Dopo aver discusso con Harry andai a fare una passeggiata al parco, e non so come ma mi ritrovai su una panchina con la testa tra le mani a piangere.
"Megan!"
Alzai la testa e: "Niall?"
Avrei riconosciuto quella testa bionda tra mille. Mi alzai e abbracciai il mio amico.
"Oddio Megan da quanto tempo? Aspetta ma stai piangendo?"
Mi asciugai le lacrime col dorso della mano e gli sorrisi: "No no Niall è tutto okay, più o meno"
"Come stai? Che ci fai da queste parti? E Louis? Si trova bene al college? Scusa forse ho esagerato un po' con le domande ma ehi! La mia MegMeg è qui davanti a me in carne e ossa!"
Avevo sempre amato l'entusiasmo dell'irlandese.
Lui, Louis e Harry erano migliori amici fin dai tempi dell'asilo, era come un fratello per me."Louis sta bene, domani dovrebbe venire a casa, ah e io vivo da Harry"
"Wow allora mi sono perso un sacco di cose in questi due mesi che sono stato in Irlanda. Siete sempre stati la mia coppia preferita e sapere che siete tornati insieme mi rallegra tantissimo"
"Io e Harry non siamo tornati insieme"
"Ah e allora perché vivi da lui?"
Abbassai lo sguardo e mi accarezzai il ventre:
"Sono incinta Niall e i miei genitori mi hanno cacciato di casa, il padre del bambino è scappato con la mia migliore amica e Harry è l'unico che avrebbe potuto aiutarmi"
Niall restò a bocca aperta.
"M-Mi dispiace Megan. Adesso ci sono anche io"Niall mi abbracciò e mi lasciai coccolare tra le sue braccia.
"Ora devo andare Niall, ci sentiamo"
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi riincamminai verso casa.
Appena entrai dalla porta, Harry mi venne incontro.
"Megan, lei è Dana"
Solo allora spostai lo sguardo sul divano dove era seduta una ragazza dai lunghi capelli scuri.
Era semplicemente bellissima, non mi stupii che fosse fidanzata con Harry. Sicuramente erano la coppia perfetta, a quanto pare più di quanto lo eravamo noi. E dopo tutto sembrava anche carina, forse avevo sbagliato a giudicarla troppo in fretta."E così lei è quella incinta?" in meno di due secondi ritirai tutto ciò che avevo appena detto.
Mi stava già sul cazzo."Quella ha un nome, ed è Megan" dissi precisando bene la prima parola.
"Oh sì scusa Morgan"
"Megan" la corressi con aria seccata.
Mi tolsi le scarpe e il giubbino e mi rivolsi a Harry il quale se ne stava ancora in disparte.
"Cosa c'è stasera per cena?" chiesi prendendo un bicchiere di acqua dal frigo.
"Scusa Haroldino ma questa sgualdrina viene in casa tua e pensa di poter comandare?" si intromise Dana.
Sorrisi sapendo che Harry odiava quel genere di soprannomi.
"Cara fino a prova contraria Harry divide la casa con me, non con te e quindi tra le due chi ha più potere sono io" la guardai con un sorrisetto stampato in faccia prima di scomparire in corridoio.
Mi cambiai i vestiti indossando una tuta comoda.
"E comunque non permetterti mai più di chiamarmi sgualdrina" dissi quando tornai in sala.
"Pff una che rimane incinta e il fidanzato scappa tu come la chiami?"
"Non ti permet-" lo dissi quasi urlando prima di essere fermata da Harry.
"Adesso basta voi due. Meg non ti fa bene agitarti delle tue condizioni"
"Come se te ne importasse qualcosa" dissi sbuffando.
"E tu Dana smettila di fare la vittima. Per cena Dana si è fermata a comprare qualcosa al ristorante cinese" disse Harry per rispondere alla mia domanda.
Sgranai gli occhi: "Harry. Io. Odio. Il. Cinese"
Presi il giubbino dall'attaccapanni mi infilai nuovamente le scarpe.
"Dopo diciannove fottuti anni che ci conosciamo te lo sei già dimenticato? Complimenti davvero, e io che so persino la marca di shampoo che usi... Sai qual è il problema Harry? Mi preoccupo troppo delle persone a cui tengo"
"Dove pensi di andare?"
"Chiamo Niall"
"Niall? È tornato?"
"Non cambiare argomento, cazzo"
Dana si intromise di nuovo: "Haroldino lasciala andare, se vuole andare da quello sfigato falla andare"
"Niall non è sfigato!" urlai a Dana.
Mi girai verso Harry e delusa aggiunsi: "Haroldino? Davvero? Come dire che io non so quanto ti danno fastidio i nomignoli. Ci si vede Harry e complimenti per non aver difeso nemmeno il tuo migliore amico"
Chiusi la porta e composi il numero di Niall.
"Megan senti già la mia mancanza?"
Cercai inutilmente di non fargli capire che stessi piangendo.
"Ehi Meg tutto bene?"
"No cazzo, come ho potuto pensare che Harry mi avrebbe aiutato?"
"Megan ferma, ti raggiungo, non fare niente di stupido e incosciente. Dimmi dove sei"
"Avenue Park"
"Arrivo"
Misi il telefono in tasca e mi lasciai cadere su una panchina. Mi presi il viso tra le mani e iniziai a piangere nuovamente. Da quando ero rimasta incinta non facevo altro che piangere, forse era colpa degli ormoni. Raccolsi la borsa e feci per alzarmi ma nello stesso istante qualcuno la afferrò dall'altro lato e iniziò a trascinarmi. Cercai inutilmente di urlare. Finché non vidi un'ombra colpire l'uomo.
"Lasciala andare bastardo!"
Riconobbi la voce roca e sussurrai: "H-Harry?"
"Shhh Meg ci sono io adesso"
Mi aggrappai a lui e iniziai a singhiozzare. Tra un singhiozzo e l'altro riuscii a chiedergli: "Che ci fai qui?"
"Scusami, scusa per tutto, per Dana, per la cena... è solo che non sono abituato dover condividere la mia vita con un'altra persona" sembrò rifletterci e poi aggiunse: "Bhe, una persona e mezza direi"
Ridacchiai e mi staccai da lui.
"Quando sei uscita sono stato assalito dai sensi di colpa e così ho mandato a casa Dana e sono venuto a cercarti"
"Grazie Haz, ma dovrebbe arrivare-"
Venni interrotta dal riccio: "Niall!"
"Harry! Da quanto tempo"
I due si abbracciarono.
"Com'è andata in Irlanda?"
"Stupendamente amico, dovresti venirci un giorno e anche tu Meg, oh ehm bhe magari tu tra qualche anno, quando il cosetto là sotto sarà più grande"
Sorrisi al biondino.
"Bhe che ne dici di venire a cena da noi?" chiese Harry.
Rimasi molto stupita dal modo in cui disse noi.
"Sai che quando si parla di cibo non mi tiro mai indietro"
E detto questo ci incamminammo tutti e tre verso casa.
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Over Again [h.s]
FanfictionMegan, incinta per sbaglio a 19 anni, è costretta a chiedere aiuto al suo ex fidanzato. "Harry io..." presi un respiro profondo e continuai: "Dovrei chiederti un favore" "Megan, non penso di essere la persona adatta" "Ti prego sono rimasta sola, sei...