Capitolo 9

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Emily
Quella sera, quando salutai Jas, andai subito in cucina, ma salutai tutti e poi mi diressi in camera mia. Mi addormentai, ma verso le 3 di notte mi risvegliai per la sete. Poi salii le scali per andare anche io nella mia stanza. Ma non feci in tempo ad entrare che mi ritrovai Leonardo con del sangue in viso e sulle mani. Stava cercando di non farsi notare, quindi mi passó alle spalle a passo veloce.

"Fermati."
"Che cazzo vuoi?" Disse ma non si voltò.
Io gli andai davanti.
"Cos'hai fatto?"
"'Ma te non ti hanno insegnato a farti i cazzi tuoi, principessa?"
"Ma a te l'educazione, invece?"
"Vabbè non ho tempo ora" e fece per sorpassarmi ma io lo fermai. E mi ritrovai il suo sguardo sui miei occhi.
"Ti starò anche sul cazzo Leonardo ma ora mi lasci fare. Perché? Perché te lo dico io punto." Vado dritta in bagno a prendere qualcosa per disinfettare e ritornai da lui. "Ora vieni in camera mia, non tocchi, non guardi, non fai nulla. Non devi urlare o cose così. Andata?"

"Urlare? Quello semmai tu, non io principessa" disse sorridendo malizioso e avvicinandosi a me.
"Mi riferivo mentre ti medico. Ora fai come ti dico e basta, entra in camera e fa come ti ho detto." Gli dissi facendolo entrare in camera e chiudendo la porta.

Ci mettemmo sul letto uno affianco all'altro e tamponai il cotone con il disinfettante e glielo portai in tutte le parti del viso, dove aveva del sangue, e sulla mano. E soffiai pure sulle ferite per non fargli sentire troppo il bruciore. Io mi sentii a dir poco osservata. Avevo il suo sguardo ed il suo respiro sulle labbra praticamente. Lo percepivo. Cercai di stare attenta. Ma ad un certo punto sentii Leonardo che mi mise la mano sul ginocchio.

"Da quando sei anche infermiera, principessa?"
"Ho dovuto imparare certe cose subito quando ero piccola. E che ora so fare anche ad occhi chiusi."
"Perchè principessa?"
"Beh...per mio padre."
"Tuo padre?" La sua voce inizió a farsi meno arrogante, quasi più calma e tranquilla. Avevo tutta la sua attenzione e la cosa non so se mi piacesse o meno. Comunque mi sentii tranquilla stranamente.
"Nulla, capitava spesso che mio padre si faceva male e io dovevo sempre rincorrerlo dietro per aiutarlo."
" Davvero...?"
"Ma secondo te ti mento? Su certe cose?"
"No...è che non pensavo."
"Tu non pensi. Tu già mi hai giudicato appena sono arrivata. Tu non sai nulla di me Leonardo. Io non so nulla su di te. Certe volte vorrei solo mandarti a fanculo, altre invece conoscere chi si cela dietro a sta maschera del cazzo che ti tieni."

Si avvicinò di scatto al mio viso.
"Maschera? Sei sicura?"
Io guardandolo negli occhi continuai.
"Si che sono sicura. Si vede che tu usi questo per nascondere il vero tu. Io non so chi tu sia. Cos'eri prima che io arrivassi qua. Ma vorrei capirlo. Senza però parlare con il principe sul pisello, tanto non mi interessa."
Lui rimase fermo ad ascoltarmi.

"Cosa ti fa pensare che non sia questo?"
Disse e la sua mano dal ginocchio risale fino all'interno coscia, e intanto si avvicinò sempre più alle mie labbra, fino ad arrivare al mio collo e fare un succhiotto, arrivare alle labbra, ma le sfioró solo e si allontanó di colpo, col viso, e con la mano dall'interno coscia.

Cercai di ricompormi.
"Perché sarebbe facile così. Giudicarti dalla mia parte e dalla tua. Io penso che tu non sia solo questo." Dissi convinta guardandolo negli occhi.
Lui lo vedo quasi sorpreso.
"Comunque mi dici che cos'è successo o devo tirare ad indovinare?"
"Mmm la seconda sarebbe intrigante. Ma non difficile capirlo. Un...ragazzo che viene a scuola con me e che conoscerai probabilmente visto che verrai nella nostra scuola da settembre, diciamo che ci stiamo sul cazzo a vicenda. È venuto a sapere che gli ho scopato la ragazza, cosa che non è vera, è lui mi ha solo detto di incontrarci nel parco qui vicino. Per poi prendermi a pugni senza accertarsi che sia vero. Ma tanto io sono il cattivo ragazzo."
Rimasi ad ascoltarlo.
"Mi dispiace....mi viene solo rabbia al solo pensiero..." ma mi fermai lì la frase, perché ancora ero un po' ferita dalle parole che mi aveva riservato in quei giorni.
Ma poi continuai.
"Cattivo ragazzo poi? Vedi. È solo una maschera. Che tutti giudicano e basta. Senza sapere chi si cela dietro. Ma il punto è che non gliene frega un cazzo di chi sia tu veramente. Solo pochi lo vogliono sapere."

"Con pochi intendi anche tu?"
"Si. Esattamente. Io non ho paura per questo. Ho le spalle larghe quindi. E poi voglio sapere."
"Vabbè magari succederà che ti racconterò. Ma non sarà oggi principessa."

Lui sorrise e mi guardó le labbra ma poi si alzó velocemente, mi salutó e andò nella sua camera.
Io rimasi sul mio letto troppo perplessa, poi mi misi il pigiama e mi sdraiai, ma non riuscii ad addormentarmi subito per le troppe emozioni.

Alla fine non è il cattivo ragazzo che tutti pensano. Tutti lo giudicano. L'ho fatto pure io inizialmente. Ma mi sono fidata delle parole di Jasper. E ho iniziato a guardarlo da un altro punto di vista. Ed effettivamente ha funzionato.
Ed il bello che vedo un certo cambiamento in lui nei miei confronti.... Si è lasciato medicare. Non ha fatto del tutto il coglione, si è quasi confidato. No ok, senza quel "quasi". E così. E di questo sono felice. Magari davvero tra noi cambierà. E lo spero. Lo spero tanto.
Dopo circa un'oretta mi addormentai.

~ spazio per il lettore ~
Ed ecco qui un nuovo capitolo ehehe dove troverete tante altre info su i due protagonisti.
Che ne pensate ehehe?

E se gli altri avessero ragione? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora