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Sto finendo la mia sigaretta, il computer appoggiato sulle gambe, ma la mia mente vaga altrove

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Sto finendo la mia sigaretta, il computer appoggiato sulle gambe, ma la mia mente vaga altrove. Mancano sei giorni alla puntata del 15 dicembre e il mio inedito non è ancora pronto. Dovrei concentrarmi, ma da qualche settimana è come se ci fosse un peso che non riesco a togliermi di dosso. Provo a ignorarlo, a non pensarci troppo, ma è difficile quando certe cose ti rimangono impresse nella testa.

Il retro è tranquillo, lo spazio perfetto per rilassarsi un attimo lontano dal caos della casetta, finché non sento dei passi. Alzo lo sguardo e vedo Holden che si avvicina. Non è un problema, ormai ci siamo abituati a condividere questi momenti senza troppa tensione. Si siede accanto a me e mi saluta, poi torna ai suoi pensieri. Faccio lo stesso, come se fossimo due sconosciuti.

Ma mentre prendo un altro tiro dalla sigaretta, quelle parole di fine novembre mi tornano in mente.

"Ho già vissuto situazioni di merda in passato."

Non ho mai capito cosa intendesse davvero, e ogni volta che ci penso vorrei chiederglielo. C'è qualcosa che non mi ha mai detto, qualcosa che continua a tenermi sospesa, come se ci fosse ancora una parte di lui che non conosco.

Chiudo il computer di scatto. Non ce la faccio più.

"Jo..." dico, con la voce più ferma di quanto mi aspettassi.

Lui solleva lo sguardo, sorpreso forse dalla mia decisione di rompere quel silenzio. Mi guarda, ma non dice nulla, aspettando che io continui.

"Quelle cose che mi hai detto... di situazioni di merda in passato." Mi fermo un attimo, cercando le parole giuste, senza sembrare troppo invadente. "Non te l'ho mai chiesto, ma... che ti è successo?"

Il silenzio si fa pesante. Holden distoglie lo sguardo, osservando un punto indefinito davanti a sé.

Abbassa lo sguardo per un attimo, come se stesse cercando le parole giuste. Poi, con voce bassa, comincia a raccontare.

"È successo circa un anno fa," dice, rigirando tra le dita la sigaretta quasi spenta. "C'era questa ragazza... pensavo fosse diversa. Mi ero aperto con lei, sai? Cosa che non faccio quasi mai. Lo faccio solo quando sento che una persona vale davvero."

Faccio un piccolo cenno con la testa, senza interromperlo, mentre continua a parlare.

"Alla fine, lei mi ha tradito. Mi ha fatto sentire come uno stupido," aggiunge, stringendo la mascella. "Dopo quella storia, ho chiuso. Non volevo più aprirmi con nessuno, nemmeno provarci."

Lo osservo in silenzio, sentendo un nodo allo stomaco. Non è facile ascoltare tutto questo, soprattutto sapendo che riguarda anche noi due.

"Quando mi sono avvicinato a te," continua, "sapevo che c'era qualcosa, ma non volevo farti pesare i miei problemi. Non volevo metterti in mezzo a quel casino che ho dentro. Alla fine ci abbiamo provato lo stesso, ma... ecco, quelle cose le devi sapere. Paure, ferite... sono cose che distruggono se non le affronti insieme."

𝘸𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘸𝘢𝘭𝘭 ~ HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora