<<Cosa vuoi?>> domando secca, <<Voglio sapere per quale cazzo di motivo eri nella cella di mio fratello, proprio tu che lo odi>> risponde, <<Perché ti interessa?>> domando gelida, <<Perché appunto, è mio fratello>> ribatte, <<Senti, non abbiamo messo su un sexy show da fare guardare agli altri prigionieri. Sono solo andata a parlargli>> sbuffo, <<Seraphine, puoi mandarmi a fare in culo quanto vuoi, puoi minacciarmi quanto vuoi, ma non ti puoi neanche azzardare a pensare di fare del male a Kieran>> dice serio... Molto serio.
<<Wow, adesso sì che ho davvero paura>> lo prendo in giro, <<Ti fa ridere?>> ringhia, in un gesto semplice lo spingo contro al muro e lo blocco, siamo così vicini che i nostri nasi si sfiorano.
<<Sì, perché se mi hai così vicina, trattieni il respiro>> sorrido, <<Seraphine... È ovvio che io trattenga il respiro, sei estremamente vicina>> sussurra, <<Allora se mi allontanassi un po' tu ritorneresti a respirare?>> ghigno e lui fa un cenno di assenso.
Mi provo ad allontanare un poco e come previsto... Trattiene ancora il respiro.
<<Drystan, non è che a qualunque distanza tu tratterai il respiro, perché, beh...>> ammicco e lui ne rimane stizzito.
<<Per favore Seraphine, sappiamo entrambi che non è così>> dice ed emette una risatina sommersa.
<<Allora non avresti problemi se io facessi questo>> sorrido, schiude le labbra per parlare ma io sono più veloce di lui.
Appoggio le labbra sulle sue, è un tocco leggero, che dura pochissimo ma comunque è abbastanza per destabilizzarlo.
Mi punta le iridi oro nelle mie, sono gelide ma allo stesso tempo esprimono un calore capace di riscaldarmi.
<<Non ti montare la testa, non è stato assolutamente nulla>> rido, ci giunge un fischio.
<<Perché non rientri qua dentro e lo fai anche con me?>> riattacca Kieran con la sua sfilza di battutine, lo trafiggo. <<Mi va bene anche se stai fuori, lo fai attraverso le sbarre>> propone e il mio sguardo si fa sempre più truce.
<<Okay... Per oggi non lo farai anche con me, ho capito>> dice facendosi piccolo piccolo.
<<Adesso rivolgi i tuoi saluti a Kieran e poi sparisci da qui>> ordino e mi allontano per lasciarli da soli.
Dovrei essere rinchiusa nella mia camera e torturami in preda alla preoccupazione che la famiglia dei due principi mi dichiari guerra a vita... Invece sono qua a farmi i beati cazzi miei in giro per il palazzo.
Drystan è uscito. Evviva, un'altra rottura di palle fuori dalle palle.
Che frase poetica... Pura poesia. Beh, è anche pura poesia le frasi che mi escono quando sto con Kieran. Mi diverto un sacco con lui, per quanto sia stressante e asfissiante, mi sbellico dalle risate.
<<Regina Seraphine>> mi chiama il consigliere e sbuffo subito.
<<Dimmi>> dico secca, <<Si dia il caso che la famiglia governatrice della Parte del Sud abbia mandato una lettera e sembrano furenti>> spiega. Bene, la famiglia "Figli di Papà" non ha aspettato un secondo a farsi sentire.
Stappo la lettera di mano all'uomo barboso che ho davanti.
"Gentile regina Seraphine, abbia ricevuto la tremenda notizia che il nostro amatissimo figlio è rinchiuso in una sua cella. Chiediamo spiegazioni. Inoltre avvisiamo che non abbiamo proprio voglia di scatenare inutili lotte, quindi la invitiamo a liberare il principe più velocemente dell'immediato. In caso contrario, provvederemo a portare a consiglio la scelta di farla rimanere al potere. Entro domani vogliamo nostro figlio al castello."
Estreme cazzate. Questo hanno scritto.
Mi metto a ridere pensando che davvero loro abbiamo scritto quella lettera con l'intenzione di scalfirmi o smuovermi.
Ignari che domani sarà il giorno più bello della mia vita. Sono così felice ed elettrizzata. Sarà il primo e l'ultimo consiglio a cui parteciperò.
Mi dirigo saltellante verso le celle per annunciare a tutti che da domani di me non rivedranno manco l'ombra.
<<Kieran>> lo richiamo mentre entro, <<Seraphine, non è che ti metti come prima, con le gambe sul tavolo?>> chiede e io lo trucido, <<Passi la notte quando e domani io sarò libera>> esclamo, <<Libera?>> domanda stranito, <<Mi tolgono il potere>> rispondo e la sua mascella cade a terra, <<Ma non possono farlo>> ribatte, <<Senti, tu vivrai benissimo anche senza di me. D'altronde, lo avresti fatto comunque. Solo che io sarei rimasta una regina sciagurata e adesso chissà, mi farò contadina>> sorrido.
<<No, no, no. Seraphine, ti prego. Resta al potere>> mi scongiura, <<Perché? Perché lo vuoi?>> chiedo, <<Perché non ho mai visto una regina come te, insomma, di solito sono scassa palle e perfettine. Tu sei diversa... Sei alla mano, ti fai trattare come una persona normale e non come fossi Gesù Cristo sceso in terra. E soprattutto, a modo tuo sei gentile>> mi descrive.
Non rientro perfettamente in questo quadro, ma va bene così.
<<Serve l'unanimità per decidere, tutti devono essere d'accordo>> sospiro, <<Non decido mai io>> aggiunge tralasciando il fatto che potrei benissimo liberarlo e sarebbe tutto fatto.
<<Toglimi solo un dubbio. Se io avessi avuto la tua età e forse se fossi stato un po' meno asfissiante... Tu ti saresti interessata a me?>> chiede con una fragilità che non mi aveva mai rivolto nessuno, sorrido nel pensare che l'abbia detto davvero.
<<Sai che forse sì>> rido, mi chino su di lui e gli poso un bacio sul naso all'insù.
Nel farlo noto che quando mi dà una carezza sulla spalla la camicia gli lascia un pezzetto di pelle scoperta... Peccato che sia del colore violata tendente al bordeaux.
Fisso lo sguardo nel suo. Non si è accorto che ho notato quel particolare.
<<Devo andare Kieran>> mi congedo, <<Sai che da vicino ancora più gnocca?>> dice e io ritorno con il mio sguardo truce, <<Sai che da vicino sembri ancora più un deficiente?>> ribatto.
<<Stammi bene e soprattutto vivo. Se no i tuoi genitori mi dichiareranno guerra e me lo continueranno a rinfacciare anche quando l'unico segno che sono esistita sarà la tomba>> lo avverto e lui sorride. Quando lo fa è radioso, ti invita a ricambiarlo e non ce la faccio con lui a essere fredda e gelida.
<<Non sei l'Algida Regina delle Nevi, tu hai un cuore. Con chi vuoi ce lo hai>> mi lascia con questa riflessione che però mi riempie di gioia.
'Ma guarda te se questi devono piombare nella mia vita e devono cambiare la fiaba... Hanno reso il mio cuore un po' meno ghiacciato.'