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Dopo quel pranzo imbarazzante, durante il quale io e Holden ci siamo praticamente evitati, torno in camera cercando disperatamente di calmarmi

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Dopo quel pranzo imbarazzante, durante il quale io e Holden ci siamo praticamente evitati, torno in camera cercando disperatamente di calmarmi. Il mio stomaco è sottosopra. Non passa molto tempo prima che Mew irrompa nella stanza, e non riesce a smettere di parlare del "quasi bacio" che ha visto tra me e Holden.

"Ti prego, basta!" le dico, cercando di farla tacere prima che qualcuno possa sentire. Ma è troppo tardi, perché poco dopo arrivano anche Marisol e Gaia. "Mew, non dirlo a loro!" le imploro, ma la bionda non perde neanche un secondo e racconta tutto, mentre le altre ascoltano con gli occhi spalancati, sbalordite.

Ok, basta. Non ce la faccio più. Ignorerò tutte le loro domande. Mi alzo e scappo dalla stanza, evitando quella tempesta di curiosità e gossip. Mi siedo al pianoforte, cercando un po' di pace. Inizio a suonare Iris la canzone che aveva portato Joseph. È una delle mie preferite, ma oggi la suono senza cantare, lasciandomi solo trasportare dalle note.

Dopo qualche minuto, tolgo le mani dal pianoforte e alzo lo sguardo. Lo vedo lì, appoggiato al muro con una spalla, che mi guarda sorridendo. Non posso credere che abbia ascoltato tutto il tempo. Sembra che voglia avvicinarsi, ma proprio in quel momento Petit arriva e lo distrae con qualcosa. Colgo l'occasione per alzarmi e uscire, decidendo di andare a prendere un po' d'aria fresca sul portico.

Una volta fuori, trovo Kumo seduto lì. È chiaro che è arrivato il momento di un po' di "Kumo terapia". Mi siedo accanto a lui, cercando un po' di conforto, mentre accendo una sigaretta.

"Che faccia, Ginni," dice, osservandomi con il suo solito sguardo comprensivo. "Vuoi parlarne?"

Lo guardo, indecisa. Ma poi, come sempre, le parole cominciano a fluire. "Non so cosa stia succedendo, Tiz. È tutto così confuso... io e Holden, il mio inedito..."

Non appena pronuncio le parole "io e Holden," Kumo mi guarda confuso. Mi maledico mentalmente, rendendomi conto che, ovviamente, lui non sa nulla. Ora dovrò raccontargli tutto, non ho scelta.

"Che intendi con 'io e Holden'?" chiede, inclinando leggermente la testa.

Sospiro, sapendo che non posso più tirarmi indietro. "Ecco... prima, io e lui abbiamo avuto un momento. Non so cosa fare. Mi sta confondendo tutto."

Lui mi fissa per un istante, stupito. Poi, all'improvviso, scoppia a ridere, scuotendo la testa. "Sapevo che sarebbe andata a finire così," dice, tra una risata e l'altra.

"Che vuoi dire?" chiedo, un po' confusa dal suo atteggiamento.

Kumo si calma e mi guarda con un sorriso rassicurante. "Dico solo che non è una sorpresa per me. Tutti lo avevano notato. Ma senti, secondo me, dovresti aspettare. Col tempo, i vostri sentimenti diventeranno più chiari. Non c'è bisogno di affrettare le cose."

Le sue parole mi danno un po' di sollievo. "Hai ragione," mormoro. "Forse dovrei semplicemente... aspettare e vedere cosa succede."

"Esatto," risponde lui, dando un'ultima tirata alla sua sigaretta. "Lascia che le cose accadano da sole."

𝘸𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘸𝘢𝘭𝘭 ~ HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora