Rimango impietrita. Serro le mani così forte che sento il sangue scivolarmi lungo le nocche.
Lena piange e urla, tentando di strapparsi i capelli. Mia madre le è subito accanto, una mano sulla sua spalla, la voce rassicurante con una punta di sconcerto.
I signori Styles sono immobili davanti alla porta spalancata, le dita incrociate, lo sguardo privo di espressione che fissa il vuoto, come se si aspettassero che il loro unico figlio spunti fuori all'improvviso gridando "sorpresa".Mio padre mi prede le mani e mi costringe ad allentare la presa. Fisso il sangue rosso sulle mie mani e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Papà mi abbraccia e io affondo il viso nel suo petto, come facevo quand'ero piccola.
- Andrà tutto bene Light – mi accarezza piano la schiena.
So che lui sa tutto, l'ha sempre saputo.
- Non piangere davanti a tua sorella, sii forte Light. Sii forte bambina mia.
Mi raddrizzo e mi allontano da lui, tirando su con il naso. Sento il cuore chiuso in una morsa di metallo, come se avesse smesso di battere.
Mi siedo sulla poltrona dove di solito stava Harry e fisso il vuoto. Nessuno si accorge di me. Sento Lena piangere.
***- Dormi con me sorellina – Lena agita lentamente la mano davanti al mio viso.
Con il collo irrigidito mi giro a guardarla. Mi tende una mano. Mi alzo e la seguo. In un batter d'occhio si addormenta sul mio petto, cullata dai suoi stessi singhiozzi. E il senso di colpa mi schiaccia.
Amo il ragazzo di mia sorella. Il padre di suo figlio. Sono una persona orribile.
Ma il rimorso non è niente a confronto all'assenza di Harry.
***Quando mi sveglio al mio fianco non c'è nessuno. Sento tutti fare colazione, conversando animatamente. Mi alzo e raggiungo la mia famiglia. Mi siedo vicino a Lena.
- Cosa succede? – chiedo mentre il ricordo del giorno prima mi travolge in pieno.
- Stavamo pensando che se il bambino sarà un maschio lo chiameremo Harry – Lena sorride accarezzandosi la pancia.
È come se una mazza mi avesse colpito il petto.
- Ma... cosa faremo adesso? Dobbiamo cercarlo! Non possiamo abbandonarlo! – cerco di controllare la voce.
Tutti mi fissano.
- Light – mio padre mi guarda come se avessi qualche problema mentale – l'hanno preso...
- Ma potrebbe essere ancora vivo! – strillo stringendo i pugni.
Lo sguardo di Lena scatta su di me, furente.
- Tu! – sibila puntandomi un dito contro – tu lo ami!
Non riesco a muovere un solo muscolo. Lena si alza così velocemente che la sua sedia cade a terra, io scivolo picchiando la schiena contro il tavolo.
- È sempre stato così. Mi hai mentito. Tu, mia sorella. Abbiamo mangiato dalla stessa scodella, dormito nello stesso letto! – mia sorella troneggia sopra di me.Mi lascio scivolare a terra, gli occhi spalancati per lo stupore.
- Nega! – mi ordina lei – dimmi che non è vero!
- Io... - balbetto.
In un istante mi è addosso. Mi graffia il viso e mi strappa i capelli. Non provo a difendermi, perché so che me lo merito. Papà e il signor S. la spingono lontano da mentre lei si agita e mi insulta.
- Ho dato tutto per te – grida – e non sei neanche mia sorella!Tutti nella stanza si immobilizzano, l'aria si cristallizza.
- Che cosa? – chiedo buttando fuori il respiro che ho trattenuto fin ora.
Mia madre si mette davanti a me con fare dispiaciuto.
- Volevamo dirtelo Light – piange mettendomi le mani sulle spalle.
- Dirmi cosa? – sento un gelo acuto salirmi dallo stomaco.
- Che sei stata adottata.Panico. Tutti mi fissano e i genitori di Harry sembrano sopresi quanto me.
