Buon compleanno Fatì

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"TANTI AUGURI" mi sveglio con le urla di Sofi e Mari sommersa dai loro abbracci e dalle coperte che non ho nemmeno fatto in tempo a togliere.
"Finalmente mi hai raggiunta!" scherza Sofia che è maggiorenne da ben ventiquattr'ore e ormai per censire la fine delle "minorenni" manca solo attendere qualche altro giorno per Marisol, poi saremo tutte ufficialmente cresciute.
"Primo pensiero da maggiorenne?" chiede proprio quest'ultima su di giri, come nessuno dovrebbe essere alle sei e mezza di mattina.
"Boh! Ho fame?" rispondo sbadigliando e sentendo effettivamente lo stomaco brontolare, ieri sera ho spizzicato troppo poco, ma tu eri in cucina e io non avevo voglia di farmi vedere. Mi si stringe un po' il cuore, negli ultimi tempi eri diventato il motivo più importante per cui compiere questi benedetti diciotto e adesso non credo nemmeno che mi farai gli auguri.
"Questo è fantastico perché abbiamo un bel po' di biscotti a disposizione" esclama la cubana "colazione a letto o ti fai salutare da tutti, little princess?"
Mi stiracchio stropicciandomi gli occhi: "Sono pronta a saltare giù dal letto"
Le mie amiche mi riservano un nuovo abbraccio prima di precedermi in cucina e lasciarmi realizzare che da oggi, anche per il mondo, sono in grado di badare a me stessa. Chissà se per te sarò sempre piccola, inadatta e troppo immatura per poterti stare accanto. Sarò cambiata tanto da ieri a oggi? Mi guardo allo specchio cercando i primi segni di questa maturità ma sfortunatamente il riflesso mi rivela solo che se continuo a non legarmi i capelli per dormire non devo stupirmi della criniera che mi ritrovo la mattina.

Un lieve bussare e subito dopo un gigantesco sorriso appare dalla porta: "Buon compleanno piccolina!" sorrido abbracciandola "Grazie Gaietta! Sono cresciuta anche io". Mi sorride lasciandomi una carezza sul volto e noto che ha tra le mani una busta: "Questa è per te, sia chiaro ambasciator non porta pena! Scappo a lezione ci vediamo stasera per festeggiare". Fulminea come era entrata sparisce di nuovo lasciandomi tutto intorno profumo di caramella e una busta con una calligrafia discutibile che riporta "Buon compleanno Fatì".

Mi siedo allontanando la busta come se scottasse, te ne sei ricordato. La guardo candida adagiata sopra le lenzuola, trepidante di attesa come tutte le buste chiuse eppure contornata da un'aura di terrore. Dovrei aprirla? No, non c'è nessun motivo per cui dovrei darti la possibilità di godere della mia felicità. Hai già ampiamente dimostrato che non sei in grado di prendertene cura. Nervosa la abbandono lì, dove per notti intere sei stato protagonista dei miei sogni iniziando a spazzolarmi i capelli e preparami per la giornata.

Buon compleanno un corno! La spazzola incappa in un nodo che mi fa stringere un po' i denti per il dolore, mai quanto me ne hai fatto tu comunque. Ma perché mandarmi una lettera? Sei talmente egocentrico da non poter farmi passare un compleanno sereno? Devi avere i riflettori puntati su di te anche oggi che è il mio giorno? Cosa mi dovrai mai dire poi da dovermi addirittura scrivere una lettera. Ti sei impegnato però, la busta è davvero bella, sembra satinata e ha come un piccolissimo disegno in serigrafia ... una stella! Quella di Peter Pan!

La curiosità mi divora, se hai addirittura trovato una busta del genere deve essere per un messaggio importante. Sfioro l'attaccatura, sigillata con la colla, ovviamente. La porto vicino alla finestra inclinandola, magari posso riuscire a leggere qualche parola senza darti la soddisfazione di aprirla e farti capire che ti aspettavo, anche senza volerlo. Niente! Foglio piegato doppio!

Sbuffo infastidita e noto che stamattina l'uscio è piuttosto frequentato, Mida ride e alza le spalle: "Ero venuto a farti gli auguri, ma questa scena era molto più divertente". Il porpora colora le gote: "Da quanto sei lì?"

"Da abbastanza da aver visto le tue acrobazie, aprila e lo scopri cosa ti ha scritto" mi schiocca un bacio sulla fronte "e comunque auguri Saretta, scappo anche io, tanto ci vediamo stasera". Sorrido davanti a tutto questo affetto, pensavo che sarebbe stato duro festeggiare un traguardo del genere lontano dalla mia famiglia e dai miei amici, soprattutto per Lorenzo, devo dire però che Christian ci si impegna molto a ricalcare la figura da fratello maggiore e comunque un diciottesimo così quando te lo dimentichi?

Randagi e AvvelenatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora