Capitolo 4

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La mattina seguente mi svegliai con la testa appoggiata al petto di Harry.

"Buongiorno" mi salutò.

"Scusa non volevo...cioè...insomma non volevo starti attaccata"

"Nessun problema. Andiamo a far colazione?"

Mi alzai e infilai i pantaloni del pigiama che molto probabilmente avevo tolto durante la notte per il troppo caldo.

"Come sarebbe a dire nessun problema? Tu sei fidanzato" gli feci notare.

"Mh e quindi? Abbiamo solo dormito insieme, nient'altro. Davvero non vedo il problema"

"Aspetta, Dana lo sa? Che sono qua intendo"

"Uh diciamo che non ho ancora avuto occasione per parlargliene"

Lo guardai accigliata.

"Non è facile avere una conversazione con lei, darebbe fuori di matto" si giustificò.

"Quindi state insieme per il sesso" sputai fuori quelle parole con disgusto.

"No, cioè sì, no! Ma cosa dici?" si mise una mano tra i capelli, segno che lo avevo messo in imbarazzo.

"Da come la descrivi sembra che tra voi non ci sia dialogo"

"Non ho detto questo" disse scettico.

"Harry ti conosco"

"O forse no" mi stuzzicó.

"Mettimi alla prova" dissi con un sorrisetto beffardo mentre inzuppavo i biscotti nel latte.

"Il mio film preferito?"

"Questo è il meglio che sai fare? Ne hai tre: Love actually, Titanic e Le pagine della nostra vita" risi per la facilità della domanda.

"Mh astuta"

"O forse semplicemente innamorata" dissi sussurrando.

"Come?"

"Oh niente. Prossima domanda"

"Canzone preferita?"

"Free Falling di John Mayer"

"Uh questa è difficile: il nome del mio criceto di quando avevo cinque anni" sorrise beffardo.

"Semplice: Criceto"

"Ma...ma...ma...C'è qualcosa che non sai?"

"No, mio caro Harry. Ti conosco meglio delle mie tasche"

Mi alzai per portare la scodella nel lavandino e mi diressi in camera per vestirmi. Dopo la conversazione appena avuta con Harry mi illusi per un secondo che le cose tra noi fossero tornate come una volta ma evidentemente mi sbagliavo.
Lui amava Dana, non me. Avrei dovuto accettarlo senza fare la bambina viziata. Iniziai a vestirmi e sentii il cellulare di Harry suonare nella stanza affianco.

Mi stavo infilando i jeans quando sentii bussare.

"Meg dobbiamo parlare, posso entrare?"

"Sí certo vieni pure"

Entrò e venne a sedersi sul mio letto mentre io cercavo le scarpe sotto alla scrivania.

"Megan per favore puoi stare ferma un attimo e venire qua?"

Sbuffai e mi sedetti di fianco a lui.

"Senti Meg, Dana verrà stasera a cena, possiamo evitare di parlare di stanotte?"

"Oh bhe certo! Come no...prima mi chiedi di dormire con te e poi fai di tutto per nasconderlo alla tua fidanzata puttana?"

Mi tappai la bocca con una mano non appena mi accorsi di ciò che avevo detto.

"C-Cos'hai detto?"

"Niente lascia perdere" presi le chiavi sul comodino e uscii dalla camera con Harry al mio seguito.

"Megan, sei per caso...gelosa?"

Feci una faccia incredula: "Per l'amor del cielo Harry non dire sciocchezze, io gelosa? Ma da quando?"

"Qual è il problema allora?"

"Perché se per te tutto questo non conta niente e non ha importanza allpra non ne parli con lei? Perché non le dici che ora vivo qua? E perché prima mi chiedi di dormire con te, ridiamo e scherziamo come se questa situazione fosse normale e poi rinneghi tutto così?"

Non disse nulla. Mi avvicinai alla porta e prima di richiudermela alle spalle dissi:

"E c'è anche un'altra cosa che non capisco. Ho dato della puttana alla tua ragazza e tu non hai speso nemmeno una parola per difenderla"

Over Again [h.s] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora