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Guardo Mario gesticolare oltre il vetro. È al telefono, probabilmente sta litigando con qualcuno e di brutto.

Controllo l'orario, e vedo che ho tempo per una breve pausa, così esco fuori e mi allontano il giusto per sentirlo.

Brutto difetto essere impiccioni.

"Ma si può sapere che problemi hai? Ma perché dovrei?" Fa avanti su e giù.

"Senti Cilia, tanto non mi stai ascoltando, parliamo dopo." Le riattacca in faccia e si guarda intorno, ed è in questo momento che mi nota.

"Hai sentito?" Mi domanda avvicinandosi a me, e mi sfila la sigaretta dalle mani.

"Sai, bastava chiedere." Alzo gli occhi al cielo. "Comunque sì, qualcosa. Problemi con Cecilia?"

"Sì, tanti." Sbuffa ed accende la sigaretta, per poi passarmi l'accendino. "Si è messa in testa questa cazzata che la voglio lasciare."

"È così?"

"No, sì, boh non credo."

"Non sei rassicurante."

"Stessa cosa che pensa lei." Si appoggia al muro, accanto a me. "Non ho la forza mentale di stare dietro a lei."

"Non dovrebbe essere così."

"E tu che ne sai?"

"No dico... Immagino."

Anche se non ho mai avuto una relazione, ciò non significa che io non sia capace di comprenderne le dinamiche.

Capisco in parte Cecilia, ha bisogno di rassicurazione. Ma capisco anche Mario, lui nella vita non è mai stato rassicurato da nessuno.

"Sistemerete tutto, sicuramente." Commento, poi guardo l'orologio. "Rientro."

"Finisco questa ed entro anch'io."

"Brutta abitudine, dovresti smettere con le canne."

"Hai ragione." Accenna un sorriso. "Senti... Ti andrebbe di uscire stasera?" Mi domanda ed io annuisco.

"Scusa se te lo chiedo... Cecilia non è gelosa?"

"Oh eccome se lo è." Si mette a ridere. "Non le dirò niente, sarebbe solo peggio."

Non vorrei creare problemi tra i due. Ci manca solo che continuino il litigio con me come motivazione.

"Siamo amici, secondo me dovresti dirglielo."

"La conosco... È gelosa pure di Diego tra un po', perché passiamo troppo tempo insieme." Scuote la testa. "Cazzo siamo coinquilini! Ci credo!"

Mi metto a ridere.

Ho già capito che tipo di ragazza è Cecilia. Insicura, sempre in cerca di conferme, oppressiva. Ma ciò non significa che non lo ami, anche se di questo non ne ho la certezza.

Voglio bene a Mario, e anche se non ci siamo visti per anni, non ho mai smesso di volergliene.

Per questo vorrei vederlo felice. E se lui è felice con Cecilia vorrei aiutarlo.




Il pomeriggio passa in fretta.

Sento un clacson suonare così mi affaccio dal balcone.

"Arrivo subito!" Esclamo.

"Ciao Mario." Prendo il casco e salgo sulla moto.

"Ciao Rora."

"Dove andiamo?" Gli domando ma non mi risponde, parte sgasando ed io per un attimo mi stringo a lui più forte.

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