Capitolo 6

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Stupida Light, sei una stupida mi ripeto sbattendo piano la testa contro il muro.
Si, Harry, spezzami pure il cuore, ti prego mi faccio il verso da sola mentre spingo con forza i panni sporchi nella cesta.
Sono passate due settimane, e Harry ha mantenuto in pieno la promessa. Non un cenno d'intesa, non un sorriso.
Due settimane passate a fingere che non m'importi niente di lui. Eppure il cuore mi salta in gola ogni volta che lui è nella stessa stanza.
Mia madre mi chiama con insistenza. Quando corro in cucina noto che ero l'unica a mancare all'appello.
- Crediamo che sia ora di un'altra uscita. Se questa andrà a buon fine Harry e Lena andranno a sposarsi – mi informa papà.
La stanza oscilla avanti e indietro e la vista mi si appanna. In un istante tutto ciò che vedo è il pavimento.
Quando riapro gli occhi gli occhi verdi di Harry mi guardano irrequieti, ad una distanza troppo ravvicinata per essere reale. Ma le sue braccia attorno alla mia schiena sono troppo forti per essere frutto di un sogno.
- Paperella. Mi sembra un brutto modo per reagire alla notizia del matrimonio di tua sorella – il suo tono è canzonatorio, così decido che non sto affatto sognando.
- Cos'è successo? – la testa mi pulsa.
Harry non mi lascia andare. Noto che oltre a noi nella stanza ci sono ancora tutti quanti, che mi fissano preoccupati. Per la prima volta noto quando Lena sia diventata paffuta, cosa insolita in tempo di guerra. Mi guarda con un misto di terrore e preoccupazione.
- Sei svenuta – mi spiega mamma – Harry ti ha presa un secondo prima che sbattessi la testa.
Guardo Harry e tutti gli sforzi che ho fatto per stargli lontana si frantumano in un battito di ciglia. Dovrei distogliere lo sguardo, smettere di arrossire, allentare la presa sulla camicia di Harry, ma non lo faccio.
Una voce nella mia testa mi urla che ci stanno guardando tutti, che così tutti capiranno. Ma non mi interessa, sono così stanca di stargli lontano.
- Mamma – la voce stridula di Lena mi riporta sulla Terra – forse dovrei andare io con Harry questa volta.
- No! – urla la mamma così forte che mi fa spaventare – non nelle tue con... cioè, è meglio di no. Andrà Light, vedi, sta già meglio.
Harry infila le mani sotto le mie braccia e mi tira su di peso.
Noto la cattiveria nello sguardo di mia sorella, le mani premute sul ventre.
Oddio.
Nella mia mente la vedo la mattina mentre vomita, Harry che le tiene i capelli corvini. Vedo il suo sorriso radioso.
Non può essere.
Leggo la conferma del mio presentimento negli occhi di Harry.
Mi hai chiesto tu di farlo, l'hai voluto tu ecco cosa mi sta dicendo.
- Light? Sei pronta ad andare? – mio padre mi posa gentilmente una mano sulla spalla.
Annuisco cercando di deglutire. L'unica cosa di cui ho bisogno adesso è dell'aria fresca sul viso.
***
Io ed Harry camminiamo uno accanto all'altra senza mai sfiorarci. Siamo così vicini eppure mi è impossibile toccarlo.
- Sei arrabbiata con me – mi dice dopo un mutismo ostinato – per via del bambino.
Mi fermo a guardarlo.
- Non è vero – rispondo sforzandomi di non piangere.
Riprendiamo a camminare. Harry sembra frustrato, cammina a testa bassa tenendo le mani in tasca.
- Non ce la faccio così. Lo so che te l'ho promesso, ma proprio non ce la faccio – sbotta alla fine.
- Harry ...
Sento che la bolla che ho nel petto sta per esplodere. Lui mi afferra per le braccia e mi tira a sé. I nostri corpi si scontrano e mi lascio sfuggire un gemito di piacere.
- Vedi? – sussurra al mio orecchio – lo vuoi anche tu.
Affondo il viso nel suo petto, singhiozzando piano.
- Non possiamo Harry, non possiamo mormoro.
- Ti prego – il suo respiro è quasi doloroso da sentire.
La sua bocca si avvicina alla mia e quando lo respingo è come se mille lame mi trafiggessero.
- Non rendere le cose più difficili di quelle che sono Harry. Ogni volta giuriamo che sarà l'ultima e alla fine ci ritroviamo sempre allo stesso punto.
Harry mi lascia andare lentamente.
- Come vuoi.
***
Quando siamo ormai vicini a casa una SS si avvicina a noi con passo disinvolto. Automaticamente stringo il braccio di Harry.
- Signori – ci dice.
- Salve – lo saluta Harry.
Sento la sua voce che trema.
- Posso vedere i vostri documenti? – chiede l'altro impassibile.
- Certo.
Harry gli passa i nostri passaporti falsi su cui c'è scritto che siamo sposati e che abbiamo entrambi vent'anni. Il soldato è giovane, con dei lineamenti infantili. Scruta i passaporti con diffidenza, poi ce li restituisce.
- Tutto in regola, potete andare, buona giornata.
Io ed Harry facciamo il resto della strada di corsa, tenendoci per mano. Quando arriviamo a casa raccontiamo tutto ai nostri genitori. Mamma piange dicendo che siamo stati coraggiosi e che abbiamo scampato un grosso pericolo.
- Allora è deciso – dice il signor S – domani Lena ed Harry si sposano.
La mia vita fa schifo.
***
Qualcosa mi scuote leggermente. Mi sveglio di soprassalto, notando Harry in piedi davanti a me, una mano sulla mia spalla. È a petto nudo e indossa solo dei calzoni corti. Fuori è ancora buio.
- Harry – sussurro – cosa ci fai qui?
- Te l'ho detto che non ce la faccio. Devo dirtelo, almeno una volta nella vita. Io ti amo Light, e ti amerò sempre. Ti amo da quella volta che ti ho vista al parco e ogni giorno che passa mi maledico per quella stupida promessa che ho fatto ai nostri genitori. E ogni giorno passato senza poterti sfiorare mi sembra un giorno passato all'inferno. Quindi, qualsiasi cosa succeda, ricordati che io ti amo.
Rimango impassibile cercando di registrare quello che mi ha appena detto. Lui mi prende delicatamente la testa tra le mani e mi bacia. Prima con dolcezza, poi con disperazione, come se non dovesse vedermi mai più. Mi solleva dal letto e si siede sotto di me. Le sue labbra sussurrano il mio nome.
Il nome che non ha mai pronunciato ora è ovunque e si impiglia nei miei capelli, nelle nostre mani intrecciate, nei nostri cuori impazziti.
Mi stringo a lui con impazienza, come se volessi scomparire nel suo abbraccio.
- Harry! – la voce della signora S ci fa staccare di colpo – è ora di andare.
- Congratulazioni – gli dico mentre lui si alza e fa per andarsene.
Si volta a guardarmi.
- Non piangere Paperella. Tornerò presto.
***
Appena la porta segreta si chiude alle spalle di mia sorella inizio a vagare per l'appartamento con un senso di vuoto allo stomaco.
- Calmati Light, rovinerai il pavimento a furia di camminarci – mi dice papà.
Mi avvicino alla finestra e noto che l'SS che di solito passeggia davanti all'entrata è sparita. Un senso di angoscia mi pervade. Ripenso alla prima volta che l'ho visto, quando Harry mi ha baciata prima volta. Era biondo e ... con dei tratti delicati.
Merda. Sento che qualcosa non va.
In quel momento la porta si spalanca ed entra Lena in lacrime.
Da sola.
- L'hanno preso. Hanno preso Harry – urla strappandosi i capelli e cadendo in ginocchio sul pavimento duro.

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Scusate per l'immenso ritardo.

Credo che questa settimana avrete altri due aggiornamenti e poi dovrete aspettare una settimana se non un pò di più perchè non avrò la possibilità di aggiornare.

Allora ..che ve ne pare del capitolo?

Hanno arrestato Harry ed ora ?

Cosa succederà?

Al prossimo capitolo .

Ciau

Solo finchè non finisce la guerra.\\ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora