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Laia, in compagnia di Beatriz e Berta, sta per assistere agli allenamenti del Barça.
Quando le amiche glielo hanno proposto, ieri pomeriggio, lei non era granché sicura di voler andare ma, alla fine, ha ceduto e accettato.
Le ragazze, che hanno intavolato una conversazione in merito alle alte temperature degli ultimi giorni, sono presto costrette ad interrompere le loro chiacchiere, poiché la squadra ha appena fatto il proprio arrivo.
Fermín, Héctor e Pau si accorgono della presenza delle fidanzate e agitano la mano nella loro direzione, in segno di saluto.
Laia punta gli occhi sul campo e ne studia ogni dettaglio, con minuzia. Aveva quasi dimenticato quel posto, dopotutto é la prima volta che rimette piede nella struttura dopo più un anno.
La sua attenzione viene poi catturata dalla figura di Cubarsí, intento a correre di fianco a Yamal e a scambiare due parole con lui.
La giovane ha modo di osservare meglio Pau, senza sentirsi troppo a disagio. Da quella distanza, chiaramente, il calciatore non può mica accorgersi del suo sguardo incalzante.
La castana segue ogni suo movimento, anche il più piccolo e veloce, mentre una sensazione che non riesce a distinguere appieno si impossessa di lei.
Continua così a lanciare delle fugaci occhiate a Cubarsí, la cui espressione appare parecchio focalizzata sul suo lavoro.
Laia é talmente tanto concentrata a guardarlo che non sente le voci di Beatriz e Berta chiamare il suo nome.
La rossa le sventola una mano davanti il viso. «Laia, ci sei?» chiede, al che la diretta interessata si volta finalmente nella sua direzione.
«Che ti prende?» continua Berta, a braccia conserte.
«Niente, niente.» afferma la giovane in questione, con una risatina nervosa.
Le amiche la osservano di sottecchi, con aria divertita. Hanno sicuramente captato qualcosa.
«Cosa stavate dicendo, ad ogni modo?» domanda Laia, mettendosi le mani in tasca.
«Ti abbiamo chiesto se domani ti va di passeggiare in centro e magari fare qualche compera.» la informa la biondina, inclinando la testa.
«Sì, va bene.» l'altra accenna un sorriso e annuisce piano.
Gli allenamenti mattutini volgono al termine poco dopo.
Le tre si mettono in marcia per raggiungere l'uscita e rimangono ad aspettare i ragazzi, che non tardano ad affiancarle.
«Che sorpresa vedervi qui,» ammette López, circondando il collo di Berta con un braccio. «non vi aspettavamo, oggi!»
«Sappiamo che il nostro tifo vi dà più carica, quindi abbiamo pensato di farvi una sorpresa.» rivela Beatriz, inumidendosi le labbra.
