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Sono passati un paio di giorni dall'uscita con Mario, e da quel giorno non si è fatto vivo in palestra.

Non mi sono fatta troppe domande, ed ho continuato a lavorare come al solito.

Andrea mi scrive tutti i giorni, e mi strappa un sorriso mentre sto a lavoro.

Non ho visto nemmeno lui ultimamente, ma a quanto pare ha avuto da fare in studio.

Finito il mio turno in palestra, e non sapendo cosa fare, ho deciso di uscire per prendere un po' d'aria e fare un giretto.

"Sapevo ti avrei trovata."

Sento questa voce mentre sto chiudendo il portone dietro di me. Mi chiedo come faccia a sapere dove abito, ma non lo esterno ad alta voce.

"Cecilia, ciao." Le sorrido girandomi.

"Hai da fare?" Mi domanda ma io scuoto la testa.

"No stavo andando a fare delle commissioni."

"Perfetto, andiamo a fare shopping."

Mi trascina per un braccio, e mi costringe a stare al suo passo. Lei è più alta di me, quindi mi sembra quasi di correre per quanto siano grandi le sue falcate.

La sua visita è del tutto inaspettata, e soprattutto immotivata. Ci siamo parlate una sola volta, alla festa di Diego e Mario. Nulla di più.

La seguo con una certa cautela, perché mi è chiaro che c'è qualcosa sotto.

Entriamo in dei negozi di vestiti, e comincia a squadrare tutti i vestiti appesi in mostra.

"Tieni, questo ti starebbe bene." Mi passa un vestito corto, di colore azzurro.

"Sai Mario è un ragazzo speciale." Comincia a dirmi ed io la seguo per sentire cos'altro ha da dire. "È difficile stare con lui, ma ultimamente è peggio."

"Litighiamo spesso, ma mai come in questi giorni."

La guardo confusa, perché non riesco a capire dove voglia arrivare con questo discorso.

"Aurora, devi farti da parte." Mi guarda dritto negli occhi.

Mi sta per scappare una risata, ma la trattengo. È veramente gelosa di me?

"Io e Mario siamo solamente amici, non-"

"So che siete usciti insieme il giorno in cui abbiamo litigato."

"E questo come-"

"Ed è da quel giorno che lui non mi cerca."

Pensavo che in questi giorni si fossero sentiti e riappacificati. O almeno questo mi aveva detto Mario per messaggio.

Adesso sento di trovarmi in una situazione scomoda. Mi trovo tra due fuochi incrociati.

"Lascia perdere Mario, non te la farò passare liscia." Dice a qualche centimetro dal mio viso per poi superarmi con una spallata.

E pensare che io ero convinta che Cecilia volesse diventare una mia amica.

Adesso non so se dire quello che è successo a Mario. Conoscendolo, lo andrebbe a dire subito a lei per attaccarla, ma non voglio stare in mezzo a loro due.

Anche se non riesco proprio a capire come abbia fatto a sapere che eravamo usciti io e lui... Ha le spie per Genova?

Rimango impalata qualche minuto in mezzo al negozio, prima di decidermi ad uscire.

Mi sembra di essere in una puntata di quelle serie tv in cui la protagonista viene presa da parte dalla "mean girl".

Cecilia aveva tutto meno che l'aria da stronza. Invece è proprio quello, e se ci ripassassi glielo direi anche se dovessi beccarmi una sberla.

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