•31 - Principe Azzurro.

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PAPI

Quando riconosco il palazzo dove c'era l'appartamento di RiRi e Red, mi lascio uscire un respiro tremante.
Stringo i pugni, sperando solo che sia abbastanza ossessionato da lei da non averle fatto del male.

«No» dico, subito, parandomi davanti a Dallas prima che possa entrare.
«Hai fatto quello che dovevi, ma ora devi levarti dai coglioni» sibilo, seriamente.

Lui aggrotta le sopracciglia, per poi schioccare la lingua.
«Pensi che io sia d'accordo con Red?» Il suo tono di voce, è incredulo. «Sei suo amico, non ci stupisce.»
Dallas freme alle parole di Archie, così posa i suoi occhi sul biondo. «Se ci tieni alla tua vita, e penso che tu lo faccia dopo aver visto la morte, ti consiglio di non ripetere mai più ciò che hai appena detto.»

Afferro il polso di Ash, tirandolo vicino a me quando Dallas si avvicina.
«E tu come fai a sapere quello a cui tengo?»
Lui sorride compiaciuto, facendoci avvertire tutta la sua aura oscura.
«Perché anche io ho visto la morte. Più volte di quanto tu possa immaginare, principe azzurro.»

Dallas mi guarda, «che ti piaccia o no, io vengo con voi.»

Scuoto la testa, facendo un passo avanti.
«Non è una tua scelta, stronzo.»
Lascia cadere le braccia al petto, mettendosi di fronte a me.
«Credi di potermi dare degli ordini, Papi? Devo ricordarti che tu, di fatto, lavori per me?»

Mi guarda dritto negli occhi, senza cambiare espressione e limitandosi a stare fermo.
Ho sempre pensato di non temere Dallas, ma adesso, inizio a credere che non sia così.
Se il suo sguardo potesse uccidere, io sarei già morto.

Accolgo subito la sua minaccia, limitandomi a schioccare la lingua. Ha provato a farmi fuori una volta e per poco Archie non è morto. Niente può impedirgli di riprovarci.

«Se proprio non vuoi che entri, allora resto fuori ma solo se il biondino resta con me.»

Afferro la mano di Ash in modo automatico, portandolo dietro di me e non posso fare a meno di ridere dopo la sua affermazione.
«Credi davvero che io sia così stupido da lasciarti da solo col mio ragazzo?»

Dallas sa che, adesso, il mio punto debole è proprio Ash ma non gli permetterò di colpire lui per ferire me.
Posa lo sguardo su Ash, che cerca di non fargli vedere quanto sia in soggezione.

Dallas lo squadra e poi scuote la testa, con un sospiro. «Non preoccuparti. Non mi piacciono i biondi, preferisco i corvini.»

Stiamo perdendo troppo tempo a discutere e Sephora potrebbe essere in grave pericolo.
Mi schiaffeggio mentalmente per non averci pensato prima e sospiro, scuotendo la testa.

«Entra, allora.»

Ash afferra il mio braccio e sospira per qualche istante, prima di guardarmi.
«Ci resto io con lui» mi dice, facendomi sgranare gli occhi. «Non esiste. Non ti lascio da solo con questo bastardo.»

«Guardami» appoggia le mani sulle mie guance e annuisce. «Ci resto io.»
«Ash» suo fratello lo chiama, con uno sguardo serio. «Non ti permetto di farlo.»
«Non ho chiesto il tuo permesso, Archie.»

Dallas ridacchia, assumendo un'espressione colpita. «Tenace il ragazzino.»
Lo fulmino con lo sguardo, facendolo ridere ancora di più.
«Archie.»

DANGEROUS PERFECTION (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora