Capitolo 5. Parte 3

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Appena entrato vidi che gli altri studenti entrati prima di noi erano seduti negli stessi posti che avevamo preso ieri; non ero sicuro che i posti fossero assegnati, però decisi di stare al gioco e mi misi esattamente dove ero messo ieri; non ci misero molto gli altri studenti ad arrivare e alle 8:25 gli spalti erano pieni. Provai a vedere se riuscivo a vedere Kyle, ma in mezzo a tutta quella gente non riuscivo a distinguere nessuno, quindi tornai ad aspettare l'inizio della prova. Siccome rimanevano ancora un paio di minuti, decisi di dare velocemente un'occhiata agli altri concorrenti, curioso di vedere come si sentissero, o almeno come cercavano di apparire; di fianco a me guardai subito gli studenti di Arrenal, che sembravano molto tranquilli. Ishikami guardava il palcoscenico dove sarebbe andato Culligun sorridendo, le altre studentesse invece sembravano quasi annoiate. Voltai la mia attenzione agli studenti della Bless, dove notai che stavano tutti discutendo, con Alchide al centro dell'attenzione; che avessero discusso di qualche strategia la notte prima? Ormai per me era troppo tardi per pensarci e onestamente pensai che non me ne sarebbe fregato più di tanto; inoltre, avevo proprio smesso di preoccuparmi per questa prova. Come aveva detto Sharon prima, sarebbe stato conveniente per noi perdere, almeno forse qualcosa si sarebbe mosso in Marcel.
Decisi di guardare come era la situazione per Reykvi; l'unica cosa che riuscì a vedere erano i due studenti fidanzati che si parlavano l'un con l'altra. La ragazza sembrava nervosa, mentre lui cercava di consolarla, tenerle la mano e accarezzarla; una bella immagine; gli altri studenti invece guardavano il palco con sguardo pensieroso. Infine, l'ultima rimasta era Caltane; in questo caso, i quattro studenti non si stavano nemmeno parlando o guardando. Ognuno di loro si stava facendo gli affari propri, anche se noi non eravamo proprio in una situazione molto migliore.

Visto così, avrei detto che quasi tutti eravamo pienamente nervosi e ognuno sfogava il suo nervosismo come meglio era in grado di fare; stando zitto, fissando un punto nel vuoto, parlando con gli altri, confrontandosi, c'erano diversi modi. La discussione avuta prima con Sharon mi aveva dato una mano nel calmare i nervi e fare mente locale sulla situazione; ora non ero più nervoso o distratto dai miei pensieri, ora avevo solo un obiettivo e non era vincere, ma far capire a Marcel che dobbiamo essere un gruppo. Il prossimo obiettivo sarà vincere.

Alle 8:30 precise, entrarono Culligun e i cinque rettori delle università. Culligun prese subito il microfono.

-Buongiorno a tutti e ben ritrovati. Sono enormemente felice, ma soprattutto emozionato, di poter finalmente annunciare l'inizio ufficiale del torneo. Non starò ad annoiarvi dicendovi quanto tempo, sforzi ed energie io e tanti miei colleghi abbiamo speso non solo per organizzare il torneo, ma anche per decidere ordine, tipologie e regole delle diverse prove; passerò invece al dunque per non annoiare voi, né tantomeno i campioni. Questa mattina si sosterrà la prima prova che, come abbiamo detto ieri, avrà una durata variabile dalle quattro alle sei ore. Spero abbiate fatto una buona colazione perché il servizio mensa sarà chiuso fino alle 14:30. Ora, passiamo subito alla spiegazione della prima prova. Il tema di questa prima prova sarà...

Attimi di silenzio e tensione; tanta tensione. Non credo di aver provato così tanta ansia nemmeno durante gli esami.

-Il gioco d'azzardo.

Dietro Culligun venne proiettata l'immagine di un casinò e di tutte le postazioni dove poter giocare d'azzardo.

"Gioco d'azzardo? Seriamente? Che razza di prova è?"

Guardai le altre università, quasi tutte sembravano confuse e perplesse, tranne una; gli studenti della Bless avevano iniziato a darsi il cinque gli uni con gli altri, sembravano terribilmente felici di quello che avevano sentito. Boh, probabilmente avevano creato una strategia che si adattava bene a questa prova. Mi guardai a fianco per vedere la reazione degli studenti di Arrenal; le tre ragazze sembravano confuse e preoccupate, Ishikami invece era rimasto calmo, con lo stesso sorriso che aveva fin da prima. Sta bluffando ancora? Ha davvero una strategia? E allora perché le altre tre sembrano preoccupate?
Per quel che riguardava me... non sapevo bene cosa pensare. Avevo qualche idea su alcuni giochi, ma non ero mai andato ad un casinò e non sapevo bene come funzionassero le regole. Mi guardai a fianco e notai che Sharon aveva un'espressione molto concentrata e lo stesso valeva per Marcel e Frank; probabilmente questa prova avrebbe rischiato di metterci tutti in enorme difficoltà.

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