Capitolo 18

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Leonardo

Cazzo. Tutte quelle parole...mi arrivarono dirette. Non so come rispondere a questo punto. È da tutta la vita che mi dicono e che credo in troppe cazzate. Il bello è che io non pensavo che lo fossero. Come fa Emily... come cazzo fa.
Non ci posso credere. Questa ragazza...ha un potere su di me...incredibile. È riuscita a stravolgere la mia vita. La mia visione sulla famiglia. A cambiare alcuni miei modi e abitudini.

Sinceramente? Ho paura. Per quello che potrebbe succedere. Ora non so più se sto controllando quella che pensavo essere la mia vita. Non so più nulla. Quello che ritenevo giusto per me o sbagliato. Non mi riconosco. Mi sento più perso di prima. O forse ero perso prima di aver avuto l'opportunità di poter incontrare Emily. Chissà quale delle due. Ma sicuro Emily ha stravolto la mia vita. Penso sia l'unica certezza ora. Lei è la risposta. Penso.

Mi stavo perdendo nei miei pensieri fino a quando Emily mi riportò alla realtà.

"Allora...pensi che la mia versione ti abbia convinto? O che magari me ne parlerai?"
"Senti...noi non siamo fratellastri nel vero senso della parola. Aron.. non è il mio padre biologico."
"Che stai dicendo? Spiegati."
"Quello biologico...ecco... si chiamava Alexander. "
"Si chiamava?"
"Sì. È morto quando io avevo solo 1 anno e mezzo. È morto in un incidente in auto. Era in autostrada... solo che non sono riusciti a salvarlo."
"Cazzo...mi dispiace... come lo sai?"
"William...me lo ha detto lui. Prima è entrato nella mia camera. Mi ha spiegato ciò ed il motivo per cui tutti sapevano tranne me."
"Ovvero?"
"Ecco... mia madre quando è morto mio padre, ha preferito non dirmi nulla. Perché cosa avrebbe potuto dire ad un bambino di un anno e mezzo? E poi sarebbe stato un fallimento da parte sua nei miei confronti.
O perlomeno così pensava. Perchè non è riuscita a tenere su la famiglia. Si dava colpe che non aveva quando in realtà se non fosse stato per quel coglione, in autostrada, mio padre sarebbe ancora vivo. Comunque, alla fine ha conosciuto Aron. Che l'ha manipolata in modo tale da farlo entrare nello stato di famiglia, di prendersi i soldi. E si è soffiato l'unica famiglia che avevo. E ha detto a mia mamma, che doveva dirmi che era lui il padre. Ma William, quando mi adottó, lui aveva visto su dei documenti chi era il padre biologico. E in questo documento c'era una lettera di mia mamma dove mi spiegava tutto.
Ha scritto i suoi pensieri ed il suo dolore lì. Prima di....suicidarsi."
Poi le mostrai il documento con la lettera direttamente. E lei la lesse.

"Caro Leonardo,
So che leggerai questa lettera quando non potrò più stringerti tra le braccia. Ma è fondamentale che mi faccia il favore di capirmi.
La verità è che Aron non è il tuo padre biologico. Lui si chiama Alexander. Tu avevi un anno e mezzo. Lui l'avevano chiamato per un importante lavoro e quindi prese l'autostrada. Per colpa di un imbecille non ci è più tornato. Nessuno è riuscito a salvarlo. Nemmeno io. Io che potevo chiedergli magari di andare un'altra volta o che potevo andare con lui o non so. Non ho fatto abbastanza. Poi ho incontrato Aron che sembrava essere perfetto per noi...per me. Ed invece non sono riuscita a darti nemmeno un padre. Ma una famiglia te la voglio dare. Non da me però. Ma da William. Aron e lui erano tanto amici inizialmente. Poi Aron cambiò. Per i soldi ed il potere. Non ci vedeva più nulla. Ma William col tempo era diventato anche mio amico. Lo conoscevo bene. Gli ho spiegato la situazione del tuo padre biologico. E gli ho chiesto di non dirti nulla. L'ho pregato di non farlo. Perché non voglio più darti dispiaceri a causa mia. Non potevo renderti felice. E lo volevo con tutta me stessa. Ma non ci riuscivo.
Non arrabbiarti con William. Non arrabbiarti con te stesso. E non arrabbiarti con me. Capisco...che non è facile. Ma spero tu abbia legato con tante persone che ti sono vicine.
Non so adesso se mi crederai o se penserai "ma quindi è stata tutta una bugia?" No. Non lo è stata. Ti ho nascosto parte della verità per il tuo bene. E sono riuscita solo a fare peggio. Per quello ho deciso di levarmi. Non solo dalla tua vita. Perché non voglio essere una delusione per te. Un fallimento. E non voglio che tu soffra ulteriormente. Io ti ho sempre voluto bene. Anche se non ce lo siamo detto spesso. Ma è così. E pure William e la sua famiglia ti vuole bene. Non dimenticarlo mai.
Con affetto
La tua mamma"

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