Capitolo 13

71 6 2
                                    

Emily

La mattina seguente mi risvegliai sempre un po' triste, ma il pensare che Leonardo mi avesse aiutato mi fece sorridere.
Poi ricevetti un messaggio dalla mia migliore amica Elena, che diceva che mi avrebbe fatto una sorpresa e che sarebbe arrivata tra circa 30 minuti. Quindi mi alzai in fretta, mi feci una doccia, mi misi un jeans corto nero ed una maglia corta larga bianca, delle scarpe comode della Nike bianche, dei bracciali e mi feci dei boccoli. Un po' di mascara ed ero pronta.
Appena in tempo, Elena mi disse che era di fuori, quindi scesi le scale e andai ad aprirla.

"Elena! Non ci credo!! Che bello che tu sia qui!" La abbraccio forte.
"Di che tesorino! Sono contenta di vederti!" Mi stringe forte.
"Dai entra! Accomodati".
E così entró in casa.
"Vieni andiamo da mia mamma."
"Sii va bene! "
Andiamo poi in cucina, dove c'erano William e mia mamma a fare colazione.

"Ma ciao Elena! Che piacere vederti qui!"
"Salve Cassandra! Il piacere è tutto mio!"
"Ciao Elena, io sono William!"
"Salve William, piacere!"
Cassandra e William si guardarono un attimo e si sorrisero.
"Elena sei qui da sola?" Chiese mia madre.
"Sisi, sono qua da sola."
"Ah allora i tuoi non riusciamo a salutarli! Ci puoi pensare tu da parte nostra?"
"Ma certo, non si preoccupi!"
"Comunque se vuoi rimanere a dormire sei e sarai sempre la benvenuta!" Disse William.
"Dai Elena!! Sarebbe così bello se rimanessi a dormire! Facciamo un pigiama party!"
"Sicuri che non disturbo?"
"Ma certo tesoro! Ci mancherebbe!" Dissero all'unisono mia mamma e William.
Così io saltai dalla gioia insieme ad Elena.
"Vieni! Ti faccio vedere la casa! È tanto grande, ma ci divertiremo!"
"Sii ne sono certa!"
Così le mostrai tutta la casa e anche camera mia. Lei rimase scioccata, per tutto il tempo, dalla grandezza e la maestosità della villa.
"Devo darti del voi? Sappi che comunque non lo farò mai."
Io sorrisi.
"Sisi mi dovete dare del voi assolutamente! Ma non perché abito qua. Perché io sono una principessa!" E così che vidi passare Leonardo dietro di me.
"Ah lo ammetti pure tu quindi principessa eh?"

"Elena ti presento lo scemo migliore di tutto il mondo. Lui si chiama principe sul pisello."
"Che simpatica, sono Leonardo piacere."
"Sisi piacere principe sul pisello."
"No solo io posso chiamarlo così." Dissi.
"Ah ma è gelosa qui, vero principessa?"
"Al massimo sarò impegnata principe sul pisello. Comunque grazie ancora per ieri. Noi usciamo, ciao Leonardo."
E così usciamo e andiamo in un bar vicino casa.
Ci sedemmo.

"Tu cosa prendi?" Mi chiese.
"Penso che prenderò una piadina con lo stracchino ed il crudo visto che sono le 12. E tu?"
"Io penso che prenderò invece un piatto di pasta al pesto dai."
Poi arrivó un cameriere.
"Salve, e le belle ragazze qui hanno deciso?"
"La ringrazio per le "belle ragazze", comunque si hanno deciso." Dissi sorridendo e guardandolo.
"E cos'hanno deciso? Vi porteremo tutto ciò che desiderate. Siamo al vostro servizio."
"Ah grazie principe davvero, siamo onorate!" Dissi scherzando.
"Comunque per lei un piatto di pasta col pesto."
"E per lei, bella fanciulla?"
"E per la bella fanciulla una piadina col crudo e con lo stracchino. Ed infine dell'acqua naturale per favore"
"Sarà fatto my lady." E poi ci prese il menù dalle mani con delicatezza e se ne andò.
"Ma tu Emily che fai già colpo?"
"Ma che dici, stavamo solo conversando. Non hai visto quanto era divertente poi?" Mi ritrovai a sorridere.
"E ho visto. E quel sorriso dice tutto"
"Ma dai! Elena, non corriamo troppo. È un bel ragazzo, ma forse stava solo facendo bene il suo lavoro."
"Vabbè io non le guardo in quel modo le clienti."
"Ma in che modo dai." Sorrisi imbarazzata.
E poi lo vidi tornare.
"Ed ecco qui l'acqua."
"La ringrazio principe!"
"A lei, my lady!" E sorridemmo entrambi.
Ed il cameriere poi tornò a servire altri tavoli.

"Sisi quindi my lady e principe...tutto normale sisi.
E poi se non vuoi parlare del cameriere parliamo di Leonardo."
"Ma che bisogna dire di lui?"
"Magari della connessione che c'è tra di voi."
"Elena ma dove la vedi la connessione?"
"Dallo sguardo, da come vi parlate, da tantissime cose."
"Ah certo, e come ci guardiamo? Come ci parliamo?"
"Vi guardate come se...volete scopare subito. E parlate solo per allungare i tempi e far accrescere di più l'ansia."
"Ma che dici! Elena da te non me lo aspettavo!" Ridiamo insieme.
"Tu parli tanto, ma in fondo sai che ho ragione."
"Dai Elena!"
"Beh intanto non hai negato."
"Ah mamma mia. Come devo fare con te."
Poi arrivarono i patti e iniziamo a mangiare.
"Ah! Buona! Vuoi assaggiare? "Mi chiese.
"Nono grazie, mangio la mia piadina che è deliziosa poi."
"Va bene okey!"
"Comunque Elena che mi racconti??"

"Ti racconto che ho iniziato ad andare a scuola guida, sono emozionata poi per l'università, e ho il ragazzo!!"
"Me lo dici così?? No vabbè! Chi è? Come si chiama? Quanti anni ha? Ti tratta bene? Sei innamorata?"
"Vuoi sapere anche il gruppo sanguigno o il segno zodiacale?"
"Scusami, ti ascolto! È che sono curiosa!"
"Si va bene hai ragione! Si chiama Lionel. E fa il primo anno di università. Quindi ha un anno in più. L'ho incontrato ad una festa. Ed ora sono follemente innamorata."
"Ma che bello! Sono felice per te!"
"Sii grazie Emily! Ma ora dobbiamo pensare a te. Chi vincerà tra Leonardo o il cameriere? Rullo di tamburi..."

"Nessuno! Eeee" dissi prendendola in giro.
"Stronza eh. Alla fine tu volevi dare il premio da miglior cretino a Leonardo ma anche tu non sei niente male sai?"
"Sisi infatti, ovvio!"
Poi ritornó il cameriere.
"Qui tutto apposto? Posso portare via? Gradite dell'altro?"
"In realtà io vorrei un caffè se possibile." Dissi io.
"My lady, sarà fatto. Arriverà subito! E per lei invece?" Chiede ad Elena.
"Io nulla grazie mille!"
"Di niente!" E andò a dire l'ordine in cucina.
"Io direi che lui è cotto, Emily."
"Ma che! Stavamo solo parlando del caffè, che vai a pensare."
"Sisi solo del caffè"
"Ma si...su cos'altro puó essere."
Poi ritorna con il caffè e con un biglietto che mi dà veloce per poi correre via.
Lo aprissi e c'era scritto:

"Ciao. Io mi chiamo Jeremiah. Lavoro qui come sai...io già ti conosco...perché ti vedo spesso la mattina andare a correre. Senti facciamo così. Io ti offro ogni volta qualcosa quando vieni qua per ben una settimana, e tu in cambio mi concedi di portare my lady ogni giorno da qualche parte o di passare il tempo assieme.
Ti lascio il mio numero. Sentiamoci magari. Così mi fai sapere se accetti la proposta del principe.
A presto!
Jeremiah"
"No vabbè..." sorrisi.
"Non ci posso credere! Hai un ammiratore! Hai visto! Io lo dicevo eh. E ora ovviamente gli scrivi."
Io non seppi che rispondere. La cosa mi faceva piacere e tanto. È che avevo ancora paura delle relazioni. E se poi alla fine ti affezioni, e se se ne vanno via? Che si fa?
Vabbè vaffanculo proviamo.

"Ma sai che ti dico? Ci sto."
Sorrisi.
"Vaiii grande! Andata!"
E così nell' andare a pagare gli sorrisi ed uscii. Poi gli scrissi un messaggio.
"Heyyy principe, salve."
Lui vede subito e mi risponde.
"Heyyy my lady."
Sorrisi come una scema.

E se gli altri avessero ragione? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora