entrambi introversi che vogliono solo stare in disparte in una nuova vita piena di videocamere, osservati ogni giorno ad ogni ora.
ma nonostante ciò riescono comunque a trovarsi e costruire un piccolo mondo tutto loro nel quale si sentono al sicuro...
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Il mondo sembra fermarsi un attimo quando le sue parole risuonano nella mia testa. Mi ha detto che mi ama? Sul serio? È la prima volta che lo dice, e il mio cuore inizia a battere più forte, come se fosse esploso di gioia all'improvviso. Prima che possa elaborare del tutto quello che ho appena sentito, sento le sue labbra spostarsi sul mio collo, calde e delicate. Un brivido mi attraversa la schiena mentre la sua mano si stringe intorno al mio fianco, scendendo piano lungo il mio corpo.
Un leggero ansimo sfugge dalle mie labbra, quasi involontariamente, e sento che per lui è come un invito. Il telefono scivola dalle mie mani e lo lascio cadere sul letto, completamente persa in quello che mi sta facendo provare. La sua mano si fa strada tra le mie cosce con una lentezza che mi fa impazzire, fino a raggiungere la mia intimità.
Quando inizia a muovere le dita, un'ondata di piacere mi travolge, facendomi chiudere gli occhi e mordere leggermente il labbro. I suoi movimenti sono decisi, ma incredibilmente delicati allo stesso tempo, come se sapesse esattamente come farmi perdere il controllo. Il mio respiro si fa più pesante e il mondo esterno sembra svanire, lasciandoci soli.
Mi volto di scatto verso di lui, interrompendo quel momento con un bacio improvviso. Lo vedo muoversi, pronto a posizionarsi sopra di me, ma questa volta sono io a prendere il controllo. Lo fermo delicatamente con una mano sul petto, bloccando ogni sua intenzione. Lo guardo negli occhi, con un sorriso malizioso sulle labbra, mentre mi sistemo sopra di lui.
Tolgo velocemente le mutande, senza distogliere lo sguardo dal suo, e poi mi occupo delle sue, sfilandole con la stessa rapidità. Non appena lo sento entrare in me, un'ondata di piacere mi travolge. Inizio a muovermi lentamente, sentendo le sue mani che si posano sul mio sedere, accompagnando i miei movimenti con la stessa intensità.
Ogni spinta è più profonda, e le sue mani mi guidano, facendomi accelerare il ritmo. I gemiti soffocati e i respiri accelerati riempiono l'aria, rendendo l'atmosfera ancora più infuocata. Il suo sguardo, i suoi muscoli tesi sotto di me...
Joseph non si ferma, anzi, aumenta il ritmo delle spinte, sempre più forti e decise. Ogni colpo fa sbattere il letto contro il muro con un rumore sordo. Le sue mani stringono ancora di più il mio corpo, tirandomi verso di lui, e la sua voce roca e piena di desiderio, mi fa impazzire.
Il letto continua a tremare sotto di noi, i nostri corpi si muovono all'unisono, e tutto ciò che riesco a sentire sono i suoi gemiti e il suono del nostro respiro affannato.
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La sveglia suona presto quella mattina, spezzando il silenzio con un suono che ci riporta alla realtà. Ancora intorpiditi e nudi sotto le coperte, Joseph ed io ci guardiamo, entrambi consapevoli che il nostro momento di quiete è finito. Dobbiamo tornare ad "Amici", alla routine intensa, alle lezioni dei professori e alle prove con i vocal coach. Ci alziamo controvoglia, senza dire una parola, trascinandoci fino al bagno per prepararci.
