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Mi sto annoiando parecchio in palestra oggi. Il cielo è cupo e rischia di piovere da un momento all'altro.

Sento la porta aprirsi ed alzo lo sguardo dai fogli sparpagliati sulla scrivania. Mi sorprendo di trovare davanti ai miei occhi Elisa.

"Ciao Au." Mi saluta. "Ti va di uscire?" Mi domanda ed io faccio una smorfia.

"Dovrei rimanere almeno un'altra ora."

"Adesso ci penso io."

La vedo andare verso l'ufficio, e torna cinque minuti dopo.

"Possiamo andare, ho detto a zio che mi servivi."

"Eli, sei un angelo."

Non credevo che con così pochi giorni riuscissi a farmi un'amica, ma ne sono assolutamente contenta. Sono felice di avere qualcuno con cui confidarmi adesso che le cose tra me e Mario stanno diventando... strane.

Noto un cambiamento di atteggiamento nei miei confronti, che non mi riesco a spiegare. Anche il fatto di farmi conoscere sua madre mi fa insospettire. Ma lui non ha mai dimostrato interesse nei miei confronti, se non da amico.

Io perchè invece sto continuando a rimuginarci sopra? Forse, mi piacerebbe sapere che Mario è interessato a me.

"Come si chiamava il tuo amico dell'altro giorno?" Mi domanda Elisa.

"Diego."

"Diego..." Ripete a bassa voce il suo nome.

"Non è che ti piace?" Domando ridacchiando e lei diventa tutta rossa.

"Germini?" Io annuisco.

"Andavamo a scuola insieme, i primi anni, poi ha mollato." Comincia a dire. "Penso non mi abbia riconosciuta, ma alla fine sono passati parecchi anni."

"Comunque non hai risposto alla mia domanda." La incalzo.

"Beh avevo una cotta enorme per lui." Accenna una risatina molto nervosa.

"Vieni con me." La trascino con la mano per strada, e lei mi guarda confusa, non sapendo dove la sto portando.

Quando legge sul citofono del condominio "Germini - Molinari" spalanca gli occhi.

"Ma sei scema? Non-" Non fa in tempo a dire altro che dall'altra parte del citofono, aprono il portone.

Saliamo le scale e arrivate davanti la porta mi guarda male.

"Ti odio." Mima con le labbra ed io mi metto a ridere.

Ci apre la porta Mario a petto nudo, e rimango più di qualche secondo ad osservarlo senza spiccicare parola.

"Rora, non mi hai detto che stavi in compagnia, mi sarei messo qualcosa."

"Lei è Elisa, e lui Mario."

"Rora?" Domanda sottovoce Elisa, non appena Mario scompare in camera sua per mettersi una maglietta.

"Mi chiama così da quando siamo piccoli."

"Ma c'è qualcosa tra di voi?" Continua a chiedere.

"No, perchè?" La guardo confusa, ma non fa in tempo a dire altro, dato che torna Mario.

Vedo Diego sul balcone a fumare, con lo sguardo fisso sul telefono e le cuffiette nelle orecchie. Probabilmente non si è nemmeno accorto della nostra presenza.

Elisa fissa Diego attentamente, come per analizzare i suoi tratti del viso. Ha lo sguardo un pò corrucciato, ma che non lascia trasparire nessun'altra emozione.

"Diè!" Lo riporta alla realtà Mario, e solo allora alza lo sguardo.

Quando incrocia quello di Elisa rimane un secondo disorientato, poi accenna un sorriso.

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