Capitolo 5

145 15 12
                                    

Emily

Questa mattina mi sono svegliata di buon umore.
Vedevo i raggi solari che penetravano dai buchetti della serranda. Era tutto così calmo. Io rimasi un po' a guardare il soffitto. Poi mi alzai e andai in bagno a lavarmi ed iniziai a prepararmi per andare a correre, come ero abituata a fare. Ma ad un certo punto, sentii una chiamata sul corridoio tra William e qualcuno. Mi avvicinai alla porta per origliare, perché il fatto che parlasse a sottovoce mi mise tanta curiosità.

"Pronto?"
"Ma salve."
"Oddio ancora tu? Non ti sei ancora stufato?"
"Non mi stuferò finchè non mi darete quello che mi spetta."
"Non te le darò mai. Sono troppe preziose per la mia famiglia e per me. E poi non ne hai il diritto. Quindi riattacco."
"Se provi a riattaccare te ne farò pentire amaramente."
"Che cavolo vuoi. Basta. Non ne possiamo più di tutto ciò che ti riguarda. Ora stiamo costruendo una bella famiglia. Io non ti darò mai quello che vuoi. Ci tengo troppo. Quindi per me la conversazione è chiusa." Poi riattacca.

Ma di cosa stava parlando? Che intendeva? Con chi stava parlando? A cosa teneva? Che cosa voleva la persona con cui stava parlando al telefono? Ci succederà qualcosa ora che lui ha riattaccato e basta? La cosa non mi piaceva. Sapevo che c'era sotto qualcosa di strano. E io devo scoprirlo ovviamente. Non mi posso fare i fatti miei. Di solito me li faccio. Ma stavolta devo. Se William centrasse con qualcosa di losco devo saperlo. Sta con mia mamma. Viviamo tutti insieme. Io devo sapere.
Pensai di uscire dalla camera ormai pronta e seguire con lentezza William. Non notai nulla di che a parte che era preoccupato. Ma poi capii che stava andando verso mia mamma.

"Amore...mi ha chiamato"
"Cavolo...Che ti ha detto?"
"Mi ha minacciato sulle due cose che tengo di più. Che tu già puoi immaginare."
"Non la smetterà mai..."
"Poi ho riattaccato nonostante mi avesse detto che se lo avessi fatto, ci sarebbero state conseguenze."
"Oddio...vediamo...magari non succederà nulla. Ma teniamoci pronti a tutto."
"Esatto"

Non ci posso credere. Mia mamma sa tutto e non me lo dice? Ma stiamo scherzando? Io e lei che non abbiamo mai avuto segreti. Ed ora? Non ho parole. Ma perché ogni volta deve capitare qualcosa? Pensai a tutto questo mentre uscii per andare a correre.
Sono incazzata, curiosa e delusa allo stesso tempo.
Ma perché mi devono nascondere delle cose?
Che cosa nascondono di così importante da non dirmelo? Devo scoprirlo. Seguirò ogni loro passo e non dirò nulla a nessuno. Ho il presentimento che evidentemente è qualcosa di tanto importante. Se nemmeno mia mamma me lo dice.

Deve essere qualcuno....losco, tanto intelligente, ruvido e diretto nei modi, qualcuno che non ha paura evidentemente.
Ed è proprio lì che pensai a qualcuno. Ma mi dissi che era impossibile che lui centrasse. Era in carcere... in teoria. Quindi non aveva senso...forse. E poi come faceva lui ad essere collegato a William?
Avevo bisogno di scoprirlo.

Continuai a farmi mille domande. Velocizzai. Sempre di più.
I dubbi ad ogni passo aumentavano. La curiosità pure.
Non sapevo darmi risposte lucide in quel momento. Corsi tanti chilometri e poi tornai a casa a farmi una doccia.

Io facevo sport appunto per liberarmi dai pensieri inutili. Per stare un po' meglio. Ma poi comunque i problemi li dobbiamo comunque risolvere. Ma almeno si ha la testa più ordinata e meno incasinata. Più libera.

Finito di fare la doccia mi resi conto di aver dimenticato la mia crema corpo nella camera di mia mamma, che le avevo prestato. Così con solo l' asciugamano lungo il corpo e quello nei capelli, uscii dalla mia camera cercando di non attirare l'attenzione. Entrai nella sua camera a prendere la crema e poi ritornai nella mia stanza. Ma prima di entrarci sentii qualcuno alla mie spalle.

"Ma guarda un po' chi abbiamo qui"
"Ah, Leonardo, sei tu"
"Eh chi doveva essere?" Ride.
"Boh, o era qualcuno che sicuramente non rompe le palle, oppure uno scemo che adora romperle. Ma guarda un po'. È la seconda"
"Come dici principessa?" Si avvicinò bruscamente mettendomi contro il muro.
"Hai sentito bene. È la verità". Rimasi composta e seria a guardarlo.
"Ah si? Io lo scemo? Certo come no principessa"
"Si lo sei. E poi, perché non la smetti di chiamarmi principessa?"
"Perché ti si addice te l'ho detto." Azzeró ogni distanza e mi accarezzó nel mentre la guancia"
Gli presi la mano e gliela allontanai, pur essendo stato difficilissimo. Perché avevo sentito una strana emozione al suo tocco. Ma comunque gliela allontanai guardandolo negli occhi.

"Principessa a chi? Tu ne sarai esperto vero principe sul pisello?"
"Questa te la concedo" si mette a ridere a crepapelle.
"Te l'ho detto che non sei simpatico così?"
"Te l'ho detto che sei irresistibile così?" Disse avvicinandosi al mio viso.
Io arrossii leggermente e lui se ne accorse e sorrise.
Poi sentimmo qualcuno sulle scale. Era jasper. Ci stacchiamo subito.

"Tutto bene qui? Che succede?"
"Ma si, che cosa vuoi che stiamo facendo?"
"Lascia stare Jas tuo fratello, stiamo bene, l'unica cosa è che tuo fratello è uno scemo e vuole rompere le scatole. Non mi lascia andare a finire di prepararmi."
"Ma si lascialo stare, a volte fa lo scemo, ma gli voglio tanto bene"
"Mh sì, pure io", disse e se ne andò.
"Vabbè io entro in camera mia, ciao Jas e ciao a quello che nemmeno saluta" , dissi ma senza però una risposta da parte sua. Non si girò nemmeno Leonardo.
"Sisi va bene, ci vediamo dopo a tavola Emily, a dopo!"
"A dopo!"

Rientrai e mi vestii. Pensai a quello che stava succedendo con Leonardo. E se Jasper non fosse arrivato? Cosa sarebbe successo? Perché non sono riuscita a dire di no? Perché mi faceva tutto quell'effetto? Perché sono arrossita e lui ha sorriso? No, vabbè sicuramente, si sarà compiaciuto troppo. Avrà capito una cosa probabilmente. Che mi faceva un certo effetto. Che cazzo. "Devi essere più indifferente", continuai a ripetermi. Ci devo provare almeno.

Comunque mi misi una gonna nera con delle rose rosse stampate sopra ed un top bianco. Col fatto che avevo mangiato poco il giorno prima mi sentivo più a mio agio con quella gonna, rispetto a se avessi mangiato di più. Poi mi piaceva e così azzardai.
Subito dopo mi feci i boccoli, mi misi il mascara ed un gloss brillante tendente al rosso, e poi scesi le scale.

~ spazio per il lettore ~
Ciao a tutti!
Secondo voi chi potrebbe essere il tipo losco nella chiamata?
Cosa succederà alla famiglia ora? Pensate che il rapporto che si sta instaurando nella famiglia si possa legare di più o pensate si possa sciogliere?

E se gli altri avessero ragione? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora