12 Roxenne

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"Merda!" suo fratello, l'uomo nudo e fantastico di fianco a me recupera i sui boxer e mi lancia la sua camicia e un asciugamano mentre corre dalla giovane danna distrutta davanti a noi.

Lei non risponde subito, si limita a stringere le braccia intorno a se stessa, come se stesse cercando di tenere insieme i pezzi di sé che si stanno sgretolando. Il suo respiro è irregolare, e quando finalmente parla, la sua voce è spezzata, piena di angoscia. "Non... non so cosa fare," singhiozza, il suo sguardo vacilla tra me e Jhon.

John fa un passo avanti, ma non troppo. "Grace, cosa è successo?" chiede con una calma che però non riesce a nascondere la preoccupazione.

Grace scoppia in lacrime, appoggiandosi al muro dell'atrio, e io mi avvicino rapidamente, preoccupata. "Grace, cosa c'è che non va?" le chiedo con dolcezza, posando una mano sulla sua spalla.

Lei scuote la testa, come se fosse incapace di parlare per la frustrazione e il dolore. "Mi sento così stupida," sussurra, la voce tremante. "Come ho potuto essere così ingenua? Gli ho dato il mio cuore... mi sono fidata di lui e ora mi sento una sciocca."

Le sue parole mi colpiscono, facendomi capire che il problema non è qualcosa di grave o irreparabile, ma il suo cuore è spezzato, e non c'è nulla di più doloroso. La tiro dolcemente verso il divano e la faccio sedere accanto a me. "Grace, raccontami cosa è successo," le dico con calma. "Non sei stupida. Parla con me."

Grace inspira profondamente, cercando di calmarsi, ma le lacrime continuano a scendere. "È Edward," confessa, la sua voce è piena di amarezza. "Abbiamo litigato... e io non so nemmeno se sono arrabbiata con lui o se sono arrabbiata con me stessa per essermi fidata così tanto."

Resto in silenzio per un attimo, cercando di capire. "Cosa ha fatto Edward? Cosa ti ha fatto sentire così?" chiedo, cercando di dare spazio alle sue emozioni.

Grace si asciuga le lacrime con il dorso della mano, ma non riesce a fermarle completamente. "Non mi ha detto che era con suo figlio," ammette, la voce incrinata. "Sai quanto sia raro che passi del tempo con lui. È successo ieri, e me l'ha nascosto. Non me l'ha detto, Roxenne. Mi sono sentita tradita, come se non contassi abbastanza per lui, come se non fossi parte della sua vita in quei momenti importanti."

La sua frustrazione è palpabile, e il mio cuore si stringe per lei. So quanto sia difficile per Grace aprirsi e fidarsi, e questo episodio l'ha colpita profondamente. "Capisco perché ti senti così," le dico piano, prendendole la mano. "Deve essere stato un duro colpo. Ma forse c'è una spiegazione... perché non te ne ha parlato?"

Grace scuote la testa, il volto pieno di dolore. "Non lo so. Ho cercato di chiederglielo, ma è come se ogni volta evitasse la questione, come se non volesse darmi una risposta. E questo mi fa ancora più male. Non so cosa pensare, non so cosa fare."

La sua voce si spezza di nuovo, e non posso fare altro che abbracciarla, cercando di trasmetterle un po' della mia forza. "Grace, non sei inutile. Hai ogni diritto di sentirti ferita, ma non lasciare che questo ti faccia dubitare di te stessa. Forse è solo una questione di comunicazione, di paure non dette. Parla con lui, cerca di capire cosa lo ha spinto a fare così. Non buttare via tutto per un errore."

"Grazie," dice con un debole sorriso. "Non so cosa farei senza di te."

"Siamo qui per questo," le rispondo, sorridendo di rimando. "E ricorda, Grace, sei più forte di quanto pensi. Qualunque cosa accada, supererai anche questa."

sento Jhon alle nostre spalle. Ha le braccia incrociate e la mascella serrata, i suoi occhi scuri pieni di una rabbia che cerca a fatica di trattenere. È sempre stato protettivo con sua sorella, ma adesso sembra al limite.

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