Capitolo 13

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Mi svegliai circondata da un invitante profumino di pancakes. Andai in camera mia e mi vestii infilando una tuta larga.

"Buongiorno" dissi stropicciandomi gli occhi.

"Ehi dormito bene?"

"Sì, Harry scusa per ieri, non volevo rovinarti la serata, è solo che Dana ha insultato Emma e io-"

"Meg tranquilla, è stata lei a esagerare"

Sorrisi e mi sedetti a tavola, Harry finì di cucinare e poi si sedette anche lui.

Presi un pancake e lo misi nel piatto, come me lo ritrovai davanti peró venni assalita da una forte sensazione di nausea.

"Meg tutto bene? Sei pallida"

"Io...Io-" mi alzai velocemente "credo di stare per... per vomitare"

Corsi in bagno e in meno di due secondi ero piegata in due sulla tavoletta del water.

"Meg!"

Harry mi tiró indietro i capelli.

"Passa?"

"No ho ancora la nausea"

"Vieni"

Mi prese in braccio e mi portò sul divano.

"Harry ti spiace aprire un po' la finestra? Questo odore di pancakes ugh mi fa girare la testa" feci una smorfia disgustata.

"E pensare che li hai sempre amati" ridacchiai con lui.

"Mi fa male lo stomaco"

"Ehm posso?"

Annuii e Harry iniziò a massaggiarmi il ventre.

"Va meglio?"

"Stranamente sì"

"Ma voglio dire è normale no? Cioè sei al quarto mese, un po' di nausea ci sta"

"Sì ma cazzo non per i pancakes!" urlai disperata causando le risate di Harry.

Harry stava ancora facendo movimento circolari sulla mia pancia quando ad un tratto fermò la mano e mi guardò a occhi spalancati.

"Ha-Hai sentito?"

"No cosa c'è?"

Mi prese la mano e la mise sotto alla sua, appoggiata sulla mia pancia e soltanto allora sentii una piccolo calcetto.

"Oddio Harry" avevo le lacrime agli occhi.

Mi accarezzai la pancia e dissi:

"Ciao Emma, sono la mamma"

Harry mi sorrise.

"Torno subito"

Iniziai a riaccarezzare la pancia e a sorridere mordendomi il labbro inferiore. Tra pochi mesi avrei avuto mia figlia tra le braccia e ancora non riuscivo a realizzare che fosse vero.

Improvvisamente sentii un flash, alzai lo sguardo e capii che Harry aveva fatto una nuova foto.

"Ma la vuoi smettere?"

"Mi ringrazierai un giorno"

"Non penso proprio"

"Vedrai. Bhe ora devo andare al lavoro, torno a casa verso le due quindi tu pranza pure"

Lo salutai e iniziai a far scaldare l'acqua della pasta. Mangiai e poi pulii un po' casa. Stavo finendo di spolverare la sala quando sentii suonare il campanello. Strano, era troppo presto, non poteva essere Harry.
Aprii la porta e mi ritrovai davanti Dana.

"Stammi bene a sentire stronzetta, pensi che non abbia capito il tuo gioco? Ti sei fatta mettere incinta solo per suscitare la pietà di Harry e rubarmelo"

"Di cosa stai parlando?"

"Oh povera piccola innocente Megan, non fare la finta tonta con me, come se non lo sapessi"

"Dana che cazzo stai blaterando?"

"Harry mi ha detto di non farmi vedere per un po' e che gli serve una pausa per riflettere"

"Cosa c'entro io con le scelte di Harry?"

"Non l'hai capito che è ancora innamorato di te brutta puttana?"

"Vattene Dana. Ora"

"Sai che sti dico? Rubami pure Harry ma tu resterai comunque una pessima madre"

Sapeva quale era il mio punto debole e mi aveva colpita.

Uscì sbattendo la porta mentre io corsi in camera a piangere. Mi guardai allo specchio, chi volevo prendere in giro? Non ce l'avrei mai fatta. Mi rannicchiai in un angolino della camera e iniziai a piangere e singhiozzare.

"Megan?"

Cazzo, Harry era arrivato.

"Megan sono tornato, dove sei?"

Mi scappò un singhiozzo.

"Meg!" esclamò Harry entrando in camera.

"Cos'è successo?"

"È....venuta....Dana" riuscii a dire tra un singhiozzo e l'altro.

"Che cazzo ti ha detto?" disse furioso.

"Mi ha detto...che vuoi una pausa....e la colpa è mia"

"Dio la ammazzo, come si è permessa. Meg tranquilla non è colpa tua, non ascoltarla"

Piansi ancora più forte.

"Ehi Meg, hai sentito quello che ti ho detto?"

"Harry sono un disastro. So solo rovinare le persone"

Mi abbracciò: "Cosa ti salta in mente Meg, non è assolutamente vero"

"Sì invece, ho rovinato la mia vita, quella di Emma, la tua, quella di Dana, quella dei miei genitori. Non ce la posso fare, come posso andare avanti eh?"

"Non mi hai rovinato la vita, a nessuno l'hai rovinata"

"Ho 19 anni cazzo, come posso essere una buona madre? Non riuscirò mai a darle un vita decente lo capisci?"

"Megan adesso basta! Tu ce la farai, ce l'hai sempre fatta e poi non sei sola, hai me, Louis, Niall e anche Zayn. Noi ci siamo Meg non ti faremo mancare niente, io non ti farò mancare niente"

"Hai ragione: non sono un disastro, sono un peso"

"Bhe in questo caso sei il peso migliore che mi sia mai capitato"

Mi sollevò prendendomi in braccio per poi portarmi sul divano.

"Uh sí sei senz'altro un peso" disse facendo finta di avere faticato.

Gli tirai un pugno sulla spalla: "Dai stronzo"

Mi asciugó le lacrime con la mano e iniziò ad accarezzarmi i capelli finché mi addormentai.

Over Again [h.s] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora