Capitolo 2

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2 Capitolo
Leonardo

Ero ancora in bagno a prepararmi. Stavo decidendo il profumo da mettermi.
Sinceramente? Non ho voglia di andare di sotto e far finta di essere una famiglia felice. Tanto non lo siamo. E l'arrivo di quella ragazza e di sua mamma non migliora di certo la mia opinione sulla famiglia. Anzi mi sembrano solo viziate. Tutto è finto in questa casa, come i modi e gli atteggiamenti.

Comunque mi misi il profumo, un pantalone nero lungo e una camicia sopra nera sbottonata. I capelli neri, ancora umidi dalla doccia, mi sgocciolavano ancora un po'.
Ma con questo caldo si asciugheranno sicuro, pensai.
Arrivo per ultimo ovviamente. Scesi le scale, visto che le camere del mio fratello, di mia sorella e di quella ragazza sono al secondo piano. Tutti erano lì.

Ma i miei occhi non vollero sapere di allontanarsi dal look e dalla bellezza di quella ragazza. Cercai di non notarla, anche se difficile, proseguì le scale e mi avviai verso la mia macchina. Ma dovetti portare i miei fratelli ed Emily. Invece, l'altra macchina, la lasciammo a William e Cassandra.
Così salimmo tutti in macchina, la accesi e ci avviammo. Non so il motivo, ma il mio sguardo andava spesso nello specchietto per guardarla. Ma cercai di non farlo e di continuare a guidare.
Arrivammo poi al parcheggio, ed entrammo subito nel ristorante. Subito dopo aver preso posto, Cassandra e William mi misero vicino a quella ragazza. Quindi fui costretto a seguire quello che mi era stato appena chiesto. Quella sera abbiamo un po' parlato della vita di quella ragazza e di Cassandra che conducevano prima.
Della carriera di Cassandra, del fatto che quindi adorasse fare l'arredatrice di interni, e del suo salotto letterario, della vecchia scuola di Emily, delle sue amiche e cose così.
Io la guardai tutto il tempo, ma non fiatai.
Arrivammo a casa e tutti andarono nelle proprie camere per addormentarsi. Andai anche io in camera mia , mi cambiai e nel giro di pochi minuti mi addormentai, ma mi risvegliai alle 4 di mattina e, visto che non riuscivo a riprendere sonno, mi alzai e andai in cucina a prendere qualcosa da bere. Presi del succo alla pesca e andai verso il salotto, ma mi fermai appena la vidi distesa sul divano addormentata con il bicchiere ancora in mano. Le presi il bicchiere e lo rimisi in cucina. Volevo prenderla e fotterla sul momento. Ma qualcosa mi fermó. Mi accovacciai e le accarezzai la guancia. Poi lei piano piano aprì gli occhi.

"Che cazzo fai?"
"Cosa sembrava che stessi facendo principessa?" Dissi malizioso.
"Ma vaffanculo. Anzi dimmi dov'è il bicchiere?"disse mettendosi seduta.
"Secondo te?" Indicai con lo sguardo la cucina.
Lei non disse nulla in risposta.
"Vabbè io vado, buonanotte principessa"
"Perché mi chiami così?"
"Ti si addice"
"Da cosa scusami?" Disse seccamente.
"Dal tuo faccino. Da tutto quello che porta il tuo nome." Dissi provocandola.

"Ma che cazzo ne sai tu? E poi se pensi di essere simpatico , beh non lo sei."
"Non ti rivolgere a me così principessa" dissi avvicinandomi a lei che era ancora seduta.
"Certo, altro che buffone!. Te sei lo stronzo migliore di tutt'Italia, sai?"
"Si lo so....", risi avvicinandomi alle sue labbra.
Quando le stavo vicino lei iniziava a tremare e li capii che c'era una certa connessione tra di noi.
Ma mi allontani subito sorridendo e me ne andai in camera mia lasciandola un po' perplessa.

~ spazio per il lettore ~
Ed ecco il secondo capitolo!
Cosa ne pensate di Leonardo? Secondo voi è solo lo stronzo che da a vedere?
Secondo voi Emily inizierà a fidarsi di lui?

E se gli altri avessero ragione? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora