non dette.

"Tu non potresti mai darmi fastidio!"

Lui porge un calice di Champagne a Sasha, poi mi guarda, tendendo la mano con un caratteristico bicchiere di rame. "Per te, tesorina, un Moscow Mule. Ho pensato fosse perfetto per te, vista l'atmosfera..."

Ok, mi correggo. A volte mi dà fastidio.

Per niente soddisfatto, si gira verso Sasha

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Per niente soddisfatto, si gira verso Sasha. "Sai lei non ama lo Champagne." Gli sorride a cinquantaquattro denti e inizia a parlare con lui del più e del meno, di Venezia, della Russia, del cane e del gatto del vicino.

Traditore, adesso fa anche amicizia col nemico. Ma da che parte stai?

Il Moscow Mule brilla nel recipiente metallico, mentre le foglioline di menta occhieggiano divertite, come se anche loro volessero intervenire. Lo sorseggio, chiudendo gli occhi. Quando apro gli occhi, entrambi mi stanno guardando. Silver con un'aria divertita, Sasha con quello sguardo imperscrutabile.

"Perché mi state guardando?"

Silver allarga il sorriso, ma non risponde.

Invece Sasha parla eccome. "Perché sei pericolosamente bella."

Non faccio in tempo a rispondere a tono, perché il mio migliore amico, che in questo momento odio profondamente, batte le mani, felice. "Sono sicuro che saremo grandi amici io e te!"

Non resto con loro un secondo di più. Alzo lo sguardo, scrutando il salone in cerca di qualcuno che non sia una noia mortale, e in quel momento la vedo.

"Wendy!", la chiamo, alzando la mano e muovendomi verso di lei.

L'anziana donna mi sorride, sprizzando gioia da tutti i pori. La raggiungo e ci abbracciamo. "Oh, la mia bambina!"

La sua voce è incartapecorita, le rughe solcano il suo viso, gli occhi sono leggermente appannati, ma non credo di averla mai vista così bella. I capelli sono bianchi come la neve, tranne per una ciocca fucsia. Il vestito da sera nero, con le maniche lunghe, ha una fascia dello stesso colore della ciocca, che attraversa il corpo dalla spalla sinistra al fianco destro. Le mani piene di anelli stringono le mie, mentre mi sorride.

"Il tuo amico è adorabile. Si vede che ti vuole bene! Sono contenta che tu non sia sola."

"Sono così felice di vederti! Mi sei mancata...", dico alla mia ex vicina di casa.

"Ah-a... così tanto che sei venuta a trovarmi spessissimo", mi fa notare. Tuttavia, il suo sguardo è giocoso.

"Mi spiace Wendy, io..."

"Oh piccola, ma io lo so! Stavi così male per Val... e io te la ricordavo troppo. Non serve che ti giustifichi."

Fa una pausa, tirando su col naso. "Dimmi un po', chi è quel bel ragazzo che parla con il tuo amico?"

Alzo le spalle. "Uno spocchioso rompiscatole."

"Ah, ma allora ti piace! Coraggio... racconta!"

Ma... perché diavolo tutti pensano che lui mi piaccia?

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Spazio autrice

Eccoci qui, al giro di boa. Da questo momento in poi per Queen tutto cambierà.

Preparatevi a un viaggio come non l'avete mai immaginato. Musiche. Immagini. Parole. Tutto si fonderà con il mistero e la magia, e niente....

....niente....

... sarà più come prima. 

QUEEN - Figlia del ChaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora