Capitolo 1

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Emily
"Non sei ancora pronta? Tra 5 minuti dobbiamo partire. Forza, sbrigati dai"

Non ci credo, siamo già alla partenza.
Ero ancora nella mia camera sotto le coperte.
Con tantissima voglia mi misi le mie infradito nere e mi avviai in bagno a prepararmi.
Salimmo in macchina e ci avviammo a casa di William.
Nella sua dolce casa, e ovviamente con "dolce casa" mi riferisco al mega villone con la piscina.

Io non avevo voglia di trasferirmi .
Non di nuovo.
Non era di certo per Cassandra, mia mamma, è che William non mi ispira.
Ancora non capisco perché quel giorno, durante l'incontro letterario che aveva organizzato mia mamma, andò così tanto in sintonia con William e la cosa è reciproca .
Almeno spero. Io purtroppo mi conosco bene. So che anche se ho sofferto nel mio passato, io metto comunque gli altri al primo posto. Sempre. Ed è questo ciò che mi fa male. Trascurando me stessa spesso non viene nemmeno ricambiato. E allora perché arrivare a tanto? A cosa serve?

Ma comunque, ritornando a bomba, io di William ancora non mi fido. Mia mamma è qualcosa di unico e raro. E non permetterò a nessuno di rovinare il bellissimo rapporto che ho con lei. Non l'ho permesso ad Aron, mio padre, figuriamoci se lo permetto ad uno come William, o al primo che passa per la strada.

"Quindi amore?" , mi chiese una voce che, subito dopo, capii che era quella di mia madre.
Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi misi a pensare a cosa dire a lei o a come iniziare la conversazione. Pensavo ad altro.

"Come mamma?", risposi.
"Vedo che ascoltavi tutto per filo e per segno. " sospirò. "Senti amore a cosa pensi?"
"A nulla mamma, cosa mi chiedevi?"
"Solo ti aggiornavo del fatto che stasera andiamo a cena fuori con William, Leonardo, Jasper e Cloe, i suoi figli."
"Ah okay", risposi controvoglia.
"Amore, senti. Posso capire che tu ce l'abbia con me ma non comportati così con loro."
"Mamma io non ce l'ho con te. Solo che non mi va di vederti soffrire. E poi, non ho più voglia di vedere persone che entrano nella nostra vita e che poi se ne escono."
"Non ti posso promettere nulla. Tranne che rimarrò un " per sempre amore. "

Le sue parole mi trasmisero, come sempre, tranquillità e protezione. Una delle cose più belle del nostro rapporto.
"Ti voglio bene mamma, per sempre"
"Anche io tesoro te ne voglio".
Arriviamo a casa di William in 40 minuti di macchina. E appena scendiamo il maggiordomo ci aiutó con i bagagli e vidi William di fuori con i suoi tre figli. William ci venne incontro immediatamente, mi salutó con un enorme sorriso.
"Benvenuta nella famiglia", mi disse.
"Grazie".

Nella mia vita sinceramente quello che contano sono i fatti. Quindi se dice che sono la sua famiglia, lo voglio vedere. Ormai non sono più nella situazione che credo solo alle parole, per quanto belle che siano.
William mi mostrò tutta la villa. Era veramente immensa. Poi mi fece vedere la mia stanza. Per mia sfortuna era attaccata a quella dei suoi figli.
Passai ore nella mia camera ad ascoltare la musica a tutto volume.
Fino a quando qualcuno bussò.

"Posso?" era Jasper.
"Sisi, certo".
"Ciao, Emily vero?".
"Esatto, e tu sei Jasper?".
"Hai una bella memoria. Comunque volevo dirti che stasera appunto ceniamo in un ristorante tutti insieme. Lascia stare poi mio fratello e mia sorella.", disse ridendo.
"Grazie, e come mai dici così?", dissi solleticando tutta la mia curiosità.
"Beh mia sorella anche se è quella più piccola pensa di essere la reginetta di casa. E mio fratello...perché è un tipo...particolare."
" ah okey, vedremo stasera allora. Sperando di passare una bella serata."
"Beh guarda, nel locale si mangia bene, e poi sono un tipo simpatico, cretino a volte, e affascinante culturalmente e fisicamente."
"Hai un buon curriculum sai?"
"Dici? Anzi non dirmelo. Modestamente si cazzo."
"Sei sempre così?"
"Così come?"
"Così divertente"
"Ma come non te ne eri accorta fin da subito ??" disse scherzando .
"Beh meglio. Porterai più allegria qua dentro"
"Dentro la casa o parli di te?"
"Entrambe le cose."
"Beh grazie del complimento, mi impegno bene alla fine"
"Si vede bravo."
"Comunque sarà meglio correre a prepararmi, sennò sarò costretto a sentire le urla di William e non ho voglia."
"Le senti spesso?"
"Si. Ma vabbè ci ho fatto l'abitudine. Ora è meglio che vada. Tanto ci vedremo tra poco, ciao!"
"Ciao!", ed uscì per vestirsi.

Rimasi molto tempo davanti allo specchio a rimirare il mio corpo. Purtroppo avevo tante insicurezze, ed il mio corpo era tra quelle. A volte non mi sentivo tanto a mio agio con le minigonne, o coi vestiti. Gli altri mi dicevano che stavo bene...però qualcosa dentro di me non era mai soddisfatta.

Poi decisi alla fine di optare per un pantalone di lino bianco lungo ed una canotta blu sopra e, infine, per finire il look, decisi di indossare dei sandali.
Il colore blu mi stava molto bene. Si abbina con i miei occhi azzurri tendenti al blu . Erano particolari almeno così diceva sempre mia mamma .
Mi feci una bella doccia rinfrescante poi mi vestì ed infine decisi di farmi i boccoli, visto che i miei capelli biondi e lisci non mi convincevano più di tanto oggi .
Misi una collana e degli anelli ed uscì dalla stanza .
Arrivai nel salotto dove trovai tutti tranne Leonardo.

~ Spazio per il lettore ~
Ciao a tutti!
Era da tanto che volevo provare a scrivere qualcosa. Da tanti anni ormai ho questa passione. Ho scoperto che mi esprimo meglio scrivendo. O mi libero di più scrivendo. Inoltre, considero la scrittura un rifugio o una compagna su cui poter fare affidamento.
Volevo comunque scrivere un racconto che potesse trasmettere le mie stesse emozioni, che possano essere di ispirazione a molti/e.
Quindi ho pubblicato il primo capitolo, ma ho scritto già parecchi capitoli che piano piano pubblicherò tutti, quindi state sintonizzati!

E se gli altri avessero ragione? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora