Ciao Paperella.
Sto morendo. Mi dispiace non potertelo dire di persona, salutarti per l'ultima volta. Sto morendo e non trovo il coraggio di ammetterlo ad alta voce.
So che Helena è preoccupata per me, ogni volta che chiudo gli occhi mi scuote e la sento tremare tutta. Se mai dovessi leggere queste lettere sappi che devi ringraziarla, perché è grazie a lei se sono vivo ancora oggi. Ed è anche grazie a te. Se tu non ci fossi stata, se non ti avessi fatto quella promessa, probabilmente mi sarei lasciato morire da tempo.
Sento le forze che mi abbandonano. È diventato difficile trascinarsi in giro per il campo, far finta che vada tutto bene. È diventato difficile anche sorridere.
Ormai hanno evacuato il campo. Io ed Helena siamo chiusi nel nostro block, in attesa di morire, in attesa di vivere. So che Helena non ha perso la speranza, aspetta ancora il suo soldato. Io posso morire sapendo che tu sei sana e salva, chiusa in quell'appartamento che ho tanto odiato.
Ma lì non è stato tutto brutto, lì mi sono innamorato di te, ti ho baciata per la prima volta. Ti ho vista arrabbiarti e ti ho vista piangere.
Vorrei continuare, ma sono troppo stanco per scrivere ancora. Mi resta un'ultima cosa da fare: seppellire queste lettere nella speranza che un giorno qualcuno le trovi e possa sapere quanto ti ho amata.
Addio.Ti amo,
per sempre tuo,
Harry.Nessuna strada mi è mai sembrata così lunga. Niall non parla, tiene gli occhi fissi davanti a sé, sulla sua meta. Sulla nostra meta. Auschwitz, dove il lavoro ti rende libero.
Mi fermo e mi appoggio ad un albero. Non sono mai stata così stanca, non ho mai avuto così tanta fame.
- Non ce la faccio più Niall – mormoro, e anche parlare mi costa tantissima fatica.
Lui si ferma, guarda per un istante il cielo, si gira verso di me e sorride. Avevo quasi dimenticato quanto fosse bello il suo sorriso. Si siede accanto a me. Non mi ero neanche accorta di essermi messa a sedere. Lui continua a sorridere. Allungo una mano e gliela passo sul viso.
- Manca poco Light, tra poco rivedrai Harry – mi dice poggiando la sua mano sulla mia.Harry.
Quel nome fa risvegliare il mio cuore stanco. Sbatto un paio di volte gli occhi, sorpresa del tumulto che ho nel petto.
- Andiamo – dice Niall prendendomi in spalla senza fatica.
Mi lamento, o almeno ci provo.
- Mettimi giù Niall, peso troppo – mormoro senza però la forza per divincolarmi.
Lo sento la sua schiena vibrare contro il mio petto. Sta ridendo.
- Sei una piuma Light. Sei così magra che non pesi più del mio zaino.Camminiamo attraverso il bosco fitto. Niall ripete le stesse parole come una cantilena.
Manca poco, manca poco, manca poco.
Mi addormento.
***
Qualcosa mi sfiora il viso. Sobbalzo e apro gli occhi.
- Siamo arrivati – Niall è in piedi davanti a me, lo sguardo fisso verso l'enorme cancello spalancato, la scritta nera che si staglia verso il cielo. Mi alzo in piedi e mi metto a contemplare il paesaggio desolato davanti che c'è davanti ai miei occhi.Il lavoro rende liberi.
Rabbrividisco e faccio un passo verso il cancello. Niall mi afferra il polso e mi tira indietro. Mi volto a guardarlo con aria interrogativa.
- Le nostre strade si separano qui – spiega. Gli luccicano gli occhi – sei stata una brava compagna di viaggio Light, sono contento di averti trovata.
Lo abbraccio. Lui mi solleva da terra e mi stringe a sé per qualche istante, poi mi bacia sulla fronte.
- Goodbye and good luck, Light – sussurra.
Poi mi spinge verso il cancello. Inizio a correre.È il caos. Tutti urlano e corrono.
- Arrivano i russi, arrivano i russi! Siamo salvi!
Rimango intontita per qualche istante a guardare la folla che si agita ed esulta. I russi! Abbiamo vinto la guerra allora.Una ragazza, con i capelli biondi che le arrivano alla vita e un'uniforme da infermiera guarda dalla mia parte senza però vedermi. La riconosco all'istante, anche se l'ho vista una volta sola, nella fotografia rovinata di Niall. È molto più grande ora, lo sguardo indurito dalla guerra. È immobile, lo sguardo fisso verso qualcosa dietro di me. Sembra che non riesca a muovere un solo passo, oppure che non riesca a credere a quello che vedo.
Mi volto e vedo Niall, anche lui immobile, anche lui lo stesso sguardo incredulo, il fucile abbandonato sul fianco.
Faccio un passo in avanti.
- Addio Niall. Buona fortuna – sussurro.
Poi riprendo a correre. Inciampo e cado vicino ad una panca rovesciata. Un vecchietto è lì seduto e fuma la sua pipa tutto felice.
- Ho aspettato anni, per poter fumare questa pipa! – mi dice agitandola sotto il naso – al diavolo i tedeschi!Sorride così tanto che posso contare i denti che ha in bocca. Tre. Mi faccio coraggio e con la voce che trema gli chiedo se conosce Harry.
- Certo signorina, chi non conosce il signorino Harry qui? È il quel block laggiù – indica una costruzione bassa che pende verso destra – però si sbrighi, l'ultima volta che l'ho visto non gli restava molto tempo.Il mio cuore smette di battere. Senza quasi ringraziare corro verso la casetta che mi ha indicato. La porta è aperta. Entro.
Harry è disteso su una brandina, la pelle color porcellana, i capelli neri che gli arrivano sotto le orecchie.
Crollo in ginocchio e piango. Piango perché non credevo che l'avrei ritrovato. Piango perché l'ultima volta che l'ho visto non gli ho detto che lo amavo.Mi avvicino a lui e lo scuoto.
- Harry – lo chiamo.
Non si muove.
- Harry!
Gli batto le mani sul petto, le lacrime che mi scivolano lungo le guance.
- Non lasciarmi Harry, non lasciarmi. Non adesso che ti ho trovato. Ho aspettato tanto per tornare da te. Avevi detto che saresti tornato subito, avevi detto che ci saresti sempre stato. Non mi lasciare adesso.
Continuo a scuoterlo, il cuore che sprofonda sempre di più, i singhiozzi che mi attraversano il petto.- Non lasciarmi qui da sola. Io ti amo Harry, ti ho sempre amato.
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Fine!
No, non è vero ci saranno altri capitoli .
Questa parte è molto triste non è vero?
Ora devo andare.
Ciauu
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Solo finchè non finisce la guerra.\\ Harry Styles
JugendliteraturLight e la sua famiglia si nascondono a Monaco, sotto il cielo bombardato dagli Inglesi. Anche Harry abita con loro e Light lo odia con tutto il cuore. Cosa succederebbe se dovesse condividere con lui la stessa casa senza poter uscire? E se Light si...