Papà mi mostra un pezzo di carta. Lo prendo. È il mio certificato di nascita. Dice che mia madre è deceduta subito dopo la mia nascita e che nessun'altro è venuto a reclamarmi, la mia razza è ariana.
Io sono ariana. Il mio cuore batte furioso nel petto e per me quel
certificato vuol dire solo una cosa.- Tua madre aveva solo sedici anni quando rimase incinta di te – inizia a raccontare papà – era una ragazzina ricca che faceva ripetizioni da me. I genitori la cacciarono di casa e venne a stare da noi. Ebbe molte complicazioni e una sera scappò. Ci chiamarono dall'ospedale dicendoci che era morta di parto. Quando arrivammo trovammo te e questo certificato, nient'altro.
Resto in silenzio. Non ho niente da dire.
- Ti abbiamo amata come se fossi nostra – mi dice la mamma tra le lacrime.
Mi alzo stringendo il certificato e salgo le scale fino alla soffitta. Ormai le coperte non profumano più di Harry se non lontanamente. Mi siedo con calma sul copriletto e medito sul mio piano.
***È notte fonda e dalla camera di Harry sento tutti gli altri dormire tranquillamente. Scendo le scale trattenendo il respiro e quando arrivo alla porta questa si apre senza scricchiolare. Lo studio profuma di tabacco e acqua di colonia. Dall'appendiabiti prendo la mantella che la mamma indossava quando siamo venute qui e che da allora non ha mai usato. Dal primo cassetto della scrivania estraggo il pugnale d'argento di papà, che brilla al buio. Me lo rigiro tra le mani, è davvero pesante. Me lo infilo nella piccola borsa a tracolla che ho preso, vicino al mio certificato di nascita, poi, con estrema cautela, dico addio all'unico posto in cui io sia mai stata estremamente felice ed estremamente triste allo stesso tempo.
Ciao Paperella,
vorrei poterti mandare questa lettera per davvero, così sapresti che sto bene e che il tuo viso è stato il mio faro in queste notti buie. Ho pensato così tanto a te, che mi sembra di averti qui con me.
Vorrei poterti dire dove sono, ma purtroppo non lo so. Ho un amico qui, non ho ancora imparato il suo nome, ma te lo dirò sicuramente nella prossima lettera.
Quando mi ha messo questo foglio bianco in mano mi ha detto di scrivere alla persona che amo di più al mondo, di non dire mai il suo nome ad alta voce, di trattare quella persona come se fosse il mio più grande segreto. Ha detto che facendo così non impazzirò.
Sei il mio segreto Light.
Qui fa tanto freddo, c'è la neve. Continuo a pensare alla promessa che ti ho fatto, al primo giorno dopo la fine della guerra. Continuo a sognare di essere con te su quella panchina, di accarezzare i tuoi lunghi capelli biondi, di sentire il tuo profumo.
È da egoisti chiedertelo, ma dato che non avrai mai questa lettera mi permetto di farlo, promettimi che non mi dimenticherai, promettimi che mi aspetterai e alla fine staremo insieme. Il pensiero di te con un altro mi fa impazzire.
Spero che tu sia viva, che tu non abbia fame, che tu non abbia freddo... hai sempre freddo tu. Vorrei poter essere lì per scaldarti. Spero che Lena non ti faccia impazzire e che tua madre non ti tolga lo zucchero.
Sono contento, perché nel caso dovessi morire le ultime parole che ti ho detto sono state "ti amo". Ed è vero, ti amo Light, lo farò sempre.
Sei la persona migliore che abbia mai incontrato,con amore,
Harry._____________________________________________________
Hallo!
Ecco a voi un nuovo capitolo.
Light non è ebrea ma tedesca e
la lettera di Harry è stupenda non è vero?
Ora vi lascio al prossimo capitolo.
Ciauu
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Solo finchè non finisce la guerra.\\ Harry Styles
Teen FictionLight e la sua famiglia si nascondono a Monaco, sotto il cielo bombardato dagli Inglesi. Anche Harry abita con loro e Light lo odia con tutto il cuore. Cosa succederebbe se dovesse condividere con lui la stessa casa senza poter uscire? E se Light si...