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Da quel giorno, per almeno una settimana non ho visto Mario. Non è passato in palestra, ed io non me la sono sentita di andare a casa sua.

A detta di Andrea, è sotto stress perché deve assolutamente chiudere il Mixtape, e passa le sue giornate in studio.

Io penso però che ci sia qualcos'altro sotto. E che in qualche modo c'entri io.

Ancora una volta io e Mario ci siamo ritrovati a pochissimo dal baciarci. Ed esattamente come un patter dell'ultima volta, è scomparso dalla circolazione.

I miei comportamenti si sono raffreddati, soprattutto con Andrea. Nonostante questo, insiste ogni giorno a presentarsi in palestra per passare anche solo mezz'ora con me.

Più cerco di fargli capire che deve allontanarsi, più si avvicina. Positivo e negativo, siamo due calamite di poli opposti.

Io e Mario invece abbiamo lo stesso polo e non facciamo altro che respingerci.

Portami l'ombrello per la pace
Acquazzone a piedi, astinenza di te
Attinenza, non ci piace, dipendenza, divergenza

Aggiusto le cartelle per l'ennesima volta, dato che mi sono accorta di aver fatto un errore e ho dovuto ricominciare da capo.

"Ombrello per la pace" rimbomba nelle mie orecchie. Per me è diventata un'abitudine la voce di Mario.

Scandisce il ritmo delle mie giornate lavorative, o delle pulizie quando torno a casa. O più semplicemente quando ho bisogno di qualcosa con cui cullarmi, per prendere sonno.

Forte distanza che ci trattiene
Se si rischia assieme
Ci vogliono passi fatti adagio
Tu ti fidi troppo presto
Se ti incazzi, parli a caso
Poi ti infili nel mio letto
Qualcuno corre, scappa

Le sue canzoni sono lo strumento per capirlo meglio, per capirlo più a fondo.

Mario è complesso, non lascia mai trasparire ciò che pensa davvero, o cosa prova. Bisogna decifrarlo, e in questo siamo simili.

Ho parlato così tanto di donne ed amore
Senza provare amore per le donne
Che adesso che ho te con me
È come avere un chiodo fisso in testa

Mi ritrovo fin troppo spesso nelle sue canzoni, nonostante non siano indirizzate a me.

Lei c'ha, quel fare da "Vediamo, sai, non saprei", ma poi

Guardo il titolo della canzone. "Lavatrice". Deve essere nuova.

"Cosa ascolti?" Mi interrompe Andrea, togliendomi una cuffietta.

"Oh niente." Scuoto la testa, ma lui insiste per mettersi la cuffietta ed ascoltare.

"È del Mixtape." La sua espressione è confusa, sicuramente si sta chiedendo come l'ho avuta.

"Me l'ha mandata Mario." Mi spiego prima che me lo chieda. "Mi ha mandato qualche traccia per farmela ascoltare."

"Meglio, così ti comincia a piacere il rap." Commenta ridacchiando.

"Non siete tanto male voi di Drilliguria." Accenno un sorriso. "Ci sapete fare."

Ho ascoltato anche varie cose di Izi, Bresh, Vaz Tè, e devo ammettere che hanno tutti un certo talento.

Ma la voce di Mario... È qualcosa di inspiegabile.

"Andiamo in studio."

"Adesso?" Domando confusa.

"Tanto cosa abbiamo di meglio da fare?"

I rapporti tra me ed Andrea adesso sono davvero strani. Cerco di comportarmi da amica, per non permettergli di fargli fare strane idee.

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