Ingannare la Morte.

Ventinovesima parte.

Era passato qualche giorno dalla prima prova del torneo e avevano parlato del grande ballo che si sarebbe tenuto alla vigilia di Natale.

Questo era stato anticipato da Sirius, che preso dall'emozione per la figlia glielo aveva subito scritto rovinando la sorpresa alla giovane strega.

In quel mese che era passato dalla notizia della mitica partita di Quidditch, Sirius con l'aiuto di Remus e Silente era riuscito a farsi scagionare da tutte le accuse.
In realtà anche grazie ad Harry e Cassiopea che testardi com'erano avevano deciso di partecipare durante il processo di scagionamento dell'uomo.
Era un uomo libero adesso.

In quel Venerdì 19 Dicembre l'aula delle arti magiche risuonava di risate e musica, mentre la professoressa McGonagall, capo della casa dei Grifoni, istruiva i suoi studenti su come muoversi con grazia per il grande Ballo del Ceppo.

L'evento si sarebbe tenuto nel grande salone del castello, un'occasione speciale in cui studenti e professori si sarebbero riuniti per una serata di danze incantate.

"Vi prego di prestare attenzione, ragazzi!" esclamò la professoressa McGranitt, mentre volteggiava elegantemente tra le file di studenti.

"Questo non è un semplice ballo. È un'opportunità per mostrare la vostra disciplina, il vostro controllo. Ma, soprattutto, è un momento di gioia. E ricordate... il ritmo è tutto!
Inoltre la casa di Godric Grifondoro è famosa e riconosciuta in tutto il mondo magico per la sua dedizione e passione nel ballo, per ciò non lascerò che voi rovinate questa dignità in una serata sola comportandovi come una balbettante bambocciona banda di babbuini!"

"Oh è stato così divertente quel momento"ridacchiò Neville.

"Fortunati voi, noi avevamo Piton ad insegnarci a ballare"borbottò Draco.

Cassiopea scoppiò a ridere seguita da Ron e continuarono finché entrambi non caddero dal divano dove erano seduti.

"È da quel giorno che ci chiedevamo questo, finalmente abbiamo avuto la nostra risposta"continuò a ridere il rosso.

Cassiopea si era bloccata sul pavimento, ma un'espressione divertita le copriva il viso come una maschera.

"Beh si non è stato molto divertente per noi" continuò Draco.

"Voglio vederlo un giorno Dray"mormorò la cugina.

"Tu prova a dirlo dieci volte più velocemente"sussurrò George al gemello.

Gli studenti la guardavano con ammirazione e un po' di timore.

La McGranitt, sebbene severa, era in grado di infondere un profondo senso di fiducia nei suoi ragazzi.

Aveva un sorriso gentile sulle labbra mentre si girava verso Cassiopea.

La giovane strega dai capelli neri e gli occhi grigi scintillanti era sdraiata sul davanzale della grande finestra mentre guardava divertita Gazza sistemare il grammofono.

"Signorina Black, venga avanti per favore. Mostriamo ai tuoi compagni come si fa."

Cassiopea annuì, come se fosse pronta per questo da tutta la vita.
Avanzò con sicurezza, il mantello nero, ricamato di rosso, fluttuava leggero dietro di lei.

Nella parte opposta a lei, un ragazzo dai capelli scuri e dagli occhi verdi brillanti, la guardava con un misto di ammirazione e amore.

"Per insegnarvi a ballare, oltre alla signorina Black qua presente, abbiamo pensato di chiamare qualcuno che fosse alla sua altezza, perciò prego, entri Signor Black"la professoressa fece di tutto per nascondere il sorriso.