Capitolo 5. Parte 2

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8 giugno

La sveglia suonò alle 6:30. Avevo messo così presto per avere tutto il tempo di prepararmi e fare un po' di colazione. Mi svegliai, feci una doccia veloce, mi misi la divisa con il logo della Huss e andai a fare colazione. La mensa adibita alla colazione aveva ogni tipo di cibo: brioche farcite in ogni modo, panini, cornetti, uova, bacon, patate, frutta e altro ancora.

Siccome sapevo che avrei dovuto affrontare molte ore senza poter mangiare, decisi di riempirmi due piatti e andai a sedermi; quando ero arrivato, c'era già qualche studente. Riconobbi Dara e Jerr, che però erano seduti in tavoli differenti; vidi anche i due fidanzati di Reykvi, dei quali al momento non ricordavo il nome e due ragazze di Arrenal. Della mia università c'ero solo io. Presi posto e iniziai a mangiare; dopo un paio di minuti arrivarono tutti i quattro studenti della Bless, che si sedettero poco lontani da me. Sembravano contenti e fidudiosi; tranne Stephen, lui aveva la faccia di uno che non dormiva da una settimana. Poco dopo, arrivò anche Ishikami, che venne da me a salutarmi.

-Buongiorno Saver, hai dormito bene -mi chiese.

-Sì bene grazie – avevo mentito, in parte. Avevo passato parte della notte a inviare le registrazioni mancanti a Kyle, che per qualche motivo non mi rispondeva ai messaggi. Non riuscivo a prendere sonno, in parte perché volevo sapere se aveva ricevuto tutto correttamente, in parte perché ero preoccupato; ci eravamo messi d'accordo di sentirci la sera per le registrazioni, quindi perché era sparito? Quando mi rispose alle due di notte confermandomi di aver ricevuto tutto, riuscì a calmarmi e andare a dormire; passai il resto della notte a svegliarmi una volta ogni mezz'ora per controllare di non essermi perso la sveglia.

-Te invece? – gli chiesti.

- Beh, sì. Il letto è molto comodo, devo dire, però ho avuto difficoltà perché avevo continuamente in testa la giornata di oggi. Beh, direi che raggiungerò le mie colleghe per la colazione, ci vediamo più tardi.

-A più tardi.

Non mi stava antipatico Ishikami; certo, eravamo rivali e avremmo dovuto competere in questo torneo, però mi dava l'idea di bravo ragazzo. Mi sarebbe piaciuto, al di fuori del torneo, conoscerlo meglio e diventare amici. Kyle aveva qualche dubbio, ma secondo me era solo troppo preso da questo torneo, al quale lui nemmeno doveva partecipare.

Tornai a mangiare; appena finito il primo dei due piatti, qualcuno afferrò la sedia accanto la mia e si sedette.

-Sai che non era necessario finire le scorte della mensa vero? O vuoi diventare il bacon di domani?

Sharon appoggiò il suo piatto e la sua tazza di caffè di fianco alla mia.

-Sì, ci stavo pensando. Quindi, come ti senti per oggi?

-Abbastanza di merda -mi rispose -Non avevo per nulla voglia di svegliarmi. Ho visto che sei andato via subito dopo il discorso di Culligun e non sei rimasto a parlare. Come mai?

-Beh, avevo bisogno di un po' di solitudine ecco. Volevo stare un po' da solo con i miei pensieri.

-Anche io, peccato che tu mi abbia lasciato sola con Marcel e Frank e dunque mi sia dovuta sorbire mezz'ora di Marcel che ripeteva a non so chi che questo torneo non sarebbe stato il minimo problema per lui e che era un'ingiustizia tenere ogni squadra fino alla fine.

-E perché lo ritiene un'ingiustizia? -chiesi.

-Ma vallo a capire. Prima dice che non va bene perché le altre università avrebbero più probabilità per venirci addosso, poi dice che non c'è nessun problema perché alla Huss c'è uno come lui... io non lo capisco quello. Ho seriamente paura per la prova non tanto per la prova in se, ma per il fatto di dover collaborare con lui.

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