Riconosco mia sorella prima ancora che lei veda Harry. Mi lancio verso di lei senza neanche sapere cosa sto facendo, riuscendo solo a mettere i piedi uno davanti all'altro. Urlo il suo nome mentre Harry apre la bocca per fare altrettanto.
Il cuore mi batte all'impazzata mentre atterro in ginocchio accanto a lei. Ha una mano stretta attorno alla caviglia di Harry. Ha i capelli, un tempo biondi e lucenti, coperti di terra e sangue rappreso. Il suo viso è così sporco che quasi non se ne distinguono i lineamenti. Solo i suoi occhi, straordinariamente verdi, risaltano e brillano in tutto quello squallore.
Il suo sguardo si sposta impercettibilmente verso di me. Mostra i denti e mi colpisce con la mano aperta, facendomi scattare la testa di lato. Sussulto, più sorpresa che ferita.
- Puttana! È tutta colpa tua! È colpa tua se l'hanno preso – urla divincolandosi.
Arretro spaventata, senza riuscire ad alzarmi. Mi limito a strisciare nel fango, senza riuscire a dare o dire alcunché. Harry ha afferrato Lena per le spalle e la tiene ferma inchiodata a terra ma lei si divincola e cerca di graffiargli il viso.
- È morto! Harry è morto per colpa tua! – grida.
E io finalmente capisco cosa vuole dire. Mi incolpa della morte di Harry, che proprio in quel momento la sta schiacciando a terra con tutto il suo peso.
- Lena! – la chiama senza che lei lo ascolti – Lena sono qui.
Mia sorella scuote la testa e grida. Si solleva a guardarmi.
- Se lui non ti avesse amata io non avrei dovuto convincerlo a sposarmi. Perché lo so che ti amava. Aveva occhi solo per te, non importava quanto io facessi per lui. Ci sei sempre stata solo tu. È tutta colpa tua.
Sia io che Harry ci immobilizziamo all'istante. Lui si volta verso di me e per un istante i suoi occhi versi incrociano i miei. Avevamo cercato di nascondere il nostro amore, ma non ci eravamo riusciti.
- È pazza – la voce di uno sconosciuto mi fa sussultare – è per questo che non l'hanno uccisa quando è arrivata qui.
Mi volto. Il ragazzo che mi sta parlando è un soldato, giovane, con la pelle scura e i capelli nerissimi. So di averlo già visto da qualche parte. Lo fisso un attimo di troppo, perché lo vedo arricciare le labbra infastidito.
- La conosci a quanto pare, ragazzina – mi dice.
- È mia sorella – mormoro senza rispondere alla sua provocazione.
Avrò si e no due o tre anni in meno di lui.
- Tua sorella sta morendo. Ti conviene dirle addio, è malata di tifo. Le restano pochi giorni da vivere.
Quelle parole mi gelano il sangue. Mi volto verso Harry, ignorando il soldato. Ha preso Lena in braccio ed è riuscito a farla ragionare.
- Lena, Lena non piangere. Sono qui, sono io, Harry.
Non l'ho mai visto usare quel tono dolce con nessuno. Sembra che stia parlando con un bambino che si è appena fatto male. Con me non è mai stato così, i nostri baci, le nostre carezze sono sempre stati attimi rubati, fugaci, carichi di desiderio, di cose non dette.
Ora lo vedo scostare i capelli sporchi dietro le orecchio, lo vedo asciugarle una lacrima con il polpastrello del pollice. Soffro. Per quanto io sappia di essere egoista, sto male nel vedere Harry con mia sorella. Sembra che tutti questi anni non siano neanche passati.
Quando stava per morire, ha detto il suo nome, non il tuo.Mi ricorda una vocina insolente nella mia testa.
Inspiro forte e mi accorgo che il soldato è ancora vicino a me e mi sta fissando. Lo ignoro e noto che le parole di Harry hanno avuto effetto su Lena che sgrana gli occhi e gli getta le braccia al collo.
- Sei vivo. Lo sapevo che non avresti potuto lasciarmi. Vuoi vedere il nostro bambino?
Mi irrigidisco. Di cosa sta parlando? Raccoglie un fagotto e lo passa ad Harry. Il ragazzo accoglie il fagotto tra le braccia e vedo che gli tremano le mani. Mi avvicino cautamente alle sue spalle, per non spaventare Lena. Harry scosta diversi strati di tessuto, ma sotto non vi è niente. Non c'è nessun bambino, solo stracci. Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo sorpreso e preoccupato.
- Non ha mai avuto il bambino – ci informa il misterioso soldato – l'ha perso il giorno stesso in cui è arrivata qui. Forse è per questo che è diventata così pazza.
Mi volto di scatto, irritata.
- Si può sapere chi sei? – sbotto – e come sai tutte queste cose?
- Sergente Zayn Malik, il piacere è tutto mio a quanto sembra – proclama lui con fare arrogante – sono stato io a prendermi cura di lei. Sono tornato qui ogni volta che potevo.
Abbassa gli occhi e mi accorgo che è arrossito. Mi avvicino a lui e gli metto una mano sul braccio.
- Grazie - dico soltanto. Sento le lacrime salirmi agli occhi.
Harry mi tocca la spalla e io mi volto a guardarlo.
- Lena sta... sta morendo.
- Lo so. Ti ama ancora.
Non so perché l'ho detto. Harry solleva le sopracciglia e mi accarezza lentamente la guancia. Con la punta delle dita mi sfiora, dalla tempia fino al mento, con un sorriso tristissimo nello sguardo.
- Tutti meritano di morire felici – sussurra e non so perché ma suona come una domanda.
***
Tutto quello che succede dopo lo ricordo molto vagamente. So di essermi seduta fuori dalla mia tenda, immobile, senza riuscire a staccare gli occhi da Harry.
Mia sorella Lena morì quello stesso pomeriggio, all'età di ventitré anni. Morì cullata dalle braccia di Harry, mentre lui le sussurrava di amarla, mentre le diceva che l'aveva sempre amata. Il ricordo di come le cullava dolcemente sarebbe rimasto impresso per sempre nella mia memoria e nel mio cuore. Aspettai ore nell'attesa che lui mi guardasse e che mi dicesse con gli occhi quello che a parole non poteva dire. Che in realtà amava me. Ma non lo fece. Solo quando il sole fu scomparso alle nostre spalle si voltò verso di me senza vedermi veramente, gli occhi appannati dalle lacrime.
- È morta – disse.
E poi non parlò più. Quel giorno, a poche settimane dalla liberazione dalla Germania, mia sorella morì tra le braccia dell'unico uomo che avesse mai amato. Quel giorno non lo sapevo ancora, ma ormai ero definitivamente senza una famiglia. Ero sola.
***
- Smettila di fissarmi – ringhia il sergente.
Sbatto più volte le ciglia e distolgo lo sguardo. Mia sorella è morta da poco meno di un'ora e tutto quello che riesco a fare è guardare fisso Zayn, cercando di capire dove posso averlo già visto. Sono sicura di averlo già incontrato.
- Scusa, sto cercando di capire chi sei – sospiro sedendomi più comoda sull'erba ghiacciata.
Lui volta la faccia dall'altra parte e si accende un'altra sigaretta. Vedo Harry avanzare verso di me con passo stanco, i capelli sporchi di terra, le guance rigate di lacrime. Si lascia cadere accanto a me, senza degnarmi di un'occhiata. Meglio così, non riuscirei a guardarlo negli occhi. Non ora.
Ritorno a fissare il profilo deciso della mascella del sergente. E il ricordo affiora nella mia memoria. È un ricordo che sa di sole in una giornata fredda, della musica malinconica di un grammofono, di un bacio dato a fior di labbra, un bacio dato per dire addio.
- Baffo! – esclamo spalancando gli occhi.
Sento quella bella sensazione che si prova quando si cerca tanto a lungo una risposta che si sa essere a portata di mano e alla fine si trova. Harry mi guarda sorpreso.
Zayn si limita a far penzolare la sigaretta tra le labbra dischiuse in un mezzo sorriso.
- Era ora ragazzina, aspetto che tu mi riconosca da questa mattina – mormora.
- Sei l'amico di Niall – ricordo.
Lui annuisce.
- Ti ho riconosciuta subito, cara la mia ragazzina – ridacchia.
- Piantala di chiamarmi ragazzina – borbotto seccata.
Zayn ride mostrando i denti bianchi.
- Scusa. Ma è stata la prima impressione che ho avuto di te. Mentre correvo da Niall per dirgli che avevo trovato Helena ti ho vista con quella sottoveste leggera, le braccia alzate nel tentativo di fare una piroetta. Eri proprio buffa. E quando ti ho vista abbracciare Niall sono scoppiata a ridere, eri così piccola vicino a lui che sembravi una bambina.
Vedo Harry irrigidirsi. Per la prima volta in tutta la giornata mi guarda e io mi sento morire. Sembra che non mi abbia mai visto così.
Si alza, impreca e se ne va. Resto per un secondo di troppo seduta per terra poi mi riscuoto e lo seguo.
- Harry! Aspetta!
Lui cammina senza voltarsi. Sono costretta a correre per raggiungerlo. Quando afferro la sua mano lui si libera dalla mia presa e si volta.
- Te lo chiedo per l'ultima volta, c'è stato qualcosa tra te e quel Niall? – grida furioso.
Arretro spaventata.
- Co...cosa? – balbetto.
- Avevi promesso che saresti stata mia. Solo mia. Che mi avresti aspettato, nonostante tutto. E adesso scopro che sei stata con quel...quel...
Lo guardo allibita. Ma di cosa sta parlando?
- Harry io... - inizio ma lui mi zittisce con un gesto.
- E immagino che ce ne siano stati anche altri, di soldati intendo. Sei una donna, lo capisco. È normale che tu ti sia lasciata andare. E capisco anche che quel sentimento che ti legava a me è sparito ormai da molto tempo. Mi dispiace che tu abbia dovuto sprecare così tante energie per trovarmi, ma eri solo una bambina allora, eri ingenua, può capitare.
Fa per andarsene di nuovo ma la rabbia mi costringe a spingerlo. Non se l'aspetta e barcolla all'indietro, gli occhi sgranati dalla sorpresa.
- Sei un idiota! – sbotto con cattiveria e senza volerlo scoppio a piangere – mi avevi promesso che saresti tornato subito! Ho aspettato per quattro anni che tu tornassi. Hai detto di amarmi, lo ricordi? È stata l'ultima cosa che mi hai detto. E scusa se sono stata così stupida da crederti! Anche perché ho appena visto che tu ami ancora mia sorella! Averi dovuto capirlo molto prima. E non ho fatto niente, con nessuno, perché ti amavo e ti avevo fatto una promessa, ma dato che credi che io sia una puttana sei liberissimo di andartene.
Con il labbro inferiore che trema dallo sforzo di trattenere le lacrime indico un punto davanti a me e lui mi guarda spaventato senza riuscire a dire niente.
- Adesso basta litigare, tutti e due! – la voce ci fa sobbalzare.
Mi volto e vedo una donna con dei sorprendenti occhi verdi che ci fissa arrabbiata e preoccupata.
- Mamma – mormora Harry.________________________________________________
Eccomi qui di nuovo ù.ù!
Mi dispiace non aver potuto aggiornare prima .
Il capitolo posso dire che mi ha emozionato tantissimo quando l'ho letto..
POIIIII!!
AVETE VISTO IL VIDEO DI DRAG ME DOWN!!
C'E' I RAGAZZI SONO STUPENDI!
Perchè hanno la capacità di far diventare una tuta da astronauta un capo da passerella !?!?!?!
E ora vi lascio .
Ciauuu
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Solo finchè non finisce la guerra.\\ Harry Styles
Teen FictionLight e la sua famiglia si nascondono a Monaco, sotto il cielo bombardato dagli Inglesi. Anche Harry abita con loro e Light lo odia con tutto il cuore. Cosa succederebbe se dovesse condividere con lui la stessa casa senza poter uscire? E se Light si...