Trentaduesima parte.

38 5 0
                                    

Mentre la musica rallentava e il cielo stellato incantato sopra la pista sembrava avvolgere i quattro campioni in un ultimo, luminoso abbraccio, le creature evocate dalle loro aure lentamente svanirono, dissolvendosi in fili di luce che si mescolavano con le stelle sopra di loro. Il grifone, il serpente, il tasso e l’aquila si erano ritirati in pace, lasciando i campioni a godersi l’applauso scrosciante dei presenti.

Harry, con il cuore ancora palpitante per l’emozione della danza e lo splendore che lo circondava, guardò Cassiopea, che ricambiava il suo sguardo con un sorriso tranquillo. "Sei stato bravo, Harry," disse lei in un sussurro, stringendo delicatamente la sua mano un'ultima volta prima di lasciarla.

"Anche tu," rispose lui, ancora un po' sopraffatto dalla serata.

Cedric e Cho si scambiarono un sorriso sereno, e lentamente i quattro campioni lasciarono la pista, il ronzio dell'entusiasmo del pubblico che ancora li circondava.

Non appena Harry e Cassiopea si allontanarono dal centro della sala, Hermione si fece avanti con un sorriso raggiante. Indossava un elegante vestito color ceruleo, che accentuava la sua grazia naturale e la sua bellezza non convenzionale. I suoi capelli erano stati elegantemente raccolti, e i suoi occhi brillavano di soddisfazione per aver vissuto un momento indimenticabile.

"Hermione!" esclamò Harry con calore, riconoscendo nel suo volto un mix di emozione e divertimento. Lei lo raggiunse rapidamente e si posizionò di fronte a lui, timidamente alzando una mano.

"Volevi fare un ballo, giusto?" chiese Hermione, sorridendo.

"Assolutamente," rispose Harry, accettando la sua mano con un sorriso rassicurante. "Non ti avrei mai lasciata scappare senza una danza."

L'orchestra attaccò una nuova melodia, più intima e delicata. Harry guidò Hermione al centro della pista, mentre Cassiopea rimase sul bordo, osservandoli con un’espressione mista di affetto e divertimento. I due amici iniziarono a muoversi lentamente a ritmo della musica. Hermione si rilassò, abbandonandosi alla dolcezza del momento. Lei poggiò il capo sulla sua spalla, e i due scambiarono parole silenziose, che solo loro potevano comprendere. Era un ballo di amicizia, di gratitudine e di profonda comprensione.

Intanto, Cassiopea sentì una mano familiare posarsi delicatamente sulla sua spalla. Si voltò e vide il volto fiero e affettuoso di suo padre, Sirius Black. Il sorriso di Sirius, audace e fiero, era un riflesso della sua eterna giovinezza, mentre con un gesto elegante la invitava a ballare.

"Posso avere l'onore, mia signora?" chiese Sirius con un tono teatrale che la fece ridere.

"Come posso rifiutare?" rispose Cassiopea, accettando il braccio del padre.

La melodia successiva era morbida, quasi sussurrata, e mentre padre e figlia si muovevano sulla pista, c'era una magia speciale tra di loro. Ogni passo che facevano era perfettamente sincronizzato, come se ballassero insieme da sempre. Sirius la guardava con occhi pieni d’amore, come se stesse ballando con la versione più piccola di lei, la bambina che aveva cullato tra le braccia tanti anni prima.

"Sei cresciuta così in fretta, Cass, quanto mi pento di non esserci stato" mormorò Sirius con un tono velato di nostalgia. "Stasera sembri una regina."

Cassiopea sorrise, il cuore riscaldato dalle parole del padre. "Grazie, papà. Ma tu sarai sempre il mio re."

Sirius rise, e con un movimento elegante la fece volteggiare sulla pista. Il loro ballo era un dialogo silenzioso, fatto di sorrisi, sguardi e gesti affettuosi. Ogni passo era un ricordo condiviso, un legame che nessun tempo avrebbe potuto spezzare.

Ingannare la Morte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora