•39 - Senza rancore.

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ASH

Quando Archie mi ha detto che sapeva già tutto, mi sono sentito crollare il mondo addosso per qualche istante.
Mi sono arrabbiato, perché è stato talmente egoista da mentirmi e fingere di aver perso la memoria solo per poter proteggere la sua storia con Sephora.

Tuttavia, dopo aver parlato, sono arrivato alla conclusione che l'ha fatto solo per amore ed è stato disposto ad aiutarmi a far capire ai miei genitori che Papi è innocente.

Non posso credere che Sephora e Archie, abbiano nascosto la loro storia per un anno senza che nessuno sospestasse niente.
L'hanno fatto perché se Red lo fosse venuto a sapere, avrebbe finito ciò che aveva iniziato Dallas.

«Se non è stato Thiago, allora chi è il responsabile?» La domanda di mio padre, spiazza tutti.
Me l'aspettavo, ovviamente.

«Non lo so» si sbriga a rispondere Sephora.
Lei deglutisce, «ho sentito solo la voce di quel ragazzo, ma non l'ho visto in faccia.»

Sappiamo tutti quanti che dire la verità riguardo a Dallas, finirebbe solo per metterci in pericolo visto che non abbiamo alcuna prova e, a quanto pare, lui ha una pistola.

«Sephora, giusto?» Le domanda, mia madre, assumendo un tono più delicato. Il suo cambio di atteggiamento sorprende tutti quanti, compreso Archie che fino a questo momento non ha avuto alcuna reazione.

«Sì, signora Collins» risponde, sbattendo le palpebre mentre è ancora a disagio.
«Elizabeth, cara. Chiamami Elizabeth.»
Sembra che Sephora abbia superato il test di mia madre, che è sempre stata molto selettiva sulle ragazze di Archie.

«So che cosa ti è capitato» le dice, «è se hai bisogno di qualcosa, devi solo chiedere.»

RiRi stringe le labbra, come se le parole di mia madre l'avessero colpita. I suoi occhi si fanno lucidi, poi annuisce.
«Grazie» risponde. Lei le prende le mani, prima di sorriderle. «Noi donne dobbiamo aiutarci a vicenda. E poi, tu sembri davvero una brava ragazza.»

Dopo qualche minuto a fare conoscenza di Sephora, l'attenzione dei miei genitori si sposta su di me.
Nei loro occhi colgo rammarico, oltre che senso di colpa.

«Mi dispiace, Ash. Non conterà molto, ma in queste due settimane ho capito diverse cose. Mi pento di non aver considerato di più i tuoi sentimenti, finendo sempre per essere così fredda e ferirti. Ti ho visto, tesoro, so quanto tu abbia avuto il cuore spezzato per colpa nostra. Potrebbe sembrarti strano, ma avevo paura di perderti.»

Mi stringo da solo e tiro su col naso, sentendo come se un peso avesse lasciato il mio petto.
«Non ho mai pensato che tu fossi una cattiva madre, mamma» le dico, subito, vedendo quanto si stia affliggendo per quello che è successo. «Forse, un po' esagerata ma non cattiva. So che l'hai fatto per proteggermi, perché hai temuto di perdere Archie quella notte.»

Ricordo perfettamente quando siamo andati all'ospedale.

«Signora! Signora!» La voce dell'infermiera continua a chiamare mia madre, che sta raggiungendo di corsa la sala operatoria.

«Non può entrare, signora» le dice, parandosi davanti alla porta.
Mia madre non la smette di piangere, con il respiro pesante e i capelli scompigliati da quante volte ci ha messo le dita in mezzo.

DANGEROUS PERFECTION (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora