Fisso l'acqua limpida all'interno dell'enorme catino che ho davanti. Non mi faccio un bagno caldo da... non mi ricordo neanche quando. Da prima dell'inizio della guerra comunque.
Mi tolgo con cura i vestiti che per tutti questi anni mi hanno accompagnato per tutta l'Europa, facendo attenzione a non far cadere il pugnale e la lettera di mia madre, ormai illeggibile. Mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno, ma il piccolo bagno all'aria aperta è nascosto al resto del mondo da un boschetto di pini.
Oltre i rami fitti intravedo appena il campo improvvisato per gli ex prigionieri di Auschwitz e sento una piccola fitta di panico al pensiero di Harry, alla base dello stomaco. Karla ha dovuto praticamente sollevarmi di peso e portarmi qui per convincermi a prendermi un po' di tempo per me. Non so se ne sono ancora capace, non penso a me stessa da quattro anni ormai.
Con un sospiro mi lascio scivolare nell'acqua calda, trattenendo a lungo il respiro finchè non mi bruciano i polmoni. Riemergo e l'aria fredda della Polonia mi colpisce il viso. Il sole splende alto in cielo, e non mi sembra quasi possibile che in un posto di morte come questo gli uccelli cantino ancora, i fiori fioriscano e la natura rinasca.Rimango in ammollo a fissare il cielo, pensando agli ultimi quattro anni. Se chiudo gli occhi rivedo Niall che fuma nervosamente la sua sigaretta inglese, sorridendomi con l'angolo della bocca ogni volta che i suoi occhi incontravano i miei. Sento ancora il profumo del sapone mentre il bucato si asciugava sui fili, mentre facevo la ruota nell'attesa che i miei vestiti si asciugassero. Ripenso alle lunghe camminate, quelle in cui Niall mi insegnava il polacco, l'inglese, il russo. Mi tornano in mente i pomeriggi di sole in cui avevo imparato a sparare e a lanciare i coltelli. Mi mancherà Niall, so che non lo rivedrò mai più.
Prendo la spugna e il piccolo pezzo di sapone che Karla è riuscita a trovare e sfrego la mia pelle finchè non diventa rossa. Passo le dita intirizzite sui muscoli che prima della guerra non avevo, sulle braccia, sulle gambe. Mi insapono i capelli, che ormai mi arrivano fin sotto al sedere, e li sciacquo. Poi lo faccio ancora, e ancora, ridendo di quella bella sensazione.
Esco dal catino solo quando ormai l'acqua è fredda. Mi lego i capelli in una treccia e indosso l'uniforme polacca, appuntandoci la spilla dell'esercito inglese che Niall mi ha lasciato. Ripongo il pugnale e la lettera nel mio zaino verde e porto tutto alla tenda che fino a pochi giorni da condividevo con Niall.Sono ansiosa di rivedere Harry, quando l'ho trovato aveva la febbre alta e delirava. In questi giorni è migliorato, ma questa mattina non si era ancora svegliato. Quando arrivo al suo letto mi immobilizzo di colpo, perchè al suo posto c'è un uomo ormai morto. Mi guardo intorno sperando di aver sbagliato letto, ma capisco di essere nel posto giusto. Il cuore mi batte forte nel petto. Quando lo vedo le ginocchia mi cedono. È girato di spalle e si guarda intorno come se stesse cercando qualcuno. Mi tuffo sotto una brandina e trattengo il respiro, sperando che non mi abbia visto.
- Cosa stai facendo?
La voce mi fa sussultare e soffoco appena in tempo un grido. Alzo lo sguardo e vedo Karla che mi guarda perplessa, con un sorriso appena accennato.
Sospiro di sollievo.
- Mi hai fatta spaventare – bisbiglio – mi sto nascondendo.
La mia nuova amica si accovaccia vicino a me ridacchiando. Ha la mia età e la sua famiglia è stata distrutta dai tedeschi. È arrivata qui appena prima della liberazione, sperando di poter aiutare chi ne ha bisogno. Ride sempre, qualunque sia la situazione.
- E da chi ti staresti nascondendo se posso chiedere? - sussurra lei in risposta come se stessimo giocando a guardie e ladri.
Sbircio da sopra la brandina dietro a cui sono nascosta e vedo la testa riccia di Harry ondeggiare tra le corsie. Karla ridacchia.
- Ah, capisco, il tuo ragazzo – dice – perchè ti nascondi da lui?
- Non è il mio ragazzo! - ribatto arrossendo.
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Solo finchè non finisce la guerra.\\ Harry Styles
Teen FictionLight e la sua famiglia si nascondono a Monaco, sotto il cielo bombardato dagli Inglesi. Anche Harry abita con loro e Light lo odia con tutto il cuore. Cosa succederebbe se dovesse condividere con lui la stessa casa senza poter uscire? E se Light si...