𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝐷𝑖𝑐𝑖𝑎𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒.

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Finalmente venerdì è arrivato e la prima, delle tante settimane pesanti che verranno, è finita

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Finalmente venerdì è arrivato e la prima, delle tante settimane pesanti che verranno, è finita. Programmi per il weekend? Nessuno, solo relax.

Dopo una settimana tra drammi, studio e programmazione delle date per i primi esami dell'anno credo sia il minimo.

Ora mi trovo nei corridoi con una pila di libri tra le mani da sistemare nel mio armadietto. Il corridoio, essendo le sette passate di sera, è semi deserto. Ciò non fa altro se non rallegrarmi.

Le note di '505' degli Arctic Monkeys nelle mie cuffiette, il mio maglioncino grigio, il paesaggio dell'enorme giardino di Yale con il cielo già scuro, con l'erba bagnata per via del temporale e gli alberi che stanno perdendo le proprie foglie, mi fanno solo venire voglia di passare la serata indossando il mio rigoroso pigiama della Disney sotto le coperte, scegliere un film, ordinare del cibo spazzatura d' asporto e abbuffarmi per tutta la serata.

Cos'ho intenzione di fare sabato e domenica? Decisamente lo stesso, tranne per l'aggiunta di qualche oretta dedicata allo studio. Pensandoci non sarebbe male l'idea di passare una giornata al centro commerciale, visto che devo assolutamente aggiornare il mio guardaroba. Peccato che io sia troppo pigra e che l'idea di riposarmi per due giorni si riveli più invitante.

Sarò strana ma a differenza della maggior parte della popolazione femminile, io odio andare a fare shopping. Il solo pensiero di spogliarmi, provare vestiti e rivestirmi con la tenda del camerino che, puntualmente, non si chiude del tutto, mi fa innervosire.

Per non parlare delle sudate che si fanno all'interno.

Ecco perché aggiorno il mio guardaroba solo due volte all'anno: quando inizia la stagione estiva e quando inizia quella invernale.

Mentre inserisco il codice del mio armadietto, mi appunto mentalmente di passare almeno qualche ora al centro commerciale, chiedendo compagnia a Kat e Isabel, tanto per non essere sola.

Una volta che l'armadietto si sblocca, lo apro, e ciò che mi si presenta davanti è il totale disordine. È ancora pieno dei libri del primo anno. Dovrei svuotarlo, dargli una pulita, mettere i nuovi libri e andare a riconsegnare quelli vecchi in biblioteca prima che chiuda.

Poso l'enorme quantità di libri che ho in mano per terra e guardo l'interno dell'armadietto con aria di sfida.

'A noi due' dico in mente scrocchiando le dita delle mani.

Ascoltando e canticchiando "Save Your Tears" di The Weeknd in duetto con Ariana Grande, il duo capace di farmi venire la pelle d'oca con le loro magnifiche voci, inizio a darmi sul serio.

Dopo solo due minuti mi mantengo la schiena e la fronte, già stanca e sudata.
A terra ci sono sparsi una marea di libri e mi ritorna in mente la famosa frase che mi diceva sempre mio nonno Charlie.

"A furia di passare tutto questo tempo sui libri, alla mia età perderai la vista come le talpe che rovinano il mio orto"

Effettivamente tra i libri per la scuola/università, e i tanti che leggo per passione sin dalla più tenera età, potrei davvero rimanere cieca a 60 anni, se non prima.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐌𝐢𝐧𝐞✰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora