Lupus

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10080 minuti di silenzio.
Una settimana senza la tua voce. Senza un perché, o meglio, senza il coraggio di accettarlo.
Perché non sei sparita per caso, lo so, lo sai anche tu, ma io non riesco proprio ad avere il coraggio di vederla questa realtà. Bella ma quanto fa paura? Ecco che intendeva la mia prof di inglese con il sublime, stupendo ma spaventoso.

"Jos? Hai visto le mie sigarette?" questa di voce ho imparato a conoscerla, musicale e allegra, un po' come chi la porta. "Eccole!" gliele tiro al volo vedendo nascere un sorriso grato, sintesi perfetta di Martina: una mano amica. Marti è entrata così in un pomeriggio di Novembre e improvvisamente era fine Giugno sul litorale di Ostia, con una birra in mano e una chitarra in sottofondo che suona quella canzone troppo vecchia ma che alla fine cantano tutti. Aria nuova e divertente, spensierata come l'estate quando hai finito scuola e quel litorale ti richiama a sé come le più pericolose sirene. Una settimana fa o poco più è entrata nelle nostre vite eppure già è ammessa nella tana, fuma le mie sigarette perché tanto poi ci sono le sue quando finiscono, mi cerca per suonare o solo per fare due chiacchiere, sa che mangio la carbonara ma non la gricia perché il pepe mi stomaca e che rido come un matto quando Nick imita Dustin che parla italiano. Un'amica, chi l'avrebbe mai detto.

"Aho ma sei incredibile, mo te le nascondo" ride canzonandomi e facendo sogghignare anche me, è troppo buffa. Questa giunonica bellezza dal sapore etnico che parla come la peggior trasteverina, sorriso bianco e ironia nera, proprio uno spettacolo. "Che voi, falla finita de fumatte le mia e vedi che le tue non le tocco" nemmeno ci provo a rimanere serio, è davvero la più divertente della casa e me lo conferma spintonandomi con un borbottante "vaffa" mentre pesca finalmente l'agognata sigaretta dal pacchetto.

"Ho lezione tra venti minuti, giusto il tempo di questa" gesticola tenendola tra le mani "te la fai con me?". Annuisco in risposta mentre ci avviamo verso l'esterno, mi porge il braccio scherzosa e finiamo per raggiungere il giardino a braccetto prendendoci bonariamente in giro. Va tutto bene, ma poi ti vedo e tutto questo teatro chiude i battenti davanti ai tuoi occhi. Mica si può fingere di essere felici.

"Ma ti posso insegnare a essere felice?" mi avevi chiesto vorticando su uno sgabello troppo basso per permetterti di non toccare per terra ma abbastanza alto da lasciarti le punte a sfiorarla, sospesa tra sogno e realtà. "Certo Fatì, sei un ottimo esempio" ti avevo fatto girare più veloce per far comparire di nuovo quell'angolo di paradiso sul tuo volto.

Sei qui e mi guardi appena, ti vedo scambiare un'occhiata con Mari che ti siede davanti e evita proprio di girarsi verso di noi. Martina certi problemi non se li fa, forse perché non sa e quindi si accomoda proprio vicino a te forzandomi a sederti davanti dopo giorni di acuto silenzio, che anche ora urla la tua mancanza. "Che dite bellissime?" Marti è gioiosa e ti guarda con sincero affetto che però, lo vedo, non riesci a ricambiare.

"Tutto bene dai" risponde la cubana salvandoti in corner "stavamo pensando di chiedere un gioco di società per stasera, così per fare qualcosa di diverso"

"Bella idea! Contatemi sicuramente, tu Jos ti unisci?" gli occhi di tutte e tre ora puntano verso di me, conosco condannati che hanno vissuto situazioni più serene

"Dipende" prendo tempo "che gioco volevate fare?"

Marisol si accende di entusiasmo: "Facciamo Lupus in Tabula". La proposta viene accolta con grande entusiasmo da tutti meno che da me: "Non sono un granché con ste cose"

Ridi sarcastica: "Ma va? A me è sempre sembrato che tu sia un grande stratega invece, un buon calcolatore"

Inclino la testa confuso, non sei solita lanciare frecciatine al vetriolo e soprattutto mi sfugge la ragione per cui dovresti farlo contro di me. Hai uno sguardo incendiario che mi attrae quanto mi spaventa, quali sono i capi di accusa di questa causa senza appello?

"Io Fatì? Te stai a confonde me sa" due pistoleri ai lati di un'arena in attesa di sparare il primo proiettile che potrebbe, ambo lato, rivelarsi mortale. Ti provoco solo per vedere un altro lato di te, per ricordarmi che sei umana e piena di difetti. Devo solo trovare il modo di non farmeli piacere.

"Dici? Secondo me invece ti sottovaluti, alla fine devi solo guadagnare la fiducia degli altri giocatori e tradirla all'ultimo. Semplicemente un bravo attore" stringi le labbra fino a farle diventare bianche confermandomi che in tutto questo il gioco non centri proprio nulla.

"E perché pensi che me sia congeniale sta cosa? Me stai a da dell'infame in sostanza" le teste di Marisol e Martina si muovono a tempo di botta e risposta, spettatrici di un tennis di autore senza pallina ma con moltissimo ritmo.

Ti stringi nelle spalle con espressione truce: "Stai facendo tutto tu, se ti senti toccato il problema non è un giochino mi sa"

"Senti" mi alzo di botto intento ad andarmene "quando hai finito de fa la prima donna e me vuoi di che c'hai sai dove trovarmi, sempre che te vada ancora"

"Non sono io ad essermi scordata degli amici" rispondi a tono alzandoti a fronteggiarmi

"Non ti è mai servito un invito scritto pe sta co me, se mo te serve forse le domande non me le devo fa io"

"Magari pensavo te ne fregasse qualcosa se ci fossi o meno"

Fissi a guardarci in cagnesco a mezzo metro l'uno dall'altro con due spettatrici attonite dinanzi al nostro show. Supponente e dall'alto in basso, sei proprio milanese, io quella smorfia te la cancellerei baciandoti fino a toglierci il fiato, fino a respirare solo per ricominciare. Anche adesso che mi fai incazzare, anche adesso che mi odi senza un perché. Ti scelgo sempre anche quando sei la parte peggiore di te.

"Ma vaffanculo regazzi" concludo dandoti le spalle, perché se il cuore è sempre e solo tuo l'orgoglio parla tutta un'altra lingua.

"Vacce te, stronzo" ti sento gridare.

Brava Fatì, mo si che te serve una magia.

Note d'autrice:

NON MI UCCIDETE!

Giuro che tornerà anche il sereno, ma serve far vedere che sono esseri umani e non macchiette.
Che ne pensate?

Io vi aspetto come sempre nei commenti per sapere la vostra

Grazie mille ❤️

Randagi e AvvelenatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora