Il treno e i binari

6 3 1
                                    

Seraphine

Cammino spedita per i corridoi del palazzo reale della Terra del Sud.

Se mi vedesse un normale cittadino penserebbe che il Re stia organizzando una sfilata di moda... Anche perché già in due o tre ragazze di corte mi hanno fermata dicendo che sembro un angelo di Vittoria Secret.

Bah... Ho i miei dubbi del caso. In confronto ad Adriana Lima sono polvere, ma va bene così. Per dirla tutta, mi hanno sempre detto che sono la sosia della top modell... Però questa è l'ultima cosa che mi interessa.

Tra angeli, passerelle e modelle super... Ho uno spiacevolissimo scontro. 'La solita sfiga del cazzo.'

<<Ma che due coglioni... Ma levati>> dico sprezzante verso il malcapitato.

<<Vaffanculo, razza di stronza>> risponde astioso il ragazzo.

Il mio viso scatta all'insù. Il respiro accelerato, non tanto per l'urto particolarmente violento, o per uno spintone... Ma quel che mi sfianca è vedere quel mare puro e cristallino trafiggermi.

<<Kieran...>> sussurro. <<Già, sono io>> sentenzia duro.

Cerco di sfiorargli la guancia con un dito. Non faccio altro che infastidirlo ancora di più.

<<Non ci provare. È stato già abbastanza irritante e odioso averti dovuto toccare, perché mi sei venuta addosso>> mi ferma. Il tono di voce non è più il suo, è di un'altro ragazzo. Nessuno mai mi toglierà dalla testa che, in realtà, davanti a me non ho Kieran. O almeno... È lui, mente, corpo sono appartenenti al ragazzo che ho conosciuto. Ma parola no. No... Non può essere.

<<Seraphine... Ti aspetti che dopo avermi allontanato con l'inganno, io ti accolga a braccia aperte e sorriso sornione?>> ride, peccato che le risa sono di scherno e mi lasciano a bocca aperta.

Sento la mandibola staccarsi e cadere per terra da quanto la lascio spalancata.

<<Sono venuta qua... Sono scatta, mi sono affrettata a ritornare qua solo per te. Ho corso il rischio di essere assassinata, di essere impiccata o avvelenata, per te>> butto fuori e lui annuisce teatralmente.

<<Capisco... E dov'è mio fratello?>> chiede provocatorio. <<Drystan? Tuo... Tuo fratello?>> balbetto e l'ossigeno mi viene improvvisamente a mancare.

<<Dove minchia sta mio fratello?>> sbotta e nei suoi occhi si accende l'ira.

<<Ti posso spiegare... Ho incontrato una ragazza, che mi ha proposto di ritornare qua e ho accettato... Lasciando solo tuo fratello>> rispondo cauta e inizio a boccheggiare.

Sbatte le palpebre, dapprima confuso. Sembra che deve ancora realizzare.Chiude gli occhi, sembra una statua di pietre. Fa un sospiro profondo.

In uno scatto mi salta addosso e mi scaraventata contro la parete.

Mi mordo il labbro per non urlare dal dolore. Siamo tutti e due vittime di una rabbia che ci attacca. Lui è una sua vittima, perché è comandato dal lei. Io perché la subisco.

Mi aggrappo al muro e trattengo le lacrime, pungono gli occhi e premono per scendere.

La figura di Kieran sfila davanti a me e scompare. Veloce, invisibile e silenziosa.

Bene... Sono ridotta a uno straccio. Non ho un posto dove stare. Che idea di merda venire qua.

Mi sarei risparmiata tante bruttissime cose...

Mi sarei risparmiata la sfuriata di Kieran... E soprattutto, mi sarei risparmiata la follia che sto facendo.

Seduta sull'orlo dei binari, mentre la pioggia cade incessante sul mio viso che si mischia alle lacrime che nessuno vede.

Cosa aspetto qua? Un treno che passi, che mi travolga e mi porti via?

Non lo so. So solo che passano i minuti, so che passano le ore, ma non passa nessun treno.

Come non so come si faccia a togliere questo senso devastante di tristezza che mi si è appiccicato addosso. Mi potrei grattare fino a farmi vedere le ossa, ma sono certa che non risolverei nulla. Potrei urlare fino a rompermi le corde vocali, ma non farò altro che perdere la voce e non la tristezza. Potrei piangere fino a perdere la vista, ma non resterò cieca abbastanza da non veder più la tristezza.

<<Ma che cazzo fai là?>> mi urla una voce. È così stizzita che non riconosco neanche a chi appartenga.

La pioggia la sovrasta e probabilmente è lontana, e mi arriva solo un eco rarefatto.

Qualcuno mi afferra, mi solleva bruscamente, facendomi anche sbattere la testa sullo spigolo del pavimento sopraelevato. E infine, mi rimette in piedi.

<<Adesso mi spieghi cosa minchia speravi di fare>> ringhia la voce severa di Kieran.

Forse è ancora più arrabbiato di prima.

<<Smettila di fare l'eroe, se me ne vado faccio un favore a tutti>> rispondo piatta.

<<Sapevo che nella vita di stronzate ne spari tante, ma questa batte ogni record>> commenta lui. Riesce a farmi s... No, riesce a farmi emettere uno sbuffo annoiato e a farmi ruotare gli occhi.

<<Senti, risparmiati le moine e cazzate varie>> bofonchio. È la verità... Non ho più la voglia di stare a sentire parole mal spese. È una perdita di tempo.

<<Se restassi ancora qua a sentirti, sprecherei solo tempo prezioso di vita>> mormoro infastidita mentre lo supero con un violento spintone.

Mi artiglia il braccio e mi costringe a guardarlo.

<<Non è tempo perso stare con una persona dopo che la vita la stavi per finire>> mi ricorda.

Con questa frase un po' mi punge l'animo... 'Stavo per finire la mia vita... La stavo per terminare per l'ennesima volta.'

<<Sai Seraphine... Sono tanto incazzato con te. Non lo puoi neanche immaginare quanto. Ma io ti amo, e non ci posso fare nulla>> ammette in un sospiro quasi colpevole.

Le lacrime tornano ad appannarmi gli occhi. Stringo i denti per non scoppiare a piangere... O più che altro, per non urlare.

<<Prima mi scaraventi via, dimenticandoti completamente di cosa ho fatto io per te. Dopo sembra che tutto sia normalissimo, tu l'innamorato e io la depressa>> gli rinfaccio. Non lo so, è come se fossi implosa. Se non gli avessi detto tutto ciò, sarei probabilmente scoppiata.

Sapete... Tenersi tutto dentro, per una volta tanto, non così bello. Ci sono volte in cui devi solo riversare tutto il dolore provocato su una persona... Quella stramaledettissima persona artefice di tutta questa rabbia.

Noto solo ora che ha una spada con se...

Faccio un sospiro profondo e sul mio volto compare un sorrisetto.

Gliela sfodero e me la punto sul petto.

<<La conosci la fiaba del guerriero e la spada? La conosci, Kieran?>> rido.

Impugna l'elsa della spada preoccupato, ignaro che non può gestire la situazione.

Mentre faccio forza sulla sua mano per fare sì che la lama mi trafigga, lui scuote la testa in completa crisi.

<<No>> emette così sottile che penso me lo sia sognato.

<<C'era un guerriero, era follemente innamorato della sua spada. Non se ne privava mai. Un giorno incontrò una ragazzina, sì e no della stessa età. Gli chiesero a quali dei due ci tenesse di più. Allora rispose che preferiva la spada, per proteggere la bella. Ma così facendo, ha solo segnato la sua morte. Fu costretto a traffiggerla e...>> racconto con così tanto trasporto che non mi accorgo che tra lui che si dimena e io che faccio affondare sempre di più la lama nel ventre... Beh, ci stiamo spostando.

In un nano secondo mi sento volare via come un acquilone.

Sento l'incessante rumore delle ruote che sfregano sulle rotaie. E sento l'aria che si lacera. Perché un urlo la squarcia. Un urlo che però non è il mio... Ma sembra eguale che gli sia stata strappata la vita.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02, 2024 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Il Regno delle RoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